Tai Chi Online - Sezione TESI
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Università La Sapienza di Roma,
Dipartimento di Studi Orientali
Dottorato di ricerca XXIX ciclo,
Curriculum Asia Orientale
Le radici Daoiste del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
,
pratica psicofisica moderna per l’evoluzione dell’individuo
e lo sviluppo della società.
Tesi di A. Carloni
Matricola 0979272
Tutor: prof.ssa D. Rossi
!
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INDICE DEI CONTENUTI
Introduzione, p. 1
Capitolo 1. Il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
: origine e sviluppo, p. 3
i. Il Prof. Páng Míng 庞明 e la fondazione del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
, p. 5
ii. Le caratteristiche del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
, p. 8
Capitolo 2. Tradizione e innovazione: le radici daoiste del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
e la sintesi elaborata tra le discipline tradizionali e la scienza
moderna, p. 15
i.Da Dǎoyǐn
导引
a Qìgōng
气功
: nascita e sviluppo delle discipline psicofisiche per il
mantenimento e la promozione della salute in Cina, p. 15
ii.Le radici Daoiste del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
, p. 20
iii.La modernità si fonde con la tradizione, p. 28
Capitolo 3. Traduzione di alcuni estratti dai testi del Dott. Páng Míng
庞明
,
p. 33
i. Da Hùnyuán zh
ě
ngt
ǐ
l
ǐ
lùn
混元整体理论
(La teoria olistica Hùnyuán
混元
) del
1994, p. 36
ii. Da Zhìnéng Qìg
ō
ng kèxué jīngyì
智能气功科学精义
(L’essenza della scienza del
Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
) del 1994, p. 57
iii. Da Qìgōng sùyuán wénxiàn zhāilù
气功溯源文献摘录
(Le tracce del Qigong nella
letteratura) del 1988, p. 99
Capitolo 4. Conclusioni e ulteriori prospettive di ricerca, p. 128
Glossario, p. 135
!
Cronologia, p. 139
Bibliografia, p. 142
Sitografia, p. 150
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!
1!
!
Introduzione
Questo lavoro ha l’obiettivo di presentare la disciplina cinese del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能
气功
in un’ottica il più possibile esauriente e dettagliata per il pubblico occidentale e di
dimostrarne il valore e l’attualità come strumento di crescita ed evoluzione personale e
sociale, valore che si fonda su una solida base storica e scientifica.
A tale fine ho selezionato i brani a mio avviso più significativi dai due testi
1
ritenuti da
Páng Míng 庞明, fondatore del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
, le due opere cardine della
sua cospicua produzione scritta, volta a illustrare ogni aspetto del complesso apparato
teorico e pratico della disciplina da lui creata e diffusa agli inizi degli anni ’80 del XX
secolo.
Nei suddetti testi, l’autore presenta quelle che sono le basi su cui ha sviluppato il
proprio pensiero e la propria concezione dell’essere umano e del suo ruolo rispetto a se
stesso, agli altri e all’universo: concezione saldamente radicata nella visione olistica
propria del pensiero cinese, soprattutto di quello daoista, e perfezionata dall’incontro e
dall’integrazione con la scienza occidentale.
Al fine di sottolineare la rigorosità del lavoro eseguito da Páng Míng 庞明 sulle fonti
storiche e letterarie cinesi ho aggiunto inoltre la traduzione di alcuni estratti da uno dei
primi libri
2
scritti dal fondatore del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
, nel quale egli riporta i
riferimenti al Qìg
ō
ng
气功
presenti nelle fonti filosofiche e archeologiche cinesi.
La traduzione dei brani è preceduta dall’illustrazione dell’origine e degli sviluppi del
Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
, dalla collocazione della disciplina nella tradizione delle
discipline psicofisiche cinesi per il miglioramento e la promozione della salute e della
descrizione dei punti di innovazione apportati a tale tradizione.
La traduzione è infine seguita da una panoramica storica della ricezione occidentale del
Qìg
ō
ng
气功
, al fine di dimostrare le possibilità di sviluppo e di armonizzazione fornite
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1
ng, M. 庞明, Hùnyuán zh
ě
ngt
ǐ
l
ǐ
lùn
混元整体理论
(La teoria olistica Hùnyuán 混元) e Zhìnéng Qì
g
ō
ng kèxué j
ī
ngyì
智能气功科学精义
(L’essenza della scienza del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
), entrambi
editi dalla Guójì wénhuà chūbǎn gōngsī 国际文化出版公司 nel 1994.
2
Páng, M. 庞明, gōng sùyuán wénxiàn zhāi
气功溯源文献摘录
(Le tracce del Qigong nella
letteratura), Héběishěng lǎonián rén tǐ xiéhuì chūbǎn s 河北省老年人体育协会出版社,
Shíjiāzhuāng 石家庄, 1988.
2!
!
dal Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
e la necessità di una maggiore e più completa diffusione
di tale disciplina, tramite la produzione di un accurato apparato teorico in lingua
occidentale, frutto di una rigorosa ricerca e traduzione, e la diffusione della pratica in
tutti gli strati della popolazione attraverso l’inserimento nelle scuole, nelle università,
negli ospedali e nei luoghi di lavoro.
3!
!
Capitolo 1
Il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
: origine e sviluppo.
Il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
è uno stile di Qìg
ō
ng
气功
elaborato e diffuso dal Dott.
Páng Míng 庞明 tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 del XX secolo. Il
nome scelto dal fondatore per questa disciplina significa Qìg
ō
ng
气功
della saggezza
(zhì ) e dell’abilità (néng ), a indicare un tipo di pratica che sviluppa l’intelligenza
e le capacità dell’essere umano. Per comprendere al meglio il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气
è opportuno spiegare prima che cosa si intende nella lingua cinese moderna con il
termine Qìg
ō
ng
气功
.
Lo Cíhǎi 辞海 definisce il Qìg
ō
ng
气功
come:
Metodo di allenamento di corpo e mente che migliora lo stato di salute generale e
rafforza l’organismo tramite la regolazione del corpo, della mente e del respiro.
3
Secondo quanto affermato dalla studiosa italiana Giulia Boschi:
Il termine -Gōng 气功 può essere tradotto come “maestria del Qì ”. ‘Gōng
è infatti un carattere che specifica un’abilità acquisita con un lavoro costante nel
tempo, un talento coltivato. è uno dei concetti più complessi e onnipresenti
nella cultura tradizionale cinese, secondo la quale l’ambiente esterno e l’ambiente
interno (corpo) sono concepibili in termini di flussi, variamente sostanziati. Questi
flussi riguardano tanto lo scambio fra l’individuo e l’ambiente (dinamica
cielo/terra/persona) sia i flussi materiali, energetici e informativi all’interno del
nostro stesso corpo.
4
!
Nel Jiǎnmíng zhìnéng qìgōng x
简明智能气功学
(Compendio dello studio del
Zhineng Qigong), Páng Míng 庞明 descrive il Qìgōng
气功
come:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
3
Cíhǎi 辞海,Shànghǎi Císhū Chūbǎnshè 上海辞 出版社,1999 p.1321, traduzione italiana
dell’autrice.
4
!http://www.giuliaboschi.com/materiali/maestri-cinesi/ma-xuzhou/cose-il-qigong/ (per le date di
consultazione di questo e tutti gli altri siti si veda la Sitografia)
4!
!
Una disciplina che attraverso l’uso cosciente della mente porta l’attenzione del
praticante all’interno del corpo, con il risultato di equilibrare e rafforzare le
funzioni vitali. L’addestramento, basato sulla comprensione della natura olistica
dell’esistenza, trasforma le attività vitali istintive in una pratica consapevole.
5
L’espressione natura olistica dell’esistenza esprime il principio secondo cui l’universo
comprende innumerevoli livelli di materia che si contengono, includono e trasformano
reciprocamente a formare tutto quello che esiste. Il corpo umano è a sua volta un’entità
olistica, di cui gli organi interni costituiscono il centro, ed è tenuta in vita dal flusso di
e sangue. L’universo e il genere umano, infine, formano un’entità olistica: questa
convinzione, riassunta in cinese dall’espressione Tiān rén yī
天人合一
(il cielo e
l’essere umano sono tutt’uno) è alla base di qualsiasi forma di Qìgōng
气功
e ancora
prima costituisce il fondamento del pensiero strutturatosi sin dagli albori dell’antica
civiltà cinese.
Il metodo di allenamento caratteristico del Qìgōng
气功
, cioè rivolgere l’attenzione
all’interno e concentrarla su un singolo contenuto, distingue questa disciplina da molti
altri metodi di esercizio fisico per il miglioramento della salute. Rimanere concentrati
significa essere capaci di tenere la mente ferma su un punto (un pensiero che informi la
pratica dandole un obiettivo preciso) e sulle attività vitali. Qualsiasi forma di Qìgōng
sottolinea l’importanza imprescindibile di questa introversione e concentrazione
mentale per ottenere i risultati che la pratica può portare e cioè: tenere lontane le
malattie, prolungare l’aspettativa di vita, modellare un corpo sano, migliorare
l’intelligenza, promuovere la moralità e sviluppare abilità fisiche e mentali che
permettano agli individui di essere liberi. Tutte le forme di Qìgōng
气功
condividono
questo obiettivo di sviluppo e liberazione dell’essere umano.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
5
Páng, M. Jiǎnmíng zhìnéng qìgōng xué
明智能气功学
(Compendio dello studio del Zhineng
Qigong), Héběi rénmín chūbǎn s 河北人民出版社 1991, p. 3. Traduzione italiana dell’autrice.
5!
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i. Il Prof. Páng Míng
庞明
e la fondazione del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
Secondo quanto riportato nel testo The Methods of Zhineng Qigong Science
6
Páng Míng
庞明 nacque nel 1940 in un villaggio del Nord della Cina, nel distretto di Bǎodìng
nella provincia dello Héběi 河北, in una famiglia di praticanti di Qìgōng
气功
popolare e daoista. Un Maestro di Qìgōng
气功
riconobbe le abilità di Páng Míng 庞明
quando quest’ultimo aveva solo tre anni e utilizzò i suoi poteri per conferirgli abili
paranormali. Questo permise al futuro fondatore del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
di
comprendere e apprendere molto rapidamente e profondamente, il che si rivelò
essenziale per lo sviluppo dei suoi studi e del suo lavoro. Sin dall’infanzia ebbe
l’occasione di imparare da numerosi maestri di Qìgōng
气功
e arti marziali, per
proseguire poi la sua formazione con lo studio della medicina, sia occidentale che
tradizionale cinese. Intorno alla metà degli anni ’70 Páng Míng 庞明 giunse alla
conclusione che l’approccio medico è troppo limitato e che l’obiettivo non deve essere
curare le malattie ma cambiare le persone in modo tale che arrivino a non ammalarsi più:
per questo, decise di dedicarsi completamente alla ricerca e alla diffusione del Qìgōng
气功
. Il risultato dei numerosi e vasti studi compiuti da Páng Míng 庞明, spaziando
dalla medicina tradizionale cinese e occidentale alla filosofia daoista, buddhista e
neoconfuciana fino alla scienza e al pensiero occidentali è un Qìgōng
气功
moderno,
che integra tutti gli aspetti teorici sopra elencati con pratiche selezionate per la loro
efficacia e semplicità tra quelle appartenenti alla tradizione popolare, daoista e
buddhista.
Nel 1980 Páng Míng 庞明 creò e iniziò a insegnare xiáng zhuāng
鹤翔庄
, la
Sequenza della gru. Nel 1981 proseguì con la diffusione di Xíng shén zhuāng,
形神庄
,
la Sequenza di corpo e mente, come metodo di secondo livello. La Sequenza della gru è
stata in seguito sostituita da Pěng guàn dǐng fǎ
捧气貫頂法
, il Metodo per
raccogliere il
e farlo penetrare dalla sommità della testa, che costituisce tuttora il
cardine del primo livello del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
6
Pang, M. , The Methods of Zhineng Qigong Science trad. di Wei, Q.F. e Fraser, P. dall’edizione
originale in cinese del 1994 (Zhìnéng qìgōng kèxué gōngfǎ 智能气功科学功法), Printstop, Wellington,
NZ, 2013, pg. 6-7.
