di Francesco Curci ~ Download video corsi ~ energiaeforma.it
Il radicamento psicocorporeo è innanzi tutto un assetto interiore. Uno stato di tranquillità, rilassamento, fiducia in sé stessi, ascolto di sé, accompagnato da una respirazione lenta e profonda. Non coincide con l’inamovibilità: gli spostamenti ben eseguiti sono espressione del radicamento in movimento. Il praticante non dovrebbe opporre la sua forza fisica alla spinta ricevuta da una forza esterna (Tui Shou o altro). Gli esercizi di tenuta e resistenza alle spinte sono semplicemente propedeutici allo sviluppo del senso di radicamento, percezioni favorite dall’esperienza a coppie.
Va da sé che lavorando a coppie il grado di consapevolezza del proprio radicamento viene direttamente sperimentato sul campo. Il Tan Tien (importante centro energetico) del praticante diffonde l'energia in tutta la persona. Il praticante percepisce la propria energia e il proprio corpo come una sfera, pronta a roteare sul proprio centro mantenendo la stabilità. Il radicamento alla terra viene avvertito tramite i piedi e le gambe, anch’esse in espansione modulata. Ciò significa che, grazie ad una tenuta elastica, gli arti inferiori si trasformano in vere a proprie molle pronte a restituire la forza ricevuta, in un dialogo continuo e amico con la terra. La colonna vertebrale viene allineata e posta in allungamento tramite la retroversione del bacino, ottenuta grazie al rilassamento (evitando di spingere meccanicamente il bacino in avanti), la “sospensione” della testa e il sempre importante rilassamento delle spalle.