di Gabriele Filippini ~ wuweituina.it
In questa sede vogliamo analizzare brevemente lo Zhan Zhuang Gong normalmente conosciuto come esercizio dell’albero. Tale esercizio consente al praticante di studiare la connessione e l’armonia tra le diverse parti del corpo fino a sviluppare la cosiddetta Hu Yuen Li, la forza che si sviluppa contemporaneamente in tutte le direzioni dello spazio. In questo senso l’albero è base sia del lavoro marziale che del lavoro energetico per l’incremento di benessere e salute (Yi Gong). Ricordiamo che attualmente lo zhan zhuang gong è uno dei più noti esercizi appartenenti alla grande categoria del qi gong o esercizi volti a lavorare (gong) con l’energia (qi).
Prima di tutto vogliamo brevemente descrivere l’esecuzione tecnica dell’esercizio per passare poi ad analizzare le funzioni energetiche dei punti di mtc maggiormente coinvolti dalla pratica.
In effetti le specifiche zone corporee che identifichiamo come punti energetici possono tradizionalmente venir attivate tramite diversi sistemi: aghi, moxa, coppettazione, tuina ed esercizi di qigong. L’auto stimolazione ottenuta nel corso degli esercizi si basa da un lato su respirazione profonda, movimenti e posture specifiche e dall’altro sulla capacità del praticante di dirigere la propria intenzione (Yi) sui punti interessati. Possiamo quindi affermare, con i nostri insegnanti cinesi, che l’accresciuta percezione cinestesica di determinati punti può attivarne la funzione fornendo cosi ai praticanti di qi gong e di arti marziali interne un ottimo strumento di auto-trattamento energetico.
Cominciamo quindi ad analizzare l’aspetto tecnico dell’esercizio.
Il praticante si pone in piedi, mantenendo i piedi paralleli con un’apertura pari alla larghezza delle spalle,caviglie,ginocchia ed anche sono lievemente flesse in modo da abbassare il baricentro e rilassare le articolazioni in questo modo si rilassa anche il tratto lombare. La schiena è diritta con le spalle rilassate, la sommità del capo tende verso l’alto, la punta della lingua poggia contro il palato per favorire il passaggio energetico tra Ren Mai e Du Mai. Le braccia vanno poste in avanti, arcuate come se si volesse abbracciare un grande albero, i palmi con il punto Lao Gong (8MC) rivolto verso la zona del t’an t’ien (posizione CHENG BAO SHI – tenere la sfera in alto)
L’intenzione ricerca una sensazione di aumento del proprio SPAZIO vitale, ottenuta tramite la cosiddetta “apertura delle orecchie’’. Le mani vengono poi abbassate a livello dell’addome (TI BAO SHI – tenere la sfera in basso) e infine appoggiate al t’an inferiore (BAO TAN TIEN – avvolgere, proteggere il tan tien)
La posizione va mantenuta a lungo, da 15 fino a 60 minuti circa.
I benefici di questo esercizio sono collegati a diversi aspetti, innanzitutto la tecnica rinforza le gambe, donando al praticante una notevole sensazione di “RADICAMENTO’’, favorisce inoltre il lavoro respiratorio e la conduzione del Qi nel percorso del “piccolo circuito energetico’’ e cioè nella continua e ritmica circolazione di energia tra Du Mai e Ren mai.
Uno degli aspetti più interessanti dello zhan zhuang gong è lo sblocco delle tensioni muscolari con conseguente liberazione del Qi. Lo stress muscolare a livello di gambe e braccia innesca, qualora la posizione venga mantenuta sufficientemente a lungo, vibrazioni e movimenti muscolari a livello delle zone corporee maggiormente “bloccate’’, con conseguente effetto liberatorio e rilassante; da questo punto di vista l’esercizio è basato sugli stessi princìpi degli esercizi di “grounding’’ tipici della terapia bioenergetica. Ricordiamo inoltre come tutto il lavoro del Qigong si basi inizialmente sul miglior utilizzo dell’energia già presente in noi, da cui l’importanza del rilassamento e della liberazione delle tensioni muscolari croniche, premesse indispensabili per realizzare la successiva fase di incremento dell’energia interna.
Accanto a questo lavoro globale, come già ribadito più sopra esiste un fondamentale lavoro di stimolazione energetica di alcuni dei “grandi punti” dell’agopuntura, punti in grado di favorire un ottimo riequilibrio enrgetico globale nel praticante. Analizziamone brevemente alcuni specificando anche come la pratica aiuti ad attivare queste zone. Il nostro lavoro si basa sul’esperienza diretta ed è quindi doveroso ricordare la possibilità di lavorare su altri punti e zone corporee. La ricchezza della cultura cinese si esprime anche in questa grande diversità di punti di vista.