6!
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Negli anni ’80 Páng Míng 庞明 insegnò in tutta la Cina settentrionale diffondendo la
disciplina di sua creazione attraverso il metodo innovativo, anch’esso di sua invenzione,
della creazione del campo di
. Questo aspetto peculiare del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能
气功
, che sarà trattato in maniera più approfondita nel prossimo paragrafo, permette di
insegnare contemporaneamente a molte persone e rende possibile una trasmissione
dell’informazione più rapida ed efficace.
Nel 1988 fu fondato il primo centro residenziale di pratica e cura attraverso il Qìgōng
气功
, lo Shíjiāzhuāng Zhìnéng Qìgōng Zhōngxīn 石家庄智能气功中心 (Centro di
Zhineng Qigong di Shijiazhuang). Il Centro disponeva solo di apparecchiature per
confermare la diagnosi dei malati che richiedevano di essere accolti: dopo
l’accertamento iniziale del tipo di malattia e della sua gravità, i malati erano inseriti in
classi di pratica di esercizi di Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
della durata di ventiquattro
giorni. Secondo il sistema elaborato dal Dott. Páng Míng 庞明, lo stato di malattia è
causato da una circolazione non regolare del
. Quando la normalità del flusso è
ristabilita, la patologia scompare: nessuna malattia è ritenuta inguaribile, tutto dipende
dall’impegno e dalla retta comprensione del praticante. Coerentemente con questa
visione i malati non venivano curati secondo una metodologia che li lasciava passivi e
completamente dipendenti da farmaci e figure autorevoli che si arrogavano il diritto di
somministrarli, ma erano invece chiamati studenti e incoraggiati a prendere in mano la
propria vita e la propria salute. Il Centro, per monitorare l'efficacia dei metodi
impiegati, ha mantenuto una statistica del tasso di guarigione delle persone con disturbi
cronici: il risultato è stato che, pur con diversi gradi, la percentuale di studenti che si
definivano ristabiliti dalla precedente malattia è stata del 95%.
7
Dato il grande afflusso
di persone
8
, questo primo centro fu seguito da altri tre, aperti nei primi anni ‘90: il
Qínhuángdǎo Zhìnéng Qìgōng Zhōngxīn 秦皇岛智能气功中心 (Centro di Zhineng
Qigong di Qinhuangdao) nel 1991 lo Héběi Huáxià Zhìnéng Qìgōng Péixùn
Zhōngxīn 河北华夏智能气功培训中心与研究所 (Centro di addestramento e scuola di
specializzazione di Zhineng Qigong di Huaxia nello Hebei) e infine dal centro più
grande di tutti, lo Héběi Fēngrùn Zhìnéng Qìgōng Péixùn Zhōngxīn 河北丰润智能气功
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
7
http://www.chemdrug.com/article/7/590/2945840.html
8
Gli studenti che hanno partecipato ai primi 10 anni di attività del Centro sono stati in totale 35000, dal
1992 la media di studenti attivi al mese è stata di circa 4000. (http://www.hxzng.org/zxjj.htm).
7!
!
培训中心 (Centro di addestramento e scuola di specializzazione di Zhineng Qigong di
Fengrun nello Hebei). In questi anni Páng Míng 庞明 iniziò a occuparsi della
preparazione degli istruttori, stabilendo a partire dal 1992 un corso biennale di
formazione per futuri insegnanti, i quali una volta terminato il corso e conseguito il
diploma hanno iniziato a diffondere il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
in tutta la Cina e
all’estero. In totale furono tenuti otto corsi di formazione istruttori, fino al biennio 2000-
2001, anno in cui il Centro fu chiuso in seguito alle restrizioni governative imposte alla
pratica del Qìgōng
气功
dopo la repressione del Fǎngōng 法轮功.
9
I testi scritti da Páng Míng 庞明 nel corso degli anni ’90 e utilizzati come materiale di
studio nei corsi di formazione
10
, costituiscono l’apparato teorico del Zhìnéng Qìg
ō
ng
能气功
. Gli argomenti trattati comprendono i principi teorici fondamentali di questa
disciplina e la descrizione dei vari metodi di pratica codificati dal fondatore
coerentemente con la visione teorica delineata soprattutto nei suoi due testi principali,
11
le cui parti più significative si trovano tradotte nel terzo capitolo del presente elaborato.
Per avvicinare il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
alle moderne conoscenze scientifiche il
fondatore organizzò numerosi laboratori di approfondimento per esperti di vari ambiti
scientifici e dottori in medicina. Gli esperti erano ospitati nei centri per un periodo di
circa due settimane, durante le quali avevano l’occasione di fare esperienza in prima
persona della pratica e di verificarne l’efficacia dal punto di vista della scienza moderna.
Nel 1998, dopo l’enorme successo dei centri da lui fondati, Páng Míng 庞明 è stato il
primo in Cina a ricevere una nota di merito dal Ministero dello sport e della salute, che
definisce il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
come “il Qìg
ō
ng
气功
più efficace nel
miglioramento della salute”.
12
Negli ultimi anni gli insegnanti formati da Páng Míng 庞明 hanno proseguito la sua
opera di studio e diffusione della disciplina, fondando a loro volta diversi centri di
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
9
Movimento spirituale fondato da Lǐ Hóngzhì 李洪志(1952-) nel 1992 e dichiarato illegale nella
Repubblica Popolare Cinese nel 1999.
10
L’elenco completo dei testi in questione è riportato nella Bibliografia.
11
Hùnyuán zh
ě
ngt
ǐ
l
ǐ
lùn
混元整体理
(La teoria olistica Hùnyuán 混元) e Zhìnéng Qìgōng kèxué
jīngyì
智能气功科学
(L’essenza della scienza del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
), entrambi del 1994.
12
http://wenwen.sogou.com/z/q103930456.htm
8!
!
pratica e cura in tutta la Cina
13
e viaggiando per trasmettere gli insegnamenti all’estero e
contribuire così alla costruzione del mondo più armonioso teorizzato dal Dott. Páng
nelle sue lezioni.
14
ii. Le caratteristiche del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
.
Il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
è un metodo di pratica aperta, prevede, cioè, che la mente
e il
interno si aprano al mondo esterno e che ci sia uno scambio continuo tra le
due dimensioni. Attirare il
esterno all’interno permette ai praticanti di accedere
alle risorse energetiche inesauribili dell’universo stesso rimanendo aperti nel corpo, nel
e nella mente, connettendoli con la natura fino a un profondo stato di fusione.
L’essere umano è parte della natura come della società: quando si parla di apertura, ci si
riferisce anche all’apertura verso gli altri esseri umani e alla direzione dell’intenzione
cosciente verso il miglioramento delle condizioni di esistenza di tutti. Lo scambio
energetico e la fusione tra interno ed esterno si realizzano tramite una serie di esercizi i
cui fondamenti teorici costituiscono parte del più ampio sistema di allenamento del
Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
. Il sistema nel suo complesso è formato da tre componenti
principali: i quattro grandi principi del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
(uso del pensiero,
coltivazione del sé, regolazione del respiro, allenamento del corpo); il sistema degli
esercizi; i metodi per sviluppare le capacità straordinarie. Le componenti dell’essere
umano contemplate dal Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
sono il corpo fisico, il
e la
mente: il processo più importante nella pratica è l’apertura della mente. Una volta
aperta, la mente acquisisce la capacità di seguire la legge della natura e di rispettare i
requisiti morali della società: lasciare andare il proprio Io e diventare una cosa sola con
natura e società costituiscono la coltivazione del Dàodé
道德
(definito da Páng Míng
come la manifestazione naturale della forma e della funzione dello Hùnyuán
混元
)
15
, che è considerato l’aspetto basilare del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
. Coltivare il
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
13
I più attivi sono il Centro Daohearts sui monti Wǔdāng 武当 (http://www.daohearts.com/) e il centro
Hèxiānjū
仙居
di Hǎinán 海南 (http://www.hexju.com/).
14
Elenco completo delle lezioni al link: http://www.znqg.com/bbs/viewthread.php?page=2&tid=21138
15
Páng, M. 庞明, Hùnyuán zh
ě
ngt
ǐ
l
ǐ
lùn
混元整体理论
(La teoria olistica Hunyuan), Guójì wénhuà chū
bǎn gōngsī 国际文化出版公司, Pechino, 1994, p.208.
9!
!
Dàodé
道德
porta il praticante a rimanere coscientemente calmo e naturale in ogni
momento per lasciar andare il proprio Io, e contemporaneamente a seguire il ritmo della
natura armonizzandosi con i suoi cambiamenti.
Páng Míng 庞明 presenta la caratteristiche della disciplina con le seguenti parole:
Il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
è un sistema codificato dall’autore sulla base della
sua lunga esperienza di pratica, attraverso il perfezionamento degli aspetti
fondamentali delle scuole di Qìg
ō
ng
气功
confuciana, buddhista, daoista, medica,
marziale e popolare e la fusione degli stessi con la medicina moderna, la scienza e
la filosofia. E’ un sistema di coltivazione di adatto alle masse, che utilizza
metodi semplici ed efficaci in tempi molto rapidi. Gli esercizi sono di tre tipi:
esercizi dinamici, esercizi statici ed esercizi dinamico-statici (movimento
spontaneo). Questi tre metodi sembrano diversi ma in realtà sono uguali, non solo
perché hanno lo stesso fondamento teorico (lo nyuán
混元气
) ma anche
perché per seguire l’intero processo di allenamento è necessario fare esperienza dei
tre stati dello Hùnyuán
混元
, e cioè Hùnyuán
混元
, esterno, Hùnyuán
混元
,
interno, Hùnyuán
混元
, centrale.
16
Il concetto di Hùnyuán
混元
è uno degli argomenti trattati negli estratti dei testi tradotti
nel capitolo tre di questo scritto, in quanto rappresenta il punto fondamentale
dell’apparato teorico del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
insieme ai concetti di Yìshí
意识
,
Yìyuántǐ
意元体
(la coscienza e la sua sorgente) e Dàodé
道德
(la manifestazione
naturale della forma e della funzione dello Hùnyuán Qì
混元气
). Secondo la Teoria
olistica Hùnyuán
混元
(che letteralmente significa reagire per diventare uno) ogni cosa
nell’universo si è sviluppata ed evoluta a partire da un’unità fondamentale: lo Hùnyuán
混元气
primordiale che riempie l’universo ed è inesauribile. Tutto lo Hùnyuán
元气
dell’universo è connesso in un’entità olistica e il
della coscienza umana
(Yìyuántǐ Hùnyuán
意元体混元气
) è il più alto livello di
presente
nell’universo. Tra lo Hùnyuán Qì
混元气
primordiale e lo Hùnyuán
混元气
di
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
16
Páng, M. 庞明, Zhìnéng qìgōng kèxué gōngfǎ xué
智能气功科学功法学
(Studio dei metodi di pratica
della scienza del Zhineng Qigong), Guójì wénhuà chūbǎn gōngsī 国际文化出版公司, Pechino, 1994,
p. 1.
10!
!
Yìyuántǐ
意元体
esistono diversi livelli di Hùnyuán
混元气
con i quali Yìyuántǐ
元体
può interagire al fine di migliorare la vitalità umana.
