di Massimo Braglia ~ budoshin.it
Lo stile Yang del Tai Chi Chuan venne codificato dal Maestro Yang Fukui (1799-1872), meglio conosciuto col suo nome pubblico, Yang Luchan. Egli nacque da una famiglia contadina originaria della provincia dello Hebei, Prefettura di Guangping, distretto di Yongnian. Ancor adolescente, Yang Luchan divenne servo di un ricco proprietario di una farmacia. Grazie a questa professione, egli venne inviato a servire il figlio del farmacista nella cittadina di Chenjiagou. Qui, il giovane Yang Luchan, a causa della sua abilità nelle Arti marziali, venne notato ed addestrato prima dal Maestro Chen Changxing e poi da Zhian Fa, il depositario del sistema di Zhang San Feng, per un totale di venti anni.
In quel periodo, Yang Luchan giunse in possesso di una copia del famoso trattato redatto da Wang Tsung-yeuh, l’allievo di Zhang San Feng. Grazie a questo documento, Yang Luchan giunse ad elaborare una forma che racchiudeva quanto aveva appreso dalla famiglia Chen, i princìpi delle dodici forme Wudang di Zhang San Feng e gli insegnamenti di Zhian Fa. Tra il 1835 ed il 1840, Yang Luchan riuscì a tornare, da uomo libero, a Yung Nien, il suo paese natale. Qui, suscitò la meraviglia delle persone, al punto che la sua fama lo portò fino alla capitale. Dopo il 1840, Yang Luchan giunse a Pechino, dove esordì insegnando a molte persone. In un primo momento, Yang Luchan prestò servizio in un ospedale mentre, nello stesso tempo, iniziava la carriera di insegnante privato presso alcuni civili facoltosi. Durante questo periodo, egli notò che alcuni dei suoi allievi malati e più deboli, dopo un certo periodo di allenamento nel Tai Chi Chuan, erano divenuti molto forti. Comprendendo che la pratica del Tai Chi Chuan aveva benefici effetti sulla salute e sulla longevità, Yang Luchan creò un sistema che conteneva sia le applicazioni mortali di autodifesa che di prevenzione contro le malattie, l’esaurimento o gli squilibri dell’energia Qi. Riuscì ad effettuare questo, nascondendo nella forma una modalità esecutiva, in grado di emulare l’esatta attivazione dei meridiani di agopuntura nel corso del giorno, all’interno di una singola sessione d’allenamento giornaliera. Un altro tratto interessante fu la costruzione, in ogni posizione, di un modo per trattare le malattie mentali ed emotive causate da traumi infantili, adolescenziali e dell’età adulta. Negli anni che seguirono, sempre a Pechino, Yang Luchan divenne Allenatore di Arti marziali della Guardia Imperiale, conquistandosi il soprannome di Wudi, “Senza rivali”. Una curiosità: i caratteri di Hao chuan (lett. “Boxe sciolta”) coi quali, sino ad allora, erano identificate le tecniche di Tai Chi Chuan), vennero modificate in Tai Chi Chuan solo dopo la morte di Yang Luchan. Yang Luchan trasmise l’insegnamento ai suoi tre figli: Yang Yi, detto Yang Fenghou, morto giovane; Yang Yu, detto Ban Hou (1837-1892); Yang Jian, detto Yang Jianhou (1839-1917). La forma originale di Yang Luchan è arrivata integra ai giorni nostri mediante Yang Shaohou, figlio di Yang Jian. Suo fratello Yang Chen Fu (1833-1936), invece, ricevette una forma ulteriormente “ammorbidita” perché da giovane era molto debole. Quando crebbe, Yang Chenfu, in compagnia del suo fedele allievo Fu Zhong Wen, lasciò Pechino e si diresse a sud per insegnare la sua arte a Nanchino, Shangai, Hankou, Hangzhou e Canton. A Nanchino divenne Allenatore capo dell’Accademia centrale di Arti marziali. Qui, mise a punto una forma che semplificò in tre volte, eliminando le tecniche più faticose e complesse come i calci saltati ed i movimenti esplosivi. In tal modo, Yang Chen Fu riuscì a rendere popolare il Tai Chi Chuan nel senso più ampio del termine. Inoltre, dettò i famosi “Dieci princìpi del Tai Chi Chuan”. Ai suoi discendenti ed allievi si deve la diffusione del Tai Chi Chuan stile Yang nel mondo, al punto che, oggi, risulta lo stile più diffuso. Sintetizzando, oggi, lo stile Yang è così suddiviso:
- Yang Chen Fu jia (scuola ortodossa di Yang Chen Fu);
- Yang Ban Hou Lao jia (scuola di Yang Ban Hou);
- Yang xiao jia (piccola scuola Yang).