· 1 Rn
E’ posto sulla pianta del piede, sulla linea mediana, fra il terzo anteriore e i due terzi posteriori; flettendo le dita si forma una fossetta al suo livello.Il nome principale del 1 Rn è YONG QUAN e questi due ideogrammi (R. 5875 e R. 1386) utilizzati insieme significano SORGENTE ZAMPILLANTE.Il nome secondario è DI CHONG. Di (R. 4812) rappresenta la terra (in opposizione al cielo), la terra in quanto principio Yin vivificante l’universo. Chong (R. 1294) è il luogo di passaggio, l’incrocio, l’assalto. E’ lo stesso ideogramma contenuto nel vaso “curioso’’ Chong Mai “mare dei 12 meridiani, mare dei 5 organi e dei 6 visceri’’. Traduciamo quindi il nome secondario di questo punto con “ASSALTO DELLA TERRA’’, ben comprensibile anche dal punto di vista topografico. Il primo punto del meridiano Zu Shao Yin (detto impropriamente “meridiano del rene’’) è infatti l’unico dei classici punti di agopuntura localizzato alla pianta del piede e quindi a contatto con la terra. Relativamente alle funzioni ricordiamo innanzitutto che si tratta del punto TING (“pozzo’’) del meridiano e che è quindi in grado di tonificare lo yin dei Reni grazie all’intermediazione di sangue e liquidi. Secondo la Scuola di Shanghai ha la proprietà di calmare lo spirito e di “aprire gli orifizi del cuore’’ (e quindi per questo trattare le convulsioni e la perdita di conoscenza).E’ un punto spesso utilizzato, fra l’altro, per trattare l’ipertensione («abbassa il fuoco»).
STIMOLAZIONE DEL 1 Rn
Il punto YONG QUAN viene stimolato grazie alla tecnica del “radicamento’’. Il praticante deve immaginare che il proprio centro di gravità, o meglio il proprio Dan Tian, scenda fino all’altezza delle ginocchia conferendo stabilità allla posizione assunta. L’attenzione è posta sul contatto tra la pianta del piede e il terreno, i piccoli movimenti di aggiustamento normalmente connessi all’allenamento consentono di stimolare ulteriormente la zona grazie al lavoro dei muscoli plantari e dei flessori delle dita.L’attenzione può essere ulteriormente focalizzata immaginando che la respirazione avvenga attraverso la pianta del piede,
· 5 VC
E’ posto due misure (cun) o tre dita sotto l’ombelico. Il nome principale di questo punto è SHI MEN. Shi è descritto al numero 4384 del vocabolario Ricci e significa «pietra, roccia»; rappresenta anche l’ideogramma dell’ago di pietra utilizzato ai primordi dell’agopuntura. Men lo ritroviamo al numero 3426; significa «porta, via di accesso, orifizio».Complessivamente possiamo tradurre SHI MEN con PORTA DI PIETRA o PORTA DELLA PIETRA, con probabile riferimento alla cosiddetta pietra filosofale degli alchimisti capace di trasformare il piombo in oro e cioè capace di purificare le energie prevaricantin e di integrarle con l’energia corretta dell’individuo. Ma il 5 VC, posto due cun sotto l’ombelico ha altri otto nomi secondari; fra questi ricordiamo MING MEN (“porta del destino’’ – rinviamo il lettore al 4 VG), DAN TIAN (“campo del cinabro’’), SAN JAO MU (“punto mu del triplice riscaldatore’’), JING LU (“nettare dei meridiani’’ ), LI JI (“forza motrice spontanea’’).Tutti questi nomi sottolineano che il 5 VC è un punto di straordinaria importanza; per ciò che interessa ai nostri scopi diremo con Chamfrault che è utilizzato dai taoisti nel corso dei loro esercizi e rappresenta il centro dell’energia profonda, ed anche sessuale, nell’uomo e nella donna. Ricordiamo inoltre che si tratta del punto Mo del triplice riscaldatore, cioè del punto che controlla la fusione fra energie innate e acquisite. Per Jean-Marc Kespi, il 5 VC rappresenta il punto di radicamento della vita nella pelvi a tutti i livelli di manifestazione. Il comando datoci dal cielo, contenuto nel Ming Men (4 VG) si realizzerebbe grazie proprio a questo punto. Probabilmente è in questo senso che SHI MEN controlla il viscere curioso “utero’’, al quale è attribuita, tra le altre, la capacità di trasformare continuamente la nostra vita in modo da consentirci di rinascere ogni giorno.