Nel Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
ogni cosa è considerata come il risultato della
compresenza di materia (forma concreta, visibile), energia (entità invisibile intesa come
calore, luce, elettricità, magnetismo ma non informazione) e informazione (l’essenza
caratteristica di ogni cosa, ciò che la distingue da ogni altra). Questi tre aspetti si
manifestano nell’essere umano come corpo,
e coscienza: il primo coincide con il
corpo fisico, il secondo con il
invisibile all’interno e intorno al corpo (conosciuto
anche come forza o soffio vitale), il terzo è costituito dal
di Yìyuántǐ
意元体
, su
cui si basano la coscienza e l’attività mentale. Lo Hùnyuán Qì
混元气
dell’essere
umano è costituito dall’unione di
prenatale
17
e postnatale
18
che reagiscono
insieme e può essere guidato dalla mente. Seguendo questa concezione, la pratica del
Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
si concentra sullo Hùnyuán
混元气
primordiale e sullo
Hùnyuán Qì
混元气
umano, lavorando sulla fusione dei due. Attingere allo Hùnyuán
混元气
primordiale significa assorbire la forma di
più raffinata, che ha dato
forma a qualsiasi cosa presente nell’universo. Di conseguenza non è necessario adattare
la pratica in base ai vari tipi di malattia da curare: qualsiasi metodo appartenente al
sistema del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
regola l’equilibrio tra Yīn e Yáng ,
migliora il flusso di
nei canali e agisce sugli organi interni dove e quando ve ne
sia il bisogno.
Alla luce di questa concezione dell’universo e dell’individuo è possibile comprendere
meglio la struttura degli esercizi codificati da Páng Míng 庞明 per creare l’ossatura
dell’apparato pratico del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
. Vediamo innanzitutto gli esercizi
dinamici, che unendo dei precisi movimenti del corpo al pensiero ottengono il risultato
di ottimizzare le funzioni vitali umane.
Tali esercizi sono suddivisi in tre livelli:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
17
Xiāntiān
先天气,
congenito o innato, si forma immediatamente alla fusione di sperma e
ovulo (Kaptchuk, T.J., Medicina cinese. Fondamenti e metodo, Edizioni Red!, Novara, 2002, p.49).
18
Hòutiān
后天气,
acquisito, assimilato dall’ambiente esterno, dopo la nascita, attraverso
l’aria, l’acqua e il cibo. (Kaptchuk, T.J., op.cit., 2002, p.49).
11!
!
Pěng qì guàn dǐng fǎ
捧气贯顶
(Raccogliere il
e farlo penetrare dalla
sommità della testa) è il primo livello della pratica, appartenente allo Hùnyuán
混元
esterno. Questo significa che il lavoro compiuto nella sequenza ha l’obiettivo di portare
il
interno verso l’esterno e raccogliere il
esterno all’interno del corpo. Così
facendo le normali funzioni vitali si rafforzano e l’individuo può superare lo stato di
malattia, inoltre è anche possibile iniziare a innescare lo sviluppo delle facoltà
intellettive straordinarie.
Xíng shén zhuāng
形神庄
(Sequenza di corpo e mente) e Xún jīng dǎo yǐn
循经导引
(Esercizi di circolazione dei canali energetici) formano il secondo livello della pratica e
lavorano sullo Hùnyuán
混元
interno, cioè di mente e corpo. Sulla base costruita con
l’allenamento del primo livello, il
è guidato all’interno della pelle, dei muscoli,
dei tendini, dei vasi sanguigni e delle ossa per rafforzare ulteriormente le funzioni vitali
umane e portarle a superare la media.
Wǔ yuán zhuāng
五元庄
(Sequenza per l’unificazione delle cinque fasi) e Zàng zhēn
guī yuán
脏真归元
(Metodo per l’unificazione del
vero degli organi)
costituiscono il terzo livello e agiscono sullo Hùnyuán
混元
vero degli organi, sempre
nell’ambito dello Hùnyuán
混元
interno. Concentrandosi sul
dei cinque organi si
impara ad allenarli in connessione con l’attività della psiche: l’obiettivo è quello di
innalzare le facoltà di controllo del sé riguardo alle attività vitali corporee.
Il quarto, il quinto e il sesto livello non sono stati divulgati dal fondatore, poiché egli
non riteneva che ci fossero studenti pronti a riceverli. Dai testi che ha scritto si evince
che questi metodi lavorano sullo Hùnyuán
混元
del canale centrale, liberano i legami
tra il canale centrale e il
di tutto il corpo per fonderli in un intero, coagulano e
raffinano il
del canale centrale per arrivare alla fusione di essere umano e natura
in un intero.
Parliamo adesso degli esercizi statici: questi ultimi, contrariamente al nome con cui
sono designati, non prevedono l’immobilità completa, ma sono stati chiamati così per
indicare che comportano movimenti minori e privi della complessità degli esercizi
dinamici. Gli esercizi statici, come per esempio Lā
拉气
(Tirare l’energia) e il Róufù
揉腹
(Massaggio dell’addome) possono essere praticati da seduti, da sdraiati o in piedi
e hanno l’effetto di innescare mutamenti nelle funzioni vitali, principalmente attraverso
12!
!
l’attività della coscienza rivolta all’apertura dei blocchi del corpo.
Gli esercizi dinamico-statici, infine, sono solo nominati da Páng Míng 庞明 che non
fornisce alcuna istruzione al riguardo: questa scelta è motivata dal fondatore con la
spiegazione che si tratta di pratiche delicate e che possono comportare il rischio della
dispersione del
, fenomeno che può recare danno alla salute e portare addirittura
alla malattia mentale.
L’insegnamento dei metodi avviene attraverso tre tipologie di trasmissione: attraverso la
mente, attraverso il corpo e attraverso la parola. Le ultime due indicano rispettivamente
l’insegnamento delle tecniche tramite la dimostrazione del corretto movimento e la
spiegazione dei principi della disciplina attraverso lezioni e conferenze. La prima,
invece, si riferisce alla caratteristica peculiare del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
dell’insegnamento attraverso il campo di
. Tale metodo, che consiste nella
direzione dell’intenzione cosciente da parte di chi guida la pratica di gruppo per
unificare il
esterno al
dei partecipanti, il risultato di una circolazione più
fluida e immediata delle informazioni e un rapido raggiungimento da parte di tutto il
gruppo dello stato di Qìg
ō
ng
气功
,
19
indispensabile per una pratica efficace.
Questo metodo di trasmissione è stato sviluppato dal fondatore allo scopo di poter
insegnare a un numero elevato di persone contemporaneamente. Nel mettere a punto
questo sistema di trasmissione Páng Míng 庞明 si è ispirato ai modelli tradizionali
utilizzati dai maestri per l’insegnamento e la guarigione unendoli alle conoscenza
moderne.
20
La necessità della creazione del campo di
per portare la pratica ad adeguarsi alle
esigenze del mondo moderno è illustrata accuratamente dal maestro malese Ooi Khean
Hin,
The formation of a qi field that is practised in Zhineng Qigong is a new and special
technique for teaching and healing. It was developed from studying traditional
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
19
Lo stato ideale per una pratica efficace prevede che il corpo sia rilassato e la mente tranquilla, in modo
tale che il praticante e il mondo naturale si unifichino a creare un intero.
20
Páng, M. 庞明, Zhìnéng dòng gōng gōng fǎ pǔjiàocái
智能功功法普及教材
(Materiale didattico
completo sui metodi dinamici del Zhineng Qigong), Huáxià zhìnéng qìgōng péixùn zhōngxīn 华夏智能气
功培训中心, Qínhuángdǎo 秦皇岛, 1999, p.8.
13!
!
methods, when the masters led students in practice and how they arranged patients
for better healing results, with the addition of modern day knowledge. In the olden
days, when farming was done on a small scale to fulfil individual family needs,
qigong was passed down from person to person or within a family. The common
saying in qigong teaching then was teaching should not go to six ears”, meaning
teaching should be done one to one. These conditions did not necessitate the
conscious creation of a qi field. However the world is completely different now.
Mass production and large societies are the norm. The exchange of information
occurs at a rapid pace. These things indirectly promote the development of
teaching through the formation of a qi field. Teaching using the qi field facilitates
Zhineng Qigong efforts to reach the public. Teaching through the mind is a high
level practice and reaching out to the wider public is a current need; a main
characteristic of Zhineng Qigong is using these two things.
21
La centralità dell’addestramento della coscienza, la cui importanza è resa ancor più
evidente dal metodo di insegnamento attraverso la composizione del campo, è stato
sottolineato numerose volte da Páng Míng 庞明 anche nelle ultime lezioni tenute prima
della chiusura del Centro,
Coltiviamo la nostra energia vitale accedendo al grande deposito dell’energia vitale
della natura. Questo metodo produce risultati rapidi, ma lo scopo principale della
pratica non è coltivare il : l’obiettivo è coltivare la coscienza. La padronanza
del si raggiunge attraverso la padronanza della coscienza. Se utilizziamo la
mente in maniera accurata, come un artigiano, per dare forma alla nostra vita,
allora raggiungiamo i nostri obiettivi. Impiegando un termine moderno definiamo
questo processo con il nome di Qìgōng 气功: il raffinamento della coscienza al fine
di ottimizzare lo stato energetico del corpo. Questo porta una salute vibrante, una
mente e un corpo armoniosi e un’interiorità risvegliata.
22
Nel prossimo capitolo analizzeremo il contesto storico delle discipline cinesi per la
coltivazione del corpo e della mente in cui il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
si colloca, al
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
21
Ooi, K. H., Zhineng Qigong: The Science, Theory and Practice, Island Zhineng Qigong Centre, Penang
MAL, 2010, p. 376.
22
Dalle trascrizioni delle lezioni del mese di novembre del 2000, reperibili tramite il sito www.hylt.org.
14!
!
fine di illustrare l’unione di tradizione e innovazione che caratterizza questa disciplina e
ne costituisce il punto di forza.
15!
!
Capitolo 2
Tradizione e innovazione: le radici daoiste del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
e la
sintesi elaborata da Páng Míng
庞明
tra le discipline tradizionali e la scienza
moderna.
i.Da Dǎoyǐn
导引
a Qìgōng
气功
: nascita e sviluppo delle discipline psicofisiche per il
mantenimento e la promozione della salute in Cina.
Il corpo, nel pensiero cinese tradizionale, è concepito nella sua integrazione con
l’universo e non separato da esso. Questa visione ha favorito lo sviluppo di un pensiero
che considera la salute e la malattia come diverse forme di armonizzazione dell’essere
umano all’interno dell’ordine naturale del cosmo, come descritto da Livia Kohn,
The body in traditional China is not separate from the cosmos, but forms an
integral part of o , the underlying power of life and root of creation. There is
only one o ; all beings are part of it. It flows naturally along predisposed
channels in body, nature, society and the universe. Like water, it is steady, fluid,
easy, soft, and weak; it never pushes, fights or controls. Like a mother, it brings
forth and nurtures, cares and raises, supports and moves along: whatever people are
and do, they are always part of the o . One way of describing o is as
“organic order” organic in the sense that it is part of the world and not a
trascendent other as in Western religion, order because it can be felt in the rhythms
of the world, in the manifestation of organized patterns.
23
Sulla base di questa concezione si sono sviluppate le tecniche di lunga vita e
promozione della salute, definite sempre da L. Kohn come,
The smooth alignment with o as it manifests in one’s personal physical and
psycological characteristics and opens paths to full self-realization.
24
La distinzione operata dalla Kohn (cfr. op. cit. 2012, p. 7-9) esamina accuratamente i
vari aspetti di quella che resta un’unica pratica e analizza il modo in cui tali aspetti si
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
23
Kohn, L., A Sourcebook in Chinese Longevity, Three Pines Press, 2012, p. 3.
24
Ibid., p.4.
16!
