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Grande e piccola respirazione

di Flavio Daniele ~ Download video corsi ~ neidanitalia.wordpress.com

Ritmo e armonia del meccanismo respiratorio. Il ritmo scandisce la nostra vita. Tutto é sottoposto alla legge dell’alternanza: espansione e contrazione, yin e yang. Tra i ritmi fisiologici quello respiratorio é senz’altro il più importante, le sue basi sono: 1) Il libero gioco del ventre in armonia con il movimento del diaframma; 2) Il rilassamento dello sterno per permettere alle costole di prolungare l’azione del diaframma e dell’addome. Il respiro e’ la vita, nell’accezione più ampia é il legame di connessione tra la materia e l’energia da un lato e la coscienza e la mente dall’altro. La testa, con il sistema nervoso centrale, é il polo di coscienza del corpo umano; il ventre, con il sistema vegetativo, é il polo di forza vitale. Tra questi due poli si trovano la cassa toracica e i polmoni, sede della respirazione, del cuore e del sistema circolatorio che costituiscono il polo mediano. Quindi il respiro come punto d’unione e di scambio tra il conscio e l’inconscio.

Questa eccezionale condizione che gli é propria e il suo legame sia chimico che meccanico con la circolazione sanguigna ne fanno il grande regolatore dell’organismo e degli stati emotivi e mentali. I maestri taoisti dicono: “L’uomo saggio respira con i talloni” Per capire il profondo significato di questa affermazione, così apparentemente assurda, dobbiamo introdurre il concetto delle due respirazioni: la piccola respirazione e la grande respirazione.

Vediamo in primo luogo di definire le differenze e le interdipendenze. La piccola respirazione é quella che avviene esclusivamente nei polmoni, delimitati e protetti dalla cassa toracica, é la sede dove fisicamente penetra l’ossigeno e avvengono i relativi scambi metabolici. L’altra, la grande respirazione, al contrario implica molto più che il volume dei polmoni e coinvolge tutto il tronco, dal naso ai muscoli anali, in un ritmo armonico, in una sinergia muscolare perfetta. La piccola respirazione da sola sarebbe insufficiente a soddisfare le esigenze di un organismo sano ed energeticamente equilibrato. Importantissimo, in tutto il meccanismo respiratorio, é il muscolo diaframmatico che, sul piano esclusivamente meccanico, nel suo libero movimento di salita e discesa assicura, in sinergia con tutta la muscolatura addominale, un massaggio profondo e un’attivazione energetica di tutti gli organi addominali. Questa respirazione diframmatica e addominale la possiamo così sintetizzare:

  • nella fase di espirazione: contrazione attiva dei muscoli addominali e pelvici e conseguente sollevamento del diaframma rilassato
  • nella fase di inspirazione: contrazione attiva del diaframma e rilassamento dei muscoli dell’addome e del diaframma pelvico.

Questa alternanza ritmata é il congegno fondamentale della respirazione. Ogni disarmonia comporta disturbi sia psicologici che fisiologici. Questa onda respiratoria che trova il suo centro motore nel centro dell’addome é quella che come abbiamo definito Grande Respirazione.A questo punto, per capire fino in fondo, l’affermazione dei maestri taoisti: “l’uomo saggio respira con i talloni”, dobbiamo avere una visione d’insieme della struttura del nostro corpo. Tutte le parti del nostro corpo – ossa, muscoli, organi, fino ai nervi ed ai sottilissimi vasi sanguigni – sono avvolte e compenetrate da quello che è chiamato tessuto connettivo che é un materiale semi-elastico sinteticamente chiamata fascia. Quella del cuore é detta pericardio, quella dei polmoni pleura. Lo strato più superficiale di questa fascia é costituito da una guaina avvolgente proprio sotto la pelle, che é direttamente connessa alle guaine fasciali attorno ai singoli muscoli ed agli organi interni. I muscoli sono avvolti e collegati tra di loro dal sistema della fascia che avvolge tutto il corpo. Quindi, quando i muscoli preposti alla respirazione eseguono l’operazione di pompaggio, il sistema fasciale reagisce, e tutto il corpo, dal naso ai talloni, partecipa alla grande respirazione. E’ ovvio che non significa che un flusso effettivo d’aria arriva nei talloni, ma che respirando con consapevolezza, é possibile sentire il movimento fasciale, é possibile sentire il proprio corpo respirare all’unisono. La grande respirazione sviluppa il senso di collegamento tra le varie parti del corpo, e ne migliora l’immagine propriocettiva. Per capire come avviene questo processo, é utile paragonare l’azione svolta dalla respirazione e dal qi a quella svolta dall’aria in un pneumatico, essa riempiendolo ne aumenta la pressione in modo tale da sostenere tutto il peso dell’auto. La stessa cosa avviene nel nostro organismo, infatti quando ci sottoponiamo ad uno sforzo, come per esempio quando solleviamo un peso da terra, il nostro sistema nervoso opera una manovra di compensazione della pressione interna che viene chiamata “manovra di Valsalva”. Questa manovra automatica, che ci permette di compiere determinati sforzi senza che gli enormi carichi che gravano su i dischi intervertebrali provochino dei danni, é uno dei principi fisici di base per spingere il qi nel corpo e dirigerlo dove é necessario.