STIMOLAZIONE del 5 VC
La stimolazione del 5 VC e di tutta la zona addominale viene effettuata tramite la particolare tecnica respiratoria detta “respirazione taoista”. Questa, nota anche come respirazione inversa o pre-natale, basa la sua efficacia energetica su una tecnica complessa e completa. Durante la fase inspiratoria il basso addome si contrae, mentre l’abbassamento del diaframma viene garantito dall’espansione della muscolatura della zona del plesso solare. Questi movimenti, uniti alla contrazione della zona perineale (1 VC) consentono un profondo auto-massaggio degli organi interni nonchè la stimolazione degli agopunti interessati.Questa tecnica, inoltre, non trascura il movimento della gabbia toracica, movimento che viene comunque limitato alla zona posteriore. Può essere utile ricordare come in tutte le arti marziali il praticante debba “nascondere’’ all’avversario la propria respirazione onde evitare di essere colpito in fase di inspirazione. Durante la respirazione naturale, in fase inspiratoria la zona addominale tende a rilassarsi ed assorbe energia dall’esterno, energia che può anche essere rappresentata dal colpo inferto da un eventuale aggressore, che in questa fase otterrà quindi la massima efficacia offensiva. Di fondamentale importanza è inoltre la focalizzazione della mente sulla zona de tan tien nel corso di tutti gli esercizi.
· 4 VG
E’ posto appena sotto il processo spinoso della 2a vertebra lombare. Ha come nome principale MING MEN. Ming secondo il dizionario Ricci (R. 3514) significa «ordine, comandamento, decreto del cielo». Rappresenta anche il “mandato del Cielo’’ che conferisce al sovrano il potere supremo.Men, che ritroviamo al numero 3426 dello stesso dizionario significa «porta, portale». Complessivamente traduciamo MING MEN con PORTA DEL DESTINO. Fra i nomi secondari ci sembra particolarmente interessante ricordare JING GONG. Riportiamo i significati dati all’ ideogramma jing dal dizionario Ricci (R. 978): «grano scelto, sopraraffinato, fine, sottile, delicato. Essenza, quintessenza, prodotto della distillazione o della raffinazione. Sperma. Spirito (come essere immateriale). Spirito (in opposizione a materia). Spirito (per esempio di sacrificio), vigore, ardore. Molto, completamente, straordinariamente.Gong (R. 2874) significa «palazzo, residenza imperiale» e anche «Tempio degli Antenati». Traduciamo quindi JING GONG con PALAZZO DEL JING, sottolineando però che le traduzioni rappresentano una grossa limitazione del significato originario.
Passando a discutere le funzioni diciamo che secondo J. M. Kespi questo punto è il luogo del mandato datoci dal cielo allo scopo di crearci e di ricrearci. Controlla la zona compresa fra davanti e sotto i reni dove sono concentrate le nostre energie ereditarie. Secondo la scuola di Shanghai il MING MEN tonifica i reni e tratta in toto la colonna vertebrale. Per Nguyen Van Nghi il 4 VG è in diretto rapporto con il rene Yang mentre per Auteroche rinforza lo Yang dei reni, consolida il Jing, rinforza i lombi e le ginocchia, armonizza le mestruazioni e regolarizza il Qi.Nell’ambito dell’insegnamento del Qi Gong tradizionale anche questo punto è strettamente connesso con la zona del tan tien
STIMOLAZIONE del 4 VG
La stimolazione di questo punto viene effettuata grazie alla mobilizzazione del bacino e della zona lombare tipica della pratica dell’Yi Quan. Il praticante si addestra a percepire il tan tien come una sorta di sfera inserita all’interno del basso ventre e a farla ruotare all’interno del corpo. Questa idea di movimento comporta in realtà la capacità di mobilizzare il tratto lombare e conseguentemente la zona del 4VG del bacino. L’attenzione del praticante può inoltre essere focalizzata volontariamente nella zona del Ming Men.