!
integrano a comporla, differenziandosi in base all’obiettivo perseguito. Le più diffuse e
conosciute sono le pratiche di guarigione, volte a ristabilire l’equilibrio perduto dal
corpo e che ha portato all’insorgere della malattia. Una volta ripristinato lo stato di
salute è possibile dedicarsi alla coltivazione del corpo e della mente con pratiche
preventive, incentrate principalmente su respirazione, meditazione, esercizi fisici e auto
massaggi allo scopo di migliorare lo scambio energetico tra l’organismo e l’ambiente
esterno, alimentare e armonizzare il flusso di
nel corpo.
Infine, le pratiche volte al conseguimento dell’immortalità si caratterizzano per
l’inversione dei processi naturali al fine di trasformare il
del praticante in
primordiale e raffinarlo a livelli sempre più sottili, fino a fondersi completamente con
l’universo. In questo senso si parla di immortalità, cioè dell’evoluzione interiore che
porta la morte fisica a non intralciare la continuazione della parte spirituale della
persona che si è dedicata a tali pratiche.
Le pratiche per la longevità, punto di connessione tra le tecniche di guarigione e quelle
per raggiungere l’immortalità, si sono sviluppate come una tradizione autonoma di
medicina preventiva e crescita personale. Esse comprendono vari metodi di coltivazione
del corpo e della mente che lavorano principalmente attraverso l’armonizzazione del
respiro, esercizi fisici, tecniche meditative e dietetiche.
Le prime testimonianze storiche relative alle pratiche per la longevità risalgono agli
inizi della dinastia Hàn (206a.e.v.-220e.v.) e si trovano in sei dei quarantacinque testi
di medicina rinvenuti nelle tombe di Mǎwángduì 马王堆, sigillate nel 168 a.e.v. Due
testi riguardano la coltivazione sessuale
25
, due la respirazione, la dietetica e i rimedi
erboristici,
26
mentre gli ultimi due parlano di respirazione ed esercizio fisico.
27
Di questi
due, in particolare, il Dǎoyǐntú
导引图
(Mappa dei Daoyin) presenta quarantaquattro
illustrazioni a colori di figure umane che eseguono esercizi per la salute.
28
Altri testi
ritrovati a Zhāngjiāshān 张家山 e datati 186 a.e.v. trattano di medicina ed esercizi per
ristabilire la salute e prevenire le malattie.
29
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
25
yīnyáng
和阴阳
(Armonizzare Yin e Yang) e Tiānxià dào dào tán
天下到道
(Il Dao perfetto nel
mondo).
26
Yǎngshēng fāng
养生方
(Ricette per nutrire la vita) e Shíwèn
(Dieci domande).
27
Quègǔ shíqì
却谷食气
(Eliminare i cereali e nutrirsi di Qi) e Dǎoyǐntú
(Mappa dei Daoyin).
28
Kohn, L., op.cit., 2012, p. 16.
29
Màishū
(Libro dei canali) e Yǐnshū
(Libro degli stiramenti).
17!
!
Ancora prima, però, si ritrovano riferimenti a tecniche di longevità in testi come il
capitolo quarantanove del Guǎnzi 管子, il Nèiyè
内业
(L’addestramento interiore)
30
,
risalente all’epoca degli Stati combattenti (453-221 a.e.v.), o in reperti archeologici
come il Pendente di giada,
31
della stessa epoca. Vari riferimenti a tecniche di
bilanciamento psicofisico compaiono anche nelle principali opere della scuola filosofica
daoista e cioè nel Dàodéjīng
道德经
(Il Classico della Via e della sua Virtù) di Lǎozi
老子,
32
nel Zhuāngzi 庄子
33
e nel Lièzi 列子
34
: i brani che li contengono sono tradotti
nel capitolo successivo.
La tradizione delle pratiche per la longevità è stata poi portata avanti da medici e
filosofi nel corso dell’intera storia cinese: dalla fine della dinastia Hàn (206 a.e.v.-
220e.v.) sino all’epoca Táng (618-907), per citare solo i più noti, abbiamo il Gioco
dei cinque animali
35
attribuito al celebre medico Huá Tuó 华佗 (145-208), lo
Yǎngshēng lùn
养生论
(Nutrire la vita) di Xī Kāng 嵇康 (224-263), il Bàopǔzi
抱朴子
(Il maestro che abbraccia la semplicità) di Hóng 葛洪 (284-364), i numerosi scritti
del medico e daoista Sūn Sīmiǎo 孙思邈(581-682), lo Yǎngxìng yánmìng lù
养性延命
(Nutrire la natura interiore ed estendere la vita)
36
e lo Zuòwàng lùn
坐忘论
(Stare
seduti nella dimenticanza) di Sima Chengzhen 司马承祯(647 年-735 ), patriarca
della scuola Shàngqīng 上清. La presenza della tradizione della longevità prosegue
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
30
Per la datazione del Nèi
si veda Roth, H., Original Tao, Inward Training (Nei-yeh) and the
Foundation of Taoist Mysticism, Columbia University Press, 1999, p. 18-30.
31
L’Iscrizione sul pendente di giada sulla conduzione del Qì
è tradotta nel prossimo capitolo.
32
Tradizionalmente collocato nel V-VI secolo a.e.v., recenti scoperte archeologiche ne sposterebbero la
datazione al IV-III secolo a.e.v. In proposito si veda Cheng, A., Storia del pensiero cinese, Volume primo.
Dalle origini allo “studio del Mistero”, Einaudi, Torino, 2000, p. 181.
33
Fine del IV secolo a.e.v. (Cheng, A., 2000, op.cit., p. 101).
34
Opera composita che porta il nome del maestro a cui è attribuita e che sarebbe vissuto nel IV secolo
a.e.v., mentre non c’è traccia del testo fino al 14 a.e.v. e il primo commentario risale addirittura al IV
secolo e.v. In proposito si veda Liezi, La scrittura reale del vuoto abissale e della potenza suprema, a
cura di A. Cadonna, Einaudi, Torino, 2008, p. IX.
35
Tecnica corporea ispirata ai movimenti di cinque animali (gru, orso, scimmia, cervo e tigre) e che ha
come scopo tenere lontane le malattie e prolungare la vita (cfr. Despeux, C., Taijiquan tecnica di lunga
vita, Edizione mediterranee, Roma, 1987, p. 15).
36
Collezione di vari metodi che include anche una raccolta di riferimenti bibliografici alle tecniche per la
longevità nei testi precedenti. (Kohn, L., 2012, op.cit., p. 10).
18!
!
ininterrotta nella letteratura medica e religiosa durante le dinastie Sòng (960-1260)
Míng (1368-1644) e Qīng (1644-1911): una delle fonti più importanti è il Chìfèng
suǐ
赤凤髓
(Il midollo della fenice rossa) di Zhōu Lǚjìng 周履靖 (1549-1640). Si tratta
di una raccolta di metodi per la longevità, datata 1578, nella quale l’autore include
prescrizioni per guarire da varie malattie con l’utilizzo di rimedi erboristici, talismani,
rituali etc. (cfr. Despeux, C., La Moelle du Phénix Rouge. Santé et longue vie dans la
Chine du XVIe siècle, Paris, Guy Trédaniel, 1988, p. 12-13), tecniche respiratorie e di
conduzione del
, sequenze di esercizi dinamici come il Gioco dei cinque animali e
meditazioni fondate sulla tradizione del Nèidān
内丹
o alchimia interna. Nei testi che
documentano quest’ultimo tipo di pratiche, le tecniche per la longevità sono considerate
un prerequisito indispensabile perci praticanti siano energeticamente aperti e pronti
alle trasformazioni spirituali più avanzate.
37
L’alchimia interna, la cui trattazione
approfondita esulerebbe dal tema di questa ricerca, prevede che l’individuo lavori sul
proprio corpo e la propria mente considerandoli come un laboratorio alchemico e
attraversi tre fasi fondamentali: raffinare l’essenza trasformandola in soffio, raffinare il
soffio trasformandolo in spirito e raffinare ulteriormente lo spirito per renderlo vuoto e
puro come il Dào .
38
Questo processo di raffinamento porta a gestire le energie
grossolane del corpo risvegliando le capacità latenti della mente per connettersi alla
realtà ultima: tra gli effetti di questi mutamenti vi sono il miglioramento dello stato di
salute e il prolungamento della durata della vita.
Il Canone Daoista
39
contiene numerosissimi testi di alchimia interna, ma solo pochi
sono direttamente connessi alla tradizione della longevità (yǎngshēng 养生, nutrire la
vita). I più importanti sono il Wài rìyòng miào jīng
外日用妙经
(Scrittura meravigliosa
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
37
Kohn, L., op. cit., 2012, p. 11.
38
Per approfondire il tema dell’alchimia interna rimando agli eccellenti lavori di F. Pregadio e M.
Esposito citati in bibliografia.
39
Dàozàng
道藏
(Deposito delle Scritture della Via), termine che indicava in origine le raccolte di testi
sacri daoisti custodite nei monasteri, in seguito fu impiegato per denominare le collezioni di testi
patrocinate dagli Imperatori e custodite nelle biblioteche imperiali. La più tarda di queste edizioni è
l’unica che ci è arrivata, col titolo di Dàmíng Dàozàngjīng
大明道藏
(Canone delle Scritture daoiste
della Grande dinastia Ming). Commissionata nel 1406 dall’imperatore Yǒnglè , (1360-1424, anni di
regno 1402-1424) fu completata nel 1445, durante il regno di Zhèngtǒng (1427-1464, anni di regno
1435-1449). Cfr. Andreini, A., Scarpari, M., Il Daoismo, Il Mulino, Bologna, 2007, p. 119.
19!
!
della pratica esterna quotidiana) del 1352, che riporta precetti relativi alla moderazione,
alla virtù come basi etiche per l’evoluzione spirituale, e il Xiūzhēn shíshū
修真十书
(Dieci libri sul coltivare la perfezione), un compendio risalente al XIII secolo, che
descrive una sequenza di esercizi da eseguire da seduti per attivare la circolazione del
e ripulire il corpo dalle forze negative preservandolo dagli eccessi.
40
Per trovare impiegato il termine Qìgōng
气功
come definizione del complesso delle
tecniche psico-fisiche tradizionali e moderne dobbiamo arrivare al secolo scorso, più
precisamente al 1953. Edi quell’anno, infatti, lo scritto del medico Liú Guìzhēn 刘贵
(1902-1983) Qìgōng liáofǎ shíjiàn
气功疗法实践
(Pratica della terapia del Qìgōng
气功
). In questo testo l’autore illustra accuratamente il metodo che lo guarì dalla
tubercolosi con cento giorni di pratica intensiva nel 1948 e propone Qìgōng
气功
come
termine generale per indicare questo tipo di discipline.
Come narrato da Renata Pisu,
Una tecnica del corpo che affondava le radici nella tradizione popolare, ma che era
riformulata in epoca socialista, poteva servire allo scopo di adattare gli elementi
utili della cultura tradizionale per porli al servizio della costruzione della Nuova
Cina. “Che l’occidente serva all’Oriente, che l’antico serva al nuovo”, si diceva
allora in Cina.
Il termine qìgōng
气功
divenne così nella Cina comunista una categoria originale e
autonoma, usata in vari campi, nel discorso popolare, nella medicina tradizionale,
nella meditazione e per gli esercizi fisici.
41
Sempre a partire dagli anni ’50, molti ricercatori si sono dedicati allo studio scientifico
del Qìgōng
气功
per valutarne oggettivamente il funzionamento e l’efficacia. Tra i
numerosi esempi ricordiamo lo studio scientifico sull’emissione di
a scopo
terapeutico condotto dai ricercatori dell’Istituto di medicina nucleare di Shanghai nel
1978 e la messa a punto, da parte dell’Accademia delle Scienze di Pechino, del
misuratore che permise di stabilire che il
è una forma di corrente di particelle.
