di Orlando Francese ~ scuola-radici-del-tao.it
Il Tai Ji Quan è una sintesi perfetta di: Arte Marziale, Disciplina Psicofisica e Via di Trascendenza ed Elevazione Spirituale. E’ la parte Esoterica delle Arti Marziali. E’ tradizionalmente collocato nel sistema Taoista e fornisce un metodo di lavoro sul corpo, la mente e lo spirito estremamente preciso e completo; in particolare opera sull’alternanza e sull’equilibrio dello Yin e dello Yang, sull’inserimento armonico dell’uomo, come parte cosciente fra il Cielo e la Terra ed il suo collocamento e collegamento con l’Energia Universale.
Il Tai Ji Quan può essere praticato da tutti: giovani e anziani; non esistono controindicazioni, anzi, in presenza di patologie di qualsiasi genere o natura, molto spesso la pratica viene consigliata come terapia. Fare Tai Ji Quan oltre al semplice piacere di praticare, dona: forma fisica, salute, forza, gioia, morbidezza, eleganza e dolcezza. Il Tai Ji Quan è un’arte meravigliosa, un vero elisir di lunga vita e felicità! E’ un’arte antichissima e ben collaudata dallo studio e dalla pratica di grandi maestri, esercita il corpo, la mente e la circolazione dell’energia con dolcezza e allo stesso tempo con forza. Se si vuole ottenere questi straordinari benefici è fondamentale praticare correttamente e costantemente. Il significato, la comprensione del Tai Ji Quan non è nelle sue forme esteriori, ma nella sua interiorità, Il Tai Ji Quan (Pugilato della Suprema Polarità) è assolutamente un’Arte Marziale. Solitamente la strategia adottata all’interno della maggior parte delle Arti Marziali consiste nel colpire l’avversario il più velocemente e duramente possibile, ignorando o preoccupandosi molto poco della propria incolumità. Gli avversari si fronteggiano concentrandosi esclusivamente sull’attacco, facendosi molto spesso reciprocamente male, e tanto più si viene colpiti, tanto più vi è il desiderio di pareggiare il «conto». Il desiderio di rivalsa è tipico di una filosofia che insegna che lo scopo, in un combattimento, è abbattere l’avversario, senza nessun altro interesse. All’interno delle Arti Marziali il Tai Ji Quan ha una posizione differente: la strategia essenziale è nel fluire insieme ai movimenti dell’avversario, invece di opporsi; per essere efficace, il praticante deve essere il più possibile calmo e rilassato. La forza nasce dal flusso di «QI» (energia interna) e non da semplici movimenti articolari. Due combattenti di Tai Ji Quan si fronteggiano avendo come scopo la percezione del punto debole dell’altro. In molte Arti Marziali si studia e si pratica per diventare si forti, ma anche bellicosi e aggressivi, nel Tai Ji Quan a rimanere calmi e composti; non certo a causa dell’indottrinamento o moralizzazione degli insegnanti, ma per la natura stessa del Tai Ji Quan. La filosofia del Tai Ji Quan non è patrimonio dei «signori della guerra», il cui scopo era ed è di uccidere e vincere, ma dei Maestri Taoisti che si proponevano e si propongono di prolungare la vita e di raggiungere l’immortalità. La Via Taoista e con essa il Tai Ji Quan è amore per la libertà, giocosità, spontaneità e indifferenza per la mondanità.
Il TAI JI QUAN E’ ARTE, E’ POESIA, .. in movimento
Alla base del Tai Ji Quan vi è la comprensione dello YIN e YANG. Lo Yin e lo Yang si riferiscono agli aspetti contrapposti, ma complementari di tutte le cose. Al principio negativo e positivo senza nessuna valenza morale. Sono le due forze primordiali dell’universo, non come semplici ingredienti, ma come simboli che possono e/o assumono significati diversi a secondo del contesto, si tratti di oggetti o di idee. Lo Yin e lo Yang sono gli aspetti di una unità (TAO) : il TAI JI (Il Supremo Ultimo). Quando si pratica il Tai Ji Quan ad ogni movimento deve emergere lo Yin e/o lo Yang, il Vuoto e/o il Pieno, il Passivo e/o l’Attivo; il raccogliere è Yin l’espansione è Yang, la contrazione è Yin l’estensione è Yang, indietro è Yin avanti è Yang, nulla esiste senza il suo opposto, non vi è nulla che muta per diventare permanente. Questa contrapposizione non è affatto in contrasto in quanto sebbene abbiano aspetti differenti si completano l’un l’altro. Così quando lo Yin raggiunge il suo massimo, nasce lo Yang e quando anch’esso si completa, inizia nuovamente lo Yin. Uno degli aspetti più importanti nella pratica è il distinguere il vuoto dal pieno. Il concetto dello Yin e dello Yang, del vuoto e del pieno, è la base su cui si sviluppa tutta la pratica del Tai Ji Quan. Questo principio deve essere impiegato sempre, non solo nell’esecuzione della forma, e nella pratica del combattimento, ma anche nello studio, nel lavoro, nel gioco e in tutte le attività quotidiane. La comprensione di questo concetto fa acquisire tutti i vantaggi e i benefici della pratica che altrimenti sarebbero molto limitati.