· 10 VG
E’ posto appena sotto il processo spinoso della 6a vertebra toracica. L’unico nome di questo punto è LING TAI. Ling (R. 3187) è lo stesso ideogramma di uno dei pochissimi testi realmente sacri della medicina cinese: il Ling Shu e significa: «meraviglioso, prodigioso, soprannaturale. Essere spirituale. Anima (opposta al corpo). Manifestare gli effetti della sua potenza. Di una efficacia meravigliosa. Vivo di spirito, intelligente, ingegnoso». Oltre che al 10 VG si ritrova questo ideogramma ai punti 2 C (Qing Ling – “spirito verde’’ o meglio “spirito del colore sfumato della primavera’’), 11 TR (Qing Leng Yuan che ha lo stesso nome del 2 C – Qing Ling – fra i nomi secondari), 4 C (Ling Dao – “via dello spirito’’), 24 Rn (Ling Xu- “vacuità dello spirito’’ – vedi dopo), 18 VB (Cheng Ling – lo Spirito che si presenta a un superiore). Tai (R. 4659) è il nome delle stelle dell’Orsa maggiore, oppure il nome dato ai dignitari dell’Impero.Un altro ideogramma Tai (R. 4669) significa «terrazza, piattaforma, tribuna». Traduciamo quindi il 10 VG con TERRAZZA DELLO SPIRITO.
Relativamente alle funzioni, ricordiamo che secondo J.M. Kespi questo punto LING è la dimora della potenza spirituale, il punto sul quale il praticante le arti marziali deve concentrare la sua attenzione per aquisire la facoltà di presentire un nemico o un pericolo. Grazie al LING TAI quindi la vista o l’udito si interiorizzano e questa conversione sensoriale permette una percezione chiara di tutto ciò che capita all’esterno.Potremmo dire che questo è l’ “occhio e l’ orecchio’’ posti sulla superficie posteriore del corpo.
STIMOLAZIONE DEL 10 VG
La stimolazione di questo punto viene favorita dalla posizione assunta dalle scapole durante l’esecuzione degli esercizi. Infatti il praticante trasla lievemente in avanti le spalle (cfr. stimolazione del punto 24 RN), distendendo contemporaneamente la zona delle scapole, “arrotondando’’ il dorso proprio in corrispondenza del 10 VG. Il lavoro viene inoltre completato dalla mobilizzazione delle articolazioni costo-vertebrali favorita dall’utilizzazione della cosiddetta “respirazione taoista’’ di cui abbiamo già trattato brevemente.
· 1 VC
E’ posto nel perineo, sulla linea mediana, fra le grandi labbra (o lo scroto) e l’orifizio anale.Il nome principale è Hui Yin. Hui (R. 2254) significa «riunirsi, assembrarsi, incontrarsi, meeting, conferenza, luogo di riunione»; Yin (R. 5789) è lo stesso Yin della coppia Yin – Yang.Traduciamo quindi con “RIUNIONE DEGLI YIN’’.Gli altri nomi (nomi secondari) sono Xia Ji (“Punta del basso’’), Jin Men (“Porta preziosa’’), Hai Di (“Mare del basso’’), Ping Yi (“paravento’’).Questo punto è la zona in cui fuoriesce il tronco comune da cui originano il Renmai, il Dumai e il Chongmai e secondo Chamfrault regola il fegato, la testa e tutte le affezioni degli organi genitali. Per Auteroche grazie a Hui Yin si regolarizzano le mestruazioni, si rinforzano i reni, si rinfresca il calore e si elimina l’umidità. Il So Wen, cap. 44, parla del Muscolo degli Antenati (Zong Jin) e ricorda che questo muscolo è in relazione sia con il Chong Mai, sia con il Dai Mai, sia con il meridiano dello Stomaco (particolarmente al punto 30 E).Noi ricordiamo qui il Muscolo degli Antenati in quanto anche se non abbiamo trovato in nessun testo una relazione precisa fra Zong Jin e Hui Yin, ci sembra probabile una loro relazione anche, ma non solo, topografica. A questo proposito citiamo Husson che afferma che Zong Jin è un “muscolo’’ verticale che parte dal pube. Da un lato incornicia l’ombelico, fra i due Chong Mai e i due Vasi dello stomaco; dall’altro discende raggiungendo il sacro e rimontando all’interno del rachide. Tornando al nostro 1 VC ricordiamo la “piccola circolazione energetica” è base di molti esercizi energetici. Grazie al pensiero creatore, si fa scendere il qi dal Campo del Cinabro inferiore sino al punto Hui Yin (1 VC) situato fra l’ano e gli organi sessuali; lo si fa poi risalire risalire lungo il vaso Governatore (Dumai - VG) fino alla sommità della testa (20 VG). Grazie a questo movimento ascendente il flusso energetico supera le tre barriere del dorso (“San Guan’’) che sono i reni, il punto Ling Tai (10 VG) a livello della 6a vertebra dorsale ed il punto Yu Zhen (9 V) posto alla nuca. Dal 20VG il soffio scende al viso fino all’ultimo punto del VG, Ren Zhong (26 VG) posto tra il naso e il labbro superiore. Quindi il soffio entra nel vaso Concezione (Ren Mai - VC) fino al punto 1VC - Hui Yin. Questa circolazione dal vaso Governatore al Vaso Concezione è detta “dal Cielo Anteriore al Cielo Posteriore’’. È possibile anche la circolazione in senso inverso che è detta “dal Cielo Posteriore al Cielo Anteriore’’. Nota: trattando del 1 VC e di Zong Jin abbiamo accennato a due meridiani che non abbiamo descritto in nessuna altra parte dell’articolo: il Chong Mai ed il Dai Mai.