42
Nei centri di Zhìnéng Qìgōng
智能气功
fondati da Páng Míng 庞明 erano presenti
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
40
Kohn, L., op. cit. 2012, p.250-253.
41
Pisu, R., Dio né legge. La Cina e il caos armonioso, Editori Laterza, Bari, 2013, p. 112.
42
Pisu, R., op. cit., 2013, p. 115-116.
20!
!
laboratori in cui venivano condotte ricerche scientifiche sull’ efficacia dei metodi
utilizzati
43
.
Attualmente in Cina il Qìgōng
气功
è materia di studio universitaria
44
e nel corso
dell’anno accademico 2013-14 proprio il Zhìnéng Qìgōng
智能气功
è stato insegnato
all’Università di Medicina di Nánchàng 南昌, nella provincia del Jiāngxī 江西.
45
ii. Le radici daoiste del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
.
Il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
, come spiegato nel capitolo precedente, nasce dalla
fusione di quelli che il fondatore Dott. Páng Míng 庞明 riteneva essere i punti di forza
delle discipline per la coltivazione del corpo e della mente di origine popolare, daoista e
buddhista, inseriti in un sistema teorico fondato sulla visione olistica dell’universo alla
luce del pensiero scientifico moderno.
Gli estratti tradotti al capitolo successivo sono stati scelti per presentare i punti
fondamentali dell’apparato teorico della disciplina e lo studio delle fonti filosofiche e
archeologiche condotto dal fondatore nell’opera di creazione del sistema del Zhìnéng
Qìg
ō
ng
智能气功
.
Come altre scuole di Qìg
ō
ng
气功
moderno,
In questo modo poteva intendersi come una nuova disciplina dalle radici antiche.
Le radici erano le tecniche, il nuovo era invece la loro combinazione, il fatto di
presentarle scientificamente e di avere eliminato qualsiasi riferimento a credenze
feudali e superstizioni dannose che in passato si accompagnavano a esercizi che
promettevano la longevità e altri miracolosi risultati.
46
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
43
Si veda a proposito il capitolo uno del presente elaborato e il link
http://www.szkca.com/shownews.asp?id=113.
44
http://www.edu84.com/suzhi/qigong/sys/zhongguoyikedaxue/,
http://www.edu84.com/suzhi/qigong/tj/zhongguominhangdaxue/ sono solo due tra i numerosi esempi.
45
http://blog.sina.com.cn/s/blog_c2d252ce0102vgl5.html
46
Pisu, R., op. cit., 2013, p. 113.
21!
!
La concezione base della Teoria olistica Hùnyuán
混元
(Hùnyuán zhěngtǐ lǐlùn 混元整
体理论 , anche tradotta come Teoria dell’entità olistica che reagisce per diventare uno)
sviluppa l’idea del Dào
inteso come origine e nutrimento di tutto quanto esiste,
presenza indefinibile che informa la materia dando vita e trasformando incessantemente
ogni cosa. Il praticante impara ad attingere energia da questa fonte inesauribile e
immutabile che genera le trasformazioni in tutto ciò che esiste nell’universo.
L’allenamento fondamentale per poter assorbire l’energia originaria rappresenta
un’ulteriore punto di contatto con la tradizione Daoista, in questo caso con l’espressione
wúwèi
无为
(non agire): corrisponde infatti all’atteggiamento di lasciare andare senza
fare altro che mettersi in ascolto del proprio corpo e della natura, con la mente lucida
come uno specchio che riflette tutto ciò che riceve. Partendo dal semplice per arrivare al
complesso, praticando con costanza e forza di volontà tutto si compie naturalmente e si
arriva a realizzare che quello che ricerchiamo è già presente in noi, solo in attesa di
essere svelato.
47
La produzione scritta di Páng Míng 庞明 è caratterizzata da un accuratissimo lavoro di
ricerca sulle fonti filosofiche cinesi antiche, di cui si può vedere un esempio negli
estratti tradotti nel prossimo capitolo. Seguono alcune citazioni esplicative di quanto i
due temi principali descritti sopra (Hùnyuán
混元
e atteggiamento di wúwèi
无为
)
derivino chiaramente dalla filosofia Daoista classica, tratte da alcuni dei testi da cui il
fondatore del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
ha attinto maggiormente, cioè il Dàodéjīng
德经
di Lǎozi 老子, il Zhuāngzi 庄子 , il Lièzi 列子 e il Nèiyè
内业
di Guǎnzi 管子.
Iniziamo con Lǎozi 老子,che nel Dàodéjīng
道德经
riporta,
“Lo spirito della valle non muore”, questo si riferisce alla femmina oscura.
“La porta della femmina oscura”, questo si riferisce alla radice del cielo e della
terra.
Sviluppandosi in fibre innumerevoli, essa dura per sempre; la sua azione non si
esaurisce mai
48
.
Ritroviamo lo stesso pensiero espresso nel Zhuāngzi 庄子,
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
47
Páng, M. 庞明, op. cit. (La teoria olistica Hunyuan), 1994, p. 99-105.
48
Tao te ching, il Libro della Via e della Virtù, a cura di J.J.L. Duyvendak, Adelphi, Milano, 1973, p. 39.
22!
!
Nonostante la loro immensità, il cielo e la terra subiscono la stessa evoluzione;
nonostante la loro molteplicità, tutti gli esseri discendono da un ordine unico…
Il maestro dice: “Il Dào abbraccia e sostiene tutti gli esseri. Infinita è la sua
grandezza! Il saggio deve fare il vuoto nel proprio spirito per comprenderlo;
praticare il non agire, ecco il cielo; esprimere il non dicibile, ecco la virtù.
…Tutti gli esseri non sono che uno. Vita e morte hanno identica forma.
49
E nel Lièzi 列子,
Fa che vi sia nascita ma non nasce; fa che vi sia trasformazione ma non si
trasforma. Ciò che non nasce è capace di far nascere ciò che nasce; ciò che non si
trasforma è capace di far trasformare ciò che si trasforma.
50
degli X disse: “Tuttavia vi è qualcosa la cui nascita non dipende dalla
Potenza Spirituale, la cui forma non dipende dallo Yīn e dallo Yáng , che
non è illuminato dal sole e dalla luna, che ha vita breve senza che ci sia qualcuno
che lo uccida, che vive a lungo senza che ci sia qualcuno che glielo permetta, che
non ha bisogno dei cinque cereali per sostentarsi, che non ha bisogno di seta per
vestirsi, che non ha bisogno di barche e carri per viaggiare. Si tratta del Dào che
è così di per sé. E’ qualcosa che neanche il saggio è capace di comprendere.
51
Nel Nèiyè
内业
di Guǎnzi 管子 troviamo entrambi i concetti,
Il Dào 道:
La bocca non ne può parlare,
Gli occhi non la possono vedere,
Le orecchie non la possono udire.
Tramite esso coltiviamo la mente e allineiamo il corpo.
Chi lo perde muore,
Chi lo ottiene prospera.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
49
Zhuangzi [Chuang-tzu], a cura di Liou Kia-Hway, Adelphi, Milano, 2008, p. 100-101.
50
Liezi, La scrittura del vuoto abissale e della potenza suprema, a cura di Alfredo Cadonna, Einaudi,
Torino, 2008, p. 6.
51
Liezi, op. cit., 2008, p. 159.
23!
!
Quando l’eccesso di azione porta a smarrirlo si fallisce,
Conseguendolo invece si giunge a compimento.
Il Dào non ha radice né tronco,
Non ha foglie né fiori.
Le diecimila cose nascono e crescono da esso.
Lo chiamiamo Dào .
52
E ancora,
Il Dào pervade il mondo.
E’ dovunque si trovino le persone,
Che però non lo comprendono.
Una sola parola rende liberi
Di innalzarsi come il cielo
Estendersi come la terra;
Riempire i nove continenti.
Che significa essere liberi?
La mente è presente, i sensi sono ben gestiti.
Quando la mente è calma, i sensi sono calmi.
E’ la mente a gestirli;
E’ la mente a calmarli.
Nella mente è custodita un’altra mente,
come conservata all’interno.
Questa mente nella mente
è una consapevolezza che precede le parole.
Dalla consapevolezza nasce la forma;
Dalla forma nasce la parola.
Dalla parola essa si compie;
E dopo il compimento si crea l’ordine.
Senza ordine inevitabilmente si ha il caos.
Il caos coincide con la morte.
Di nuovo nel Dàodéjīng
道德经
di Lǎozi 老子 troviamo,
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
52
Traduzione italiana dell’autrice in base al testo riportato su Chinesetextproject.org e con riferimento
alla versione inglese di Roth, H., op. cit., 1999, p. 56-57.
24!
!
La Via è costantemente inattiva, eppure non c’è niente che non si faccia.
Se a questo potessero attenersi i re vassalli, i diecimila esseri si svilupperebbero da
soli. Se, durante questo sviluppo, i desideri diventassero attivi, io li conterrei per
mezzo della semplicidel senza-nome.
Per quanto insignificante sia la semplici del senza-nome, nell’impero nessuno
può assoggettarla.
Se a questo potessero attenersi i re vassalli, i diecimila esseri accorrerebbero
spontaneamente, come degli invitati. Il cielo e la terra si unirebbero per far cadere
una dolce rugiada, che il popolo riceverebbe spontaneamente in parti uguali senza
che nessuno debba prendersene cura.
In verità diventerebbero anch’essi privi di desideri. Essendo privi di desideri,
diventerebbero tranquilli, e l’impero si consoliderebbe da solo.
53
E ancora,
Pratica il Non-agire, bada a non fare niente, assapora il senza-sapore;
considera il piccolo come grande, il poco come molto!
Intacca il difficile là dove è facile; fai grande ciò che è minuto!
Le cose più difficili del mondo prendono avvio da ciò che è facile; le cose
più grandi del mondo prendono avvio da ciò che è minuto.
Perciò il santo non fa mai niente di grande, e così può compiere il grande.
Ora, colui che promette alla leggere raramente mantiene la parola. Colui che
considera facili molte cose troverà certamente molte difficoltà.
Perciò il santo, pur considerando tutto difficile, alla fine non troverà
difficoltà.
54
Nel Zhuāngzi 庄子, infine, leggiamo,
“Per questo è detto nelle “parole esemplari”: non modificare l’ordine ricevuto. Non
forzare la soluzione, ciò che oltrepassa la misura è esagerazione.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
53
Tao te ching, op.cit., 1973, p. 97.
54
Ibid., p. 143.
25!
!
“Colui che modifica l’ordine ricevuto e forza la soluzione guasta l’opera. La
soluzione migliore chiede del tempo e una soluzione strappata controvoglia porta
presto alla sua ritrattazione. Non bisogna forse essere molto prudenti in questo?
“D’altronde, colui che usa le cose esteriori come distrazione per il suo spirito e
prende la necessità come nutrimento della sua anima, questi solo giungerà
all’ideale. Non ha bisogno di fare alcunché per redigere il suo rapporto. Non fa che
eseguire l’ordine del suo principe. Ma questa è una cosa difficile.
55
E ancora,
L’eccellenza non risiede nella bontà o nella giustizia, ma nelle qualità intrinseche
di ciascuno di noi. Eccellente è chi conta soltanto sulle proprie disposizioni innate.
Lungi da poter meritare Tao e virtù, io non oso tuttavia praticare gli atti di bontà e
di giustizia che mi distinguono peccare con gesti fuori misura che mi
degradano.
56
Quest’ultimo brano si collega all’ultimo punto fondamentale di origine Daoista del
sistema del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
e cioè la coltivazione del Dàodé
道德
.
Tale concetto è descritto dal fondatore in questi termini,
Il concetto di Dàodé
道德
nel Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
si sviluppa a partire dalla
teoria olistica Hùnyuán
混元
e ha molti punti in comune con la prospettiva della
cultura cinese antica su di esso. Il Dàodé
道德
infatti è considerato la
manifestazione naturale della forma e della funzione dello Hùnyuán
混元气
.