La manovra di Valsalva
E’ noto, che nel momento in cui ci sottoponiamo a uno sforzo di sollevamento si ha automaticamente e istintivamente uno sforzo addominale, che è denominato manovra di Valsalva. Con questa manovra avviene la chiusura automatica della glottide e di tutti gli orifizi addominali, la contrazione dei muscoli respiratori e addominali, trasformando cosi la cavità addomino-toracica in una cavità chiusa. In tal modo la pressione interna aumenta considerevolmente e la trasforma in una “colonna rigida” situata davanti al rachide, in grado di trasmettere e distribuire gli sforzi sulla cintura pelvica e sul perineo. La cavità addomino-toracica si comporta come una “struttura gonfiabile” simile ad un air bag, diminuendo così in maniera considerevole la pressione assiale a livello dei dischi:

  • sul disco T12-L1 (dorso-lombare) diminuisce del 50%
  • su quello lombo-sacrale del 30%.

Inoltre la tensione dei muscoli spinali diminuisce del 55%.
Questo meccanismo automatico di iperpressione, molto utile per diminuire gli sforzi sul rachide, può agire solo per tempi molto brevi. Questo perché esso presuppone un’apnea assoluta e comporta modificazioni circolatorie importanti: innalzamento della pressione arteriosa e del liquido cefalorachidiano, che circonda il midollo spinale, aumento dei battiti cardiaci ecc.. Una tale situazione, é ovvio, non può prolungarsi a lungo: i grandi sforzi non possono essere che brevi e intensi. Però con gli opportuni allenamenti, che nel Taiji sono gli esercizi di Nei Gong per sviluppare la forza interna, é possibile sviluppare al massimo la capacità di gestire coscientemente questa manovra istintiva, che non solo ci permette di dirigere e aumentare la nostra energia interna, ma sul piano prettamente fisico, si traduce in un raddoppiamento o triplicamento la forza fisica. In questa pratica millenaria è data molta importanza alle fasce del tessuto connettivo, ai tendini, alle ossa, al midollo e agli organi interni, mentre lo sviluppo muscolare passa in secondo piano e l’utilizzo della forza fisica costituisce impedimento per lo sviluppo della forza interna. Le fasce sono, come abbiamo già visto, i tessuti più diffusi del nostro corpo e sono il mezzo attraverso il quale il qi è distribuito percorrendo i canali energetici. Il qi è guidato tramite il respiro e la visualizzazione nella cavità addominale, o dantian, una volta riempitala comincerà a penetrare in profondità nelle fasce, da quelle più interne verso le esterne, creando dei cuscinetti di protezione ad assorbimento differenziato, tra uno strato e l’altro. Abbiamo detto prima che la grande respirazione o respirazione fasciale sviluppa il senso di collegamento tra le varie parti del corpo, adesso é più facile capire come questo avvenga: quando le fasce sono colme di qi avvolgono la struttura del nostro corpo facendola diventare un unico e armonioso blocco, che si muove all’unisono, in una perfetta alternanza di espansione e di contrazione.

Innumerevoli sono i vantaggi della Grande Respirazione, non solo su piano fisico ma in special modo sul piano energetico:

  • a) elasticità della colonna vertebrale
  • b) espansione della cassa toracica
  • c) benefico massaggio degli organi interni
  • d) sblocco di tensioni muscolari nelle varie parti della struttura
  • e) armonia e coordinazione strutturale f) stimolazione della circolazione del qi nei canali.

L’addome è la sede del “centro vitale” dell’uomo, ora abbiamo visto che é anche il centro della coordinazione muscolare chiamata grande respirazione.

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