Ci sembra quindi opportuna una precisazione. Il Chong Mai (“Vaso d’Assalto’’) è uno degli otto meridiani “straordinari’’ (“curiosi’’).Ha il compito di regolare e di comandare (è il “mare’’) i 5 organi, i 6 visceri e il sangue. Potremmo dire che se è vero che il Dumai ricapitola tutto lo Yang, il Renmai tutto lo Yin, allora diremo che il Chongmai ricapitola tutto l’organismo (“è il Mare dei 12 meridiani’’). Il Daimai (“vaso Cintura’’) è un altro meridiano “curioso’’; ha la particolarità “anatomica’’ di essere l’unico con decorso orizzontale. Ha il compito di “reggere la vita’’, di sostenerci (a tutti i livelli di simbolismo). Ed è in quest’ottica che deve essere letta la frase “lega tutti i meridiani’’.Con un’immagine che crediamo significativa può essere immaginato come il “laccio’’ che lega il covone di grano o anche come la cintura degli sciamani o dei praticanti di arti marziali.
STIMOLAZIONE DEL 1 VC
La stimolazione di questo punto avviene tramite la ritmica contrazione e decontrazione perineale che accompagna l’esecuzione completa della cosiddetta “respirazione taoista”.Questa modalità respiratoria, nota anche come respirazione inversa o pre-natale, basa la sua efficacia energetica su una tecnica complessa e completa. Durante la fase inspiratoria il basso addome si contrae, mentre l’abbassamento del diaframma viene garantito dall’espansione della muscolatura della zona del plesso solare. Questi movimenti, uniti alla contrazione della zona perineale (1 VC) consentono un profondo auto-massaggio degli organi interni nonchè la stimolazione degli agopunti interessati. Questa tecnica, inoltre, non trascura il movimento della gabbia toracica, movimento che viene comunque limitato alla zona posteriore. Può essere utile ricordare come in tutte le arti marziali il praticante debba “nascondere’’ all’avversario la propria respirazione onde evitare di essere colpito in fase di inspirazione. Durante l’inspirazione (fase Yin) Il corpo tende a rilassarsi ed assorbe energia dall’esterno, energia che può anche essere rappresentata dal colpo inferto da un eventuale aggressore, che in questa fase otterrà quindi la massima efficacia offensiva.
· 8 MC
E’ posto sul palmo della mano, fra il 2° e il 3° metacarpo. Quando si serrano le dita a pugno il punto è nello spazio fra il dito medio e l’anulare. 8 MC ha come nome principale Lao Gong. Lao (R. 2970; 2961) significa “lavoro faticoso, penoso” mentre Gong (R. 2874) significa «palazzo, residenza imperiale». Traduciamo quindi con PALAZZO DEL LAVORO. Fra i nomi secondari di questo punto ricordiamo ZHANG ZHONG (“centro della mano’’, che fa riferimento alla localizzazione del punto), WU LI (“cinque abitazioni’’) e GUI LU (“strada dei fantasmi’’).
Passando alle funzioni diremo con la Scuola di Shanghai che elimina il “calore’’ dal cuore, mentre con Da Cheng ricordiamo che si tratta di uno dei 9 punti recuperatori di Yang.Secondo S. de Morant attraverso questo punto si determina un’azione sul 20 VG e sul “primate’’ (cfr. questo punto) e anche sul 20 VB che per l’A. francese rappresenta uno dei punti fondamentali del controllo del sistema nervoso simpatico (con quest’ultima affermazione siamo in piena medicina occidentale. Il sistema nervoso simpatico è in estrema sintesi quella parte del sistema autonomo che ci permette di affrontare le situazioni di “crisi’’, tipo fuga o attacco).