Secondo la teoria olistica Hùnyuán
混元
, qualsiasi cosa è determinata dal proprio
Hùnyuán
混元气
, ma la forma e la funzione dello Hùnyuán
混元气
comprendono qualunque proprietà di ogni oggetto esistente. Perché si chiama
Dàodé
道德
allora? Da una parte per l’influenza culturale del pensiero cinese
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
55
Zhuangzi [Chuang-tzu], op.cit, 2008, p. 43.
56
Ibid., p. 80.
26!
!
antico, dall’altra perché è argomentato a partire dalle proprietà fondamentali
dell’essere umano e dalla loro relazione con il Dàodé
道德
.
57
I riferimenti culturali citati da Páng Míng 庞明 affondano le radici in tutta la tradizione
del pensiero cinese classico, per realizzare quel tipo di sviluppo sincretico e armonioso
proprio della tradizione daoista anche nel suo aspetto religioso.
Cito a tale proposito l’illuminante opera di Livia Kohn sulla dimensione etica del
Daoismo,
The perfect community in complete harmony with the cosmos is an essential ideal
of the Daoist religion. Developing the age-old Chinese vision of Great Peace,
Daoists envisioned the Dào as the fundamental force of creation ordering both
the human world and the universe in complete wholeness (Eichhorn 1957). It
pervades all equally, joining the different levels of existence into one: cosmos,
nature, state and body. Any action on one plane for them has reverberations on all
others and influences the entire system. State government, personal cultivation, and
natural cycles are different aspects of one and the same system that, if all was
meant to be, should work together for the benefit of all.
58
Lo stato ideale di pace e armonia universale è un concetto ripreso da Páng Míng 庞明,
che lo indica chiaramente come conseguenza dell’obiettivo della pratica del Zhìnéng
Qìg
ō
ng
智能气功
, da lui identificato con,
Trasformare la capacità istintiva naturale dell’essere umano in un’abili
consapevole e guidata dalla coscienza. Permettere al genere umano di spostarsi
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
57
Cfr. Páng, M. 庞明, op. cit. (La teoria olistica Hùnyuán
混元
),1994, p. 209. Per un ulteriore trattazione
del tema del Dàodé
道德
cfr Páng, M. 庞明, Zhìnéng qìg
ō
ng kèxué j
ī
ngyì
智能气功科学精义
(L’essenza della scienza del Zhineng Qigong), Guójì wénhuà chūbǎn gōngsī 国际文化出版公司,
Pechino, 1994, p. 99-111.
58
Kohn, L., Cosmos and Community, the Ethical Dimension of Daoism, Three Pines Press, Cambridge
MA, 2004, p.115.
27!
!
dallo stato di bisogno allo stato di libertà. Promuovere il cambiamento di
paradigma per portare la civiltà umana a un livello più alto.
59
Tale trasformazione parte dalla coltivazione psicofisica dell’individuo, concepito come
parte di un intero che riequilibrando e migliorando se stesso contribuisce all’elevazione
di tutto l’universo e alla trasmissione continua di un’informazione olistica sempre più
armoniosa attraverso il campo di
.
Per i raffronti con la visione del Dàodé
道德
nelle fonti citate da Páng Míng 庞明
rimando al prossimo capitolo, concludendo con un breve passaggio sempre da L. Kohn,
in cui la studiosa esprime perfettamente la concezione etica Daoista rispecchiata dal
Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
,
Daoist ethics is thus a conduit for the power and Energy of the cosmos as it
works in and through practitioners, both individually and communally. The
rules lay the foundation of an attitude that realizes universal
interconnectedness in everything one is and does. Practitioners’ conduct is
not isolated in the human sphere and separated from nature but is located in
the larger context of the cosmic flow.
60
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
59
cfr. Páng, M. 庞明, Zhìnéng Qìgōng Kèxué Gàilùn
智能气功科学概论
(Introduzione alla scienza del
Zhineng Qigong), Huáxià zhìnéng qìgōng péixùn zhōngxīn 华夏智能气功培训中心, Qínhuángdǎo 秦皇
, 1999, p. 49.
60
Kohn, L., op.cit., 2004, p. 116.
28!
!
iii. La modernità si fonde con la tradizione.
In Zhìnéng Qìgōng Kèxué Gàilùn
智能气功科学概论
(Introduzione alla scienza del
Zhineng Qigong)
61
, ng Míng 庞明 espone il tema della Scienza del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
descrivendone le caratteristiche, i metodi e gli obiettivi.
Egli delinea così i tratti principali di questa nuova Scienza,
Anche se il Qìgōng
气功
ha una storia di oltre cinquemila anni, la Scienza del
Qìgōng
气功
è nata all’inizio degli anni ’80. Non si è trattato di un caso, bensì del
risultato di uno sviluppo mirato delle pratiche di Qìgōng
气功
per mettere il
Qìgōng
气功
al servizio delle masse, diffondere velocemente la pratica del Qìgōng
气功
e dimostrare il fatto che il Qìgōng
气功
e le abilità straordinarie sono
fenomeni ampiamente verificati.
62
Il fondatore del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
prosegue poi illustrando l’ambito di studio
della Scienza del Qìg
ō
ng
气功
, da lui identificato con lo studio del corpo, del
e
della mente degli esseri umani, quindi con lo studio dei modelli delle funzioni vitali
nell’unità olistica. Per quanto riguarda il metodo di ricerca, parla di “modalità di ricerca
introvertita”, che prevede cioè una conduzione della ricerca sulle attività vitali umane e
sulla natura attraverso le capacità straordinarie che si sviluppano con la pratica. L’area
di ricerca, infine, è quella delle attività vitali umane. L’obiettivo è,
Approfondire la conoscenza delle attivi vitali degli esseri umani e la loro
relazione con la natura al fine di rendere il Qìg
ō
ng
气功
sempre più efficace e
raggiungere così una buona salute fisica e mentale, arrivando gradualmente fino a
una completa libertà.
63
Páng Míng 庞明 non rifiuta la Scienza moderna, anzi ne sottolinea la validità insistendo
sulla necessità che i metodi di ricerca si integrino,
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
61
Páng, M. , op. cit., 1999, p. 49-151.
62
Páng, M. , op. cit., 1999, p. 49.
63
Ibid., p. 51.
29!
!
La Scienza del Qìg
ō
ng
气功
ha avuto origine solo negli ultimi anni perché solo in
questo momento si è venuto a creare un contesto culturale adatto. Senza di questo
non ci potrebbe essere la Scienza del Qìg
ō
ng
气功
. Senza il contesto della scienza
moderna e senza la base materiale attuale della civil umana, non ci sarebbe
alcuna Scienza del Qìg
ō
ng
气功
.
La Scienza Qìg
ō
ng
气功
si fonda sulle basi dell’antica civiltà cinese, ma è stata poi
sviluppata nell’ambito della civiltà moderna e in contatto con la scienza moderna,
procedendo per analogie e differenze.
Anche se la Scienza del Qìg
ō
ng
气功
non è una scienza che risponde ai criteri
scientifici moderni, comunque non dovremmo considerare la conoscenza ricavata
attraverso il g
ō
ng
气功
senza comprenderne il lato scientifico.
64
Un approccio simile a quello espresso da Páng Míng 庞明 si sta diffondendo tra studiosi
e scienziati di livello mondiale da alcuni decenni a questa parte.
In ambito medico citiamo il caso della Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI),
modello scientifico di conoscenza del funzionamento dell’organismo umano nella
sua totalità, ovvero così come avviene nella vita. Per molto tempo la medicina ha
studiato gli esseri umani operando raffinate dissezioni dei sistemi, degli organi, dei
tessuti, riuscendo così ad ottenere una messe di straordinarie informazioni
“meccaniche”, ma perdendo di vista l’insieme.
Le evidenze scientifiche della Pnei sulla costante comunicazione tra i sistemi
biologici hanno consentito di poter riunire ciò che nella vita non si era mai
separato: la mente e il corpo.
65
Francesco Bottaccioli, socio fondatore e primo presidente della Società Italiana di
Psiconeuroendocrinoimmunologia, associazione scientifica senza scopo di lucro a cui
aderiscono medici di varie specializzazioni, psicologi, fisici e studiosi della complessità,
nei suoi testi traccia dei paralleli significativi tra il pensiero scientifico moderno e il
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
64
Páng, M. , op. cit., 1999, p. 58-59.
65
http://www.sipnei.it/index.php/chi-siamo/cosa-e-la-pnei
30!
!
pensiero antico classico, sia occidentale che cinese.
66
Il suo lavoro e quello dei soci
stanno portando l’ambiente medico ad avvicinarsi a quello auspicato da J. Needham, in
Aghi Celesti,
Noi siamo tuttavia persuasi che la medicina degli anni a venire, con il suo carattere
di ecumenismo culturale, assegnerà all’agopuntura sia analgesica sia terapeutica,
un ruolo ben definito, anche se ci pare troppo presto per pronosticare quando e in
che misura ciò potrà avverarsi.
67
Nel campo della fisica, invece, ricordiamo il grande lavoro di F. Capra, che con i suoi
due testi, Il Tao della fisica (1975) e Il punto di svolta (1982), ha teorizzato lo sviluppo
di un nuovo paradigma scientifico di tipo sistemico. Egli ritiene che le filosofie
orientali, soprattutto quella daoista, e la scienza moderna possano integrarsi per rendere
possibile un modo di esistere del genere umano sulla terra che non sia più lesivo delle
risorse e dei ritmi naturali. Come spiegato da Capra stesso,
Un’attenta analisi del processo di osservazione in fisica atomica ha mostrato che le
particelle subatomiche non hanno significato come entità isolate, ma possono
essere comprese soltanto come interconnessioni tra la fase di preparazione di un
esperimento e le successive misurazioni. La meccanica quantistica rivela quindi
una fondamentale unità dell’universo: mostra che non possiamo scomporre il
mondo in unità minime dotate di esistenza indipendente. Per quanto ci addentriamo
nella materia, la natura non ci rivela la presenza di nessun “mattone fondamentale”
isolato, ma ci appare piuttosto come una complessa rete di relazioni tra le varie
parti del tutto.
68
Rispetto al ruolo della coscienza nel processo di ricerca, teorizzato da Páng Míng 庞明
con il metodo di ricerca introvertita, Capra afferma che,
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
66
Questo tema, presente in tutto il lavoro di Bottaccioli, è trattatto esaustivamente in Bottaccioli, F.,
Filosofia per la medicina, medicina per la filosofia, Tecniche Nuove, Milano, 2010.
67
Needham, J., Aghi Celesti, Einaudi, Milano, 1984 , p. 372.
68
Capra, F., Il Tao della fisica, Adelphi, Milano, 1982, p. 81.
31!
!
Nella concezione orientale, gli esseri umani, come tutte le altre forme di vita, sono
parti di un tutto inseparabile e organico. La loro intelligenza indica che anche il
tutto è intelligente.
La formulazione pragmatica della meccanica quantistica usata dagli scienziati nel
lavoro di ricerca non fa esplicitamente riferimento alla loro coscienza. Wigner
69
e
altri fisici hanno sostenuto, tuttavia, che l’esplicita inclusione della coscienza
umana sarà forse un aspetto essenziale delle future teorie della materia.
70
Il secondo lavoro di Capra (1982) si sposta dalla fisica quantistica verso tematiche
ecologiche, sociali e politiche che l’autore ritiene conseguenza naturale della nuova
concezione scientifica.
Riguardo al nuovo paradigma scientifico sistemico, per esempio, lo scienziato di
esprime così,
La nuova visione della realtà di cui abbiamo parlato si fonda sulla consapevolezza
dell’essenziale interrelazione e interdipendenza di tutti i fenomeni: fisici, biologici,
psicologici, sociali e culturali. Essa trascende gli attuali confini disciplinari e
concettuali e sarà perseguita all’interno di nuove istituzioni. Attualmente non c’è
una cornice, concettuale o istituzionale, ben stabilita, che si concili con la
formulazione del nuovo paradigma, ma le grandi linee di una tale cornice sono g
in via di elaborazione per opera di molti individui, comunità e gruppi che stanno
sviluppando nuovi modi di pensare e che stanno organizzandosi secondo nuovi
princìpi.
La concezione sistemica olistica considera il mondo in termini di rapporti e di
integrazione. I sistemi sono totalità integrate la cui proprietà non possono essere
ridotte a quelle di unità minori.
71
Un ultimo punto di contatto con la visione di entità olistica enunciato da Páng
Míng 庞明 come uno dei pilastri del sistema del Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
72
si
trova sempre nel secondo lavoro di Capra (1982),
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
69
E. Wigner (1902-1995).
70
Ibid., p. 348.
71
Capra, F., Il punto di svolta, Feltrinelli, Milano, 1984, p. 221-222.
32!
!
Gli organismi viventi, essendo sistemi aperti, si mantengono vivi e funzionanti
attraverso intense transazioni col loro ambiente, che consta a sua volta
parzialmente di organismi. Così l’intera biosfera il nostro ecosistema planetario
è un tessuto dinamico e altamente integrato di forme viventi e non viventi. Benché
questo tessuto presenti molti livelli, fra tutti i suoi livelli esistono transazioni e
interdipendenze.
73
Gli estratti dei testi di Páng Míng 庞明 tradotti nel prossimo capitolo dovrebbero
rendere ancora più chiaro quanto spiegato fino a qui.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
72
Páng, M. , op. cit., 1994, p. 78.
73
Ibid., p. 229.
33!
!
Capitolo 3
Traduzione di alcuni estratti dai testi del Dott. Páng Míng
.
Gli estratti selezionati dai primi due testi e tradotti per la prima volta in italiano
illustrano i punti principali dell’apparato teorico del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
. Le parti
tradotte dall’ultimo presentano invece il lavoro di analisi delle fonti filosofiche e
archeologiche condotto da Páng Míng nel corso del processo di creazione della
disciplina. La traduzione è preceduta dall’elenco degli estratti stessi, divisi per testo di
provenienza e argomento.
i.Da Hùnyuán zh
ě
ngt
ǐ
l
ǐ
lùn
混元整体理
(La teoria olistica Hùnyuán
混元
) del
1994.
La teoria olistica Hùnyuán
混元
I. Che cos’è la teoria olistica Hùnyuán
混元
.
II. Il contenuto della teoria olistica Hùnyuán
混元
.
i. Lo Hùnyuán
混元
.
ii. L’entità olistica.
iii. Lo Hùnyuán Qì
混元气
umano.
iv. La coscienza.
v. Il Dàodé
道德
.
vi. Ottimizzazione della vita e concetto medico di Hùnyuán
混元
.
Lo Hùnyuán
混元
I. Il significato di Hùnyuán
混元
.
i. Lo Hùnyuán
混元
nel Qìgōng
气功
tradizionale.
ii. Lo Hùnyuán
混元
nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
II. Lo Hùnyuán Qì
混元气
.
i. Che cos’è lo Hùnyuán Qì
混元气
.
iv. Le caratteristiche dello Hùnyuán Qì
混元气
.
34!
!
Il Dàodé
道德
I. Origine e significato del termine Dàodé
道德
i. Il significato di Dàodé
道德
in etica
ii. Il significato di Dàodé
道德
nella cultura cinese.
iii. Il significato di Dàodé
道德
nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
ii.Da Zhìnéng Qìgōng kèxué jīngyì
智能气功科学
(L’essenza della scienza del
Zhìnéng Qìgōng
智能气功
) del 1994.
L’uso attivo della coscienza
I. Significato di Yìshí
.
i. Il concetto di coscienza nelle varie discipline.
ii. Il punto di vista della scienza del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
sulla coscienza.
II. Breve introduzione allo Yìyuántǐ
意元体
.
i. Il concetto di yuántǐ
意元体
.
ii. Le funzioni di Yìyuántǐ
意元体
.
iii. Formazione e trasformazioni di Yìyuántǐ
意元体
.
III. Formazione dell’attività della coscienza e suo ulteriore perfezionamento.
i. Formazione dell’attività mentale
ii. Effetti del linguaggio sulla formazione della coscienza nel bambino.
iii. L’attività mentale deve progredire ulteriormente.
IV. Classificazione dell’attività mentale.
i. Classificazione in base al contenuto dell’attività mentale.
ii. Classificazione in base alla direzione dell’attività mentale.
V. Il ruolo dell’attività mentale nelle attività vitali.
i. L’attività mentale è la forma più elevata di movimento della materia.
ii.Gli effetti dell’attività mentale nel comandare le funzioni vitali.
iii. La mente è il comandante del
e del corpo.
VI. Le caratteristiche della teoria di Yìyuántǐ
意元体
.
i. La teoria di Yìyuántǐ
意元体
è lo sviluppo della teoria dello Hùnyuán Qì
混元气
.
ii. La prospettiva corretta sull’attività mentale ordinaria e straordinaria.
35!
!
iii. Sviluppare attivamente l’attività mentale straordinaria.
I. Gli effetti dell’attività mentale sulla vita umana.
i. La coscienza può cambiare l’intensità della forza di una persona.
ii. La coscienza può modificare il corpo.
Coltivare la coscienza
I. Il significato di coltivare.
i. Il senso del coltivare nel Qìgōng
气功
tradizionale.
ii. Il senso del coltivare nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
iii.Da Qìgōng sùyuán wénxiàn zhāilù
气功溯源文献摘
(Le tracce del Qigong nella
letteratura) del 1988.
1. Introduzione.
2. Guǎnzi Nèiyè 管子内业.
3. Lǎozi Dàodéjīng 老子道德经.
4. Zhuāngzi 庄子.
5. Lièzi 列子.
6. Iscrizione sul pendente di giada sulla conduzione del
.
36!
!
i. Da Hùnyuán zh
ě
ngt
ǐ
l
ǐ
lùn
混元整体理
(La teoria olistica Hùnyuán
混元
) del
1994.
La teoria olistica Hùnyuán
混元
I. Che cos’è la teoria olistica Hùnyuán
混元
La teoria olistica Hùnyuán
混元
riguarda la formazione della materia, le caratteristiche
della materia come entità olistica e le modalità attraverso cui conoscere e muovere tale
entità. I suoi contenuti differiscono non solo dalle concezioni degli esseri umani ordinari
riguardo al termine ‘olistico’ ma anche da quelle proprie della teoria dei sistemi.
74
La concezione di intero degli esseri umani ordinari è formata dall’insieme delle
percezioni della realtà oggettiva ottenute attraverso tutti gli organi di senso e dalla loro
elaborazione astratta tramite il pensiero. In altre parole, questa concezione dell’integrità
non si realizza direttamente attraverso i sensi ma è il risultato di un’elaborazione
concettuale. Riflette in un certo grado l’integrità della realtà oggettiva, ma comunque si
tratta della somma delle sue caratteristiche. La moderna teoria dei sistemi ritiene che il
mondo sia costituito da una struttura unitaria formata da vari livelli di sottosistemi:
questa teoria è stata elaborata a partire dall’osservazione delle strutture materiali.
Sebbene la teoria dei sistemi sostenga anche che ogni struttura manifesti capacità
specifiche e che ogni struttura sia la base delle caratteristiche proprie del sistema di cui
fa parte, tuttavia non arriva a spiegare le qualità olistiche peculiari di strutture e
capacità. Quindi possiamo dire che l’accezione data al termine olistico dalla moderna
teoria dei sistemi comprende solo una parte della reale e completa integrità della
materia.
L’accezione di entità olistica propria della teoria olistica Hùnyuán
混元
, invece,
riguarda l’integrazione della struttura morfologica delle cose con la loro funzione
specifica. Questa unione di materia e funzioni peculiari in un’entità olistica può essere
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
74
La teoria dei sistemi, più propriamente teoria del sistema generale (definizione originale di Bertalanffy)
detta anche teoria generale dei sistemi e ancora generalizzata in sistemica, è un'area di studi
interdisciplinari che si occupa della costituzione e delle proprietà di un sistema in quanto tale. Essa fu
fondata da Ludwig von Bertalanffy (1901-1972). (da Treccani.it, tutti i riferimenti ai vari siti internet
consultati e le date di consultazione si trovano nella Sitografia).
37!
!
raggiunta e compresa tramite le capacità straordinarie della coscienza. Per gli esseri
umani che non hanno ancora sviluppato le capacità straordinarie questo tipo di
conoscenza può risultare molto difficile da comprendere, perché non ne hanno ancora
fatto esperienza.
II. Il contenuto della teoria olistica Hùnyuán
混元
La teoria olistica Hùnyuán
混元
è vastissima in quanto applicabile a qualsiasi livello e a
ogni sostanza presente nell’universo. Per semplificare la spiegazione, dal punto di vista
della scienza del Qìgōng
气功
, in questo libro la dividiamo in sei parti: lo Hùnyuán
, l’entità olistica, lo Hùnyuán Qì
混元气
umano, la coscienza, il Dàodé
道德
,
l’ottimizzazione della vita e il concetto medico di Hùnyuán
混元
. Di seguito illustriamo
in breve questi sei aspetti.
i. Lo Hùnyuán
混元
Col termine Hùnyuán
混元
ci riferiamo alle qualità olistiche delle cose, ritenendo che
qualsiasi entità presente nell’universo sia una diversa manifestazione dello Hùnyuán
混元气
.
Tra queste:
(1) Concetto Hùnyuán
混元
di materia: qualsiasi sostanza non è isolata, ma è un’entità
olistica composta dalla fusione di due o più fattori materiali. Nell’universo sono presenti
diversi livelli di Hùnyuán
混元气
, lo Hùnyuán
混元
seminale è l’unità minima di
Hùnyuán Qì
混元气
presente nell’universo, poi abbiamo lo nyuán Qì
混元气
primordiale e lo Hùnyuán Qì
混元气
delle diecimila cose (animate e inanimate), lo
Hùnyuán
混元气
umano fino al più complesso, lo Hùnyuán
混元气
che produce
l’attività mentale e cioè Yìyuántǐ
意元体
.
(2) Concetto Hùnyuán
混元
di movimento (trasformazione): qualsiasi cosa è coinvolta
dalle trasformazioni Hùnyuán
混元
, in ogni istante ogni entità si fonde continuamente
con l’ambiente circostante.
(3) Concetto Hùnyuán
混元
di spazio e tempo: lo spazio e il tempo possono presentarsi
intersecati in maniera complessa e inclusiva, per esempio il passato e il futuro possono
38!
!
fondersi nel momento presente, lo spazio esteso può condensarsi in un’unità limitata
etc.
ii. L’entità olistica
Indica le caratteristiche formali dell’unità olistica Hùnyuán
混元
, che comprende il
concetto olistico di universo, corpo umano etc.
iii. Lo Hùnyuán Qì
混元气
umano
Riferito principalmente alle norme che guidano la formazione, lo sviluppo e le
trasformazioni dello Hùnyuán
混元气
umano e al suo rapporto dialettico con le
attività vitali umane.
iv. La coscienza
Indica l’attività della coscienza come una particolare forma di movimento della materia,
manifestazione peculiare dello Hùnyuán Qì
混元气
umano, processo e contenuto
dell’attività di Yìyuántǐ
意元体
; approfondisce ulteriormente il contenuto e le norme
dell’attività mentale, nonché il suo ruolo di guida di tutte le funzioni vitali.
v. Il Dàodé
道德
Col termine Dàodé
道德
indichiamo la posizione centrale della virtù morale come
contenuto dell’attività mentale.
vi. Ottimizzazione della vita e concetto medico Hùnyuán
混元
La teoria Hùnyuán
混元
si applica alla fisiologia, alla patologia e alla medicina in
generale per portarle a un livello superiore.