STIMOLAZIONE del 8 MC
Il punto 8 MC viene stimolato grazie alla particolare posizione assunta dalla mano durante l’esecuzione dei colpi o del qi gong, come in questo caso. Il palmo non deve essere né completamente teso, né completamente rilassato, le dita sono unite ma non serrate, l’attenzione del praticante è focalizzata al centro del palmo, esattamente dove è situato il punto in questione.
· 20 VG
E’ posto sul cranio, lungo la linea mediana. Si trova facilmente congiungendo la linea verticale che passa per gli apici delle due orecchie. Il nome principale è Bai Hui. Bai (R. 3578) significa «cento, centinaio, una folla di, tutte le forme di». Hui (R. 2254) significa «riunirsi, assemblarsi. Riunione. Associazione. Luogo di raccolta, capitale».Traduciamo quindi con CENTO RIUNIONI, sottolineando che il numero 100 indica “tutto’’. Il 20 VG ha altri 6 nomi secondari: WU HUI (“cinque riunioni’’), SAN YANG (“tre Yang’’), NI WAN GONG (“palazzo del campo del cinabro superiore’’), TIAN MAN (“riempimento del cielo’’), DIAN SHANG (“l’alto della cima di una montagna’’), LING SHANG (“l’alto di una collina’’).
Per S. de Morant questo punto controlla il piano psichico inferiore, quello dominato dagli istinti primitivi («è la pianta che spinge, che si impossessa di tutto ciò che può prendere, lo disgrega e lo fa divenire una sua sostanza. L’’aggressività e la distruzione costituiscono il “Primate’’, egoista e avido. “Il suo nome cinese è Po… In verità è lo strumento dell’orribile legge della natura che vuole che le nostre pulsioni vivano anche fino a divorare la vita. La forma di intelligenza del Primate è l’astuzia, l’arte del mentire e il piacere di ingannare con la parola o il silenzio. La sua intensità può essere apprezzata per un colorito un po’ grasso e stinto. La sua insufficienza è evidenziata da pelle farinosa e secca. La sua predominanza si manifestain una grande taglia dell’osso occipitale»). Il Da Cheng ci ricorda che nell’essere umano è possibile ritrovare il cielo, la terra e l’uomo. Bai Hui risponde al cielo, Shan Zhong (17 VC) risponde all’’uomo e Yong Quan (1 Rn) risponde alla terra. Per J.M. Kespi questo punto rappresenta la giunzione fra lo Yin dell’uomo e lo Yang celeste. Più in dettaglio avrebbe la funzione di trattare i sintomi da vuoto di Yin alla testa (forza di spirito diminuita per eccesso di pensieri e preoccupazioni, dimentica il passato e nega l’avvenire, perdita di memoria e melanconia) o di pieno di Yang (insonnia, sovreccitazione, viso arrossato dopo il consumo di alcoolici).
STIMOLAZIONE del 20 VG
Per stimolare il 20 VG il praticante immagina che un sottile filo di seta esca da questa zona esercitando una leggera trazione verso l’alto. In questo modo si estende il tratto cervicale della colonna vertebrale ed è possibile percepire una sensazione di leggerezza in tutto il corpo.In questa sede ricordiamo anche la funzione dei meridiani straordinari Wei Mai, in quanto definiti “corda celeste” possiamo ipotizzare un loro collegamento con questo punto situato al vertice della testa e quindi particolarmente vicino al cielo.
Per concludere ricordiamo che in questo lavoro abbiamo descritto i punti di più frequente utilizzo, le possibilità sono in realtà molto più ampie ed, in buona parte, dipendono anche dal punto di vista di diversi maestri. Ricordiamo inoltre che la capacità di concentrazione della mente conscia risente di precisi limiti neurologici, risulta quindi estremamente difficile, se non impossibile, controllare contemporaneamente postura, respiro, spazio ed attivazione degli agopunti. Questi ultimi verranno quindi selezionati di volta in volta in base alle esigenze ed alle sensazioni del praticante, salvaguardando comunque l’attivazione dei tre punti considerati essenziali: 1Rn, 5VC, 20VG.
Questi ultimi infatti, considerati da in quest’ottica, garantiscono i tre livelli fondamentali di “connessione” del praticante: connessione alla terra tramite 1Rn, connessione al cielo tramite 20VG, connessione al proprio centro tramite 5VC.