Lo Hùnyuán
混元
Lo Hùnyuán
混元
è il nucleo della teoria olistica Hùnyuán
混元
, la sua essenza e il suo
fondamento. Con il termine Hùnyuán
混元
ci si riferisce sia alla teoria dello Hùnyuán
混元气
che a quella della trasformazione (Hùnhuà
混化
).
39!
!
Lo Hùnyuán Qì
混元气
Nel Qìgōng
气功
tradizionale il concetto di Hùnyuán
混元气
è affrontato sotto
numerosi aspetti, senza assumere però la forma di un sistema teorico completo. Nella
teoria dello Hùnyuán
混元气
presentata in questo testo si utilizza lo stesso temine
(Hùnyuán Qì
混元气
) del Qìgōng
气功
tradizionale, attribuendogli però un significato
diverso. Per semplificare la comprensione di questo concetto, analizziamo innanzitutto
il significato della parola Hùnyuán
混元
.
I. Il significato di Hùnyuán
混元
i. Lo Hùnyuán
混元
nel Qìgōng
气功
tradizionale
Nella teoria del Qìgōng
气功
tradizionale il termine Hùnyuán
混元
non è spiegato in
maniera esauriente, si trovano solo accenni sparsi e sporadici in vari testi: tenterò quindi
di darne una spiegazione completa in base a quello che ho appreso. Partiamo dal
carattere Hùn
: anticamente era impiegato per indicare la somma di due e cinque
condensati ancora non separati. Quest’espressione indica lo stato in cui Yīn
e Yáng
(due) e le cinque fasi (cinque) sono uniti e non manifestano ancora le caratteristiche
distintive di Yīn
e Yáng
e delle cinque fasi: si tratta di unione in trasformazione e
non di fusione indistinta. Il carattere Yuán
significa unità, uno. Il termine Hùnyuán
混元
dunque significa trasformarsi unendosi per diventare uno.
Nel Dàodé jīng
道德
di Lǎozi 老子 leggiamo:
Ciò che si guarda senza vederlo si chiama incolore. Ciò che si ascolta senza udirlo
si chiama afono. Ciò che si tocca senza afferrarlo si chiama sottile. Non si p
scrutare oltre queste tre qualità, perché, fuse insieme, esse formano un’unità. Il suo
sorgere non è risplendente, il suo tramontare oscuro. Operando in ramificazioni
infinite, che non possono essere espresse da termini, essa torna all’immateriale. E’
ciò che si chiama Forma dell’Informe, Immagine dell’Immateriale; ma tali
appellativi sono soltanto vaghe approssimazioni. Valle incontro, e non ne vedrai il
capo. Seguila, e non ne vedrai il fondo. Se ci si attiene alla via dell’antichità per
40!
!
guidare l’esistenza di oggi, si può conoscere l’origine primordiale; questo si
chiama svolgere il filo della Via.
75
Quello che in queste righe viene chiamato fondersi insieme nell’unità è quanto in
seguito fu denominato Hùnyuán
混元
. Le sue caratteristiche non differiscono da quelle
del Dào
, infatti è il risultato dell’unione di invisibilità, inudibilità e impalpabilità che
si fondono unendosi. Il carattere Yuán
può significare anche
, come scritto nel
Gōngyáng chuan
公羊
Yuán
è il Qì
.
76
Quindi possiamo concludere che Hùnyuán
混元
e Hùnyuán
混元气
hanno lo stesso
significato. Nei vari testi giunti fino a noi, il termine Hùnyuán
混元
ha moltissimi
sinonimi, come per esempio: hùndùn
混沌
, húnyuán
, hùnlún
, húnlún
浑沦
,
kōngdòng
空洞
, hùndòng
混洞
, hùnyuán
混元气
, y
ī
hùnyuán
一字元气
,
xiāntiān y
ī
hùnyuán
先天一字混元气
. Anche se i nomi sono diversi si riferiscono
tutti alla categoria del
prenatale. In alcuni casi si tratta del
prenatale
naturale, in altri di quello umano.
ii. Lo Hùnyuán
混元
nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
Nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
il termine Hùnyuán
混元
indica una manifestazione
oggettiva della materia percepibile in uno stato di coscienza straordinario, la forma di
esistenza unitaria delle cose. Questa entità olistica è formata dalla fusione di due o più
elementi materiali in condizioni ordinarie. Per estensione, qualsiasi sostanza presente
nell’universo non è singola ma costituita da due o più elementi che si fondono insieme.
L’universo per esempio è formato da elementi materiali e immateriali; è un’entità
olistica composta da quantità e informazione; il concetto di campo della scienza
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
75
Tao te ching, op. cit., 1973, p. 53.!
76
Il G
ō
ngyáng chuan 公羊传 è uno dei tre commentari principali agli Annali di primavere e autunni
氏春秋
insieme allo Zu
ǒ
chuán
左传
e al G
ǔ
liáng chuán
谷梁传
.
La data di composizione di questi testi
è stimata intorno al IV-III secolo a.e.v. (cfr. Bertuccioli, G., La letteratura cinese, Sansoni, Firenze, 1968,
p. 31).
41!
!
moderna è un’entità olistica formata da energia e informazione; gli elementi materiali
sono entità olistiche costituite dall’addensarsi del
etc.
Dal significato stesso del termine Hùnyuán
混元
possiamo evincere che comprende
due ambiti di significato: uno è l’entità olistica generata dalle trasformazioni, che
chiamiamo Hùnyuán
混元气
; l’altro è il processo di fusione degli elementi materiali
che genera l’entità olistica, che chiamiamo trasformazione (Hùnhuà
混化
). Prima
parliamo della teoria dello Hùnyuán
混元气
, poi di quella delle trasformazioni,
Hùnhuà
混化
.
Ne I metodi del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
parliamo di Hùnyuán
混元
esterno,
Hùnyuán
混元
interno e Hùnyuán
混元
centrale. Queste espressioni si riferiscono a tre
diversi stadi della pratica e indicano la fusione della coscienza umana con lo Hùnyuán
混元气
e le conseguenti trasformazioni, che avvengono a livello esterno, interno o
centrale. Lo Hùnyuán
混元
di cui parliamo nella teoria Hùnyuán
混元
coincide con lo
Hùnyuán
混元气
e la teoria delle trasformazioni, Hunhua
混化
, non è lo Hùnyuán
混元
dei vari livelli di pratica.
II. Lo Hùnyuán Qì
混元气
i. Che cos’è lo Hùnyuán Qì
混元气
Lo Hùnyuán Qì
混元气
è la forma di esistenza olistica caratteristica della natura delle
cose in uno stato di capacità (mentali) straordinarie. Se vogliamo descriverlo dal punto
di vista delle capacità ordinarie possiamo definirlo come l’integrazione delle categorie
proprie della visone olistica tradizionale di forma,
e qualità naturale. Questi sono
i tre fattori essenziali degli oggetti materiali: nel linguaggio della scienza moderna la
forma equivale alla materia,
77
il
all’energia
78
e la qualità naturale
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
77
La materia è definita come la sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in
sé, provvista di peso e inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma. (Treccani.it).
78
L'energia è definita come la capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia
come energia in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce del lavoro ed è a esso commisurata, sia
come energia potenziale, suscettibile di tradursi in atto attraverso opportune e varie trasformazioni.
(Treccani.it).!
42!
!
all’informazione.
79
Continuando a usare questo linguaggio possiamo spiegare come
segue: lo Hùnyuán
混元气
è una particolare sostanza olistica composta dalla fusione
di qualità/massa,
80
energia e informazione. Si manifesta in due forme: una è
immateriale, priva di forma e nella teoria Hùnyuán
混元
la chiamiamo Hùnyuán Qì
元气
, una sostanza uniforme e indistinta. In questo caso, quella che in fisica è definita
come massa è presente allo stato latente. L’altra è materiale e nella teoria Hùnyuán
混元
è denominata concreta, il risultato dell’aggregarsi dello Hùnyuán
混元气
in forme
definite.
All’interno di qualsiasi corpo e intorno a esso è presente lo Hùnyuán
混元气
:
all’interno è condensato a formare il corpo stesso, mentre quello che si trova sparso
intorno è detto campo di
. Più il corpo è denso e grande, più forte e vasto sarà il
suo campo di
. Le trasformazioni che interessano la composizione e le funzioni
dell’entità concreta coinvolgono necessariamente anche il suo campo di
. Al
contrario, i cambiamenti nel campo di
influiscono sulla composizione della
materia, causandone l’addensamento o la dispersione. La relazione tra il campo di
e l’entità materiale è stretta e reciproca, dove c’è un oggetto c’è anche il campo di
Hùnyuán Qì
混元气
a esso corrispondente. La corrispondenza tra entità materiale e
campo di
segue anche dei tempi precisi, nel senso che i due non procedono di pari
passo. Se per esempio la struttura interna di un corpo si modifica, il campo di
manterrà l’aspetto originario fino a che lo Hùnyuán
混元气
dell’entità trasformata
non sarà sufficiente a giungere all’esterno e modificare così il campo di
. Se la
trasformazione inizia dall’esterno, il corpo manterrà comunque la struttura interna
originaria per un periodo di tempo in cui lo stato materiale e il campo di
non
saranno in armonia, fino a quando il campo di
sarà sufficientemente denso da
trasformare la struttura materiale e creare così un nuovo equilibrio. Se le variazioni del
campo di Hùnyuán
混元气
si spingono oltre un certo limite, l’oggetto materiale
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
79
Ossia l'informazione immagazzinata, elaborata e trasmessa in sistemi fisici descritti dalla meccanica
quantistica. (Treccani.it).
80
La massa, secondo la definizione introdotta da I. Newton (1642-1727), è la quantità di materia
contenuta in un corpo. Più precisamente, il secondo principio della dinamica, enunciato dallo stesso
Newton, descrive la massa come il rapporto (invariabile) tra la forza applicata a un corpo e
l’accelerazione che ne consegue (in un sistema inerziale). (Treccani.it).
43!
!
originario si trasformerà radicalmente fino a diventare un oggetto completamente
diverso. Qualsiasi corpo concreto è composto dalla materia e dal campo di
circostante, per questo lo denominiamo Hùnyuántǐ
混元体
. Hùnyuántǐ
混元体
differenti possono fondersi e combinarsi in Hùnyuántǐ
混元体
più complessi, o al
contrario scomporsi in Hùnyuántǐ
混元体
più semplici. Le caratteristiche olistiche degli
Hùnyuántǐ
混元体
possono essere percepite tramite le capacità straordinarie, mentre
rimangono inaccessibili ai mezzi tecnologici moderni. Questo deriva dal fatto che i
mezzi tecnologici moderni sono in grado di registrare una caratteristica di un oggetto
solo escludendo le altre, non riuscendo quindi a coglierne simultaneamente tutti gli
aspetti. La scienza moderna può rivelare le caratteristiche fisiche, chimiche etc di un
corpo ma non può delinearne le caratteristiche olistiche.
Questi due tipi di Hùnyuán
混元气
possono trasformarsi l’uno nell’altro in
particolari condizioni, per esempio un oggetto solido e concreto può dissolversi
diventando Hùnyuán
混元气
senza forma; al contrario lo Hùnyuán
混元气
senza
forma può addensarsi a formare un corpo solido. L’universo è un’entità olistica formata
da questi due tipi di Hùnyuán Qì
混元气
che si trasformano costantemente l’uno
nell’altro.
E’ necessario chiarire che lo Hùnyuán
混元气
di cui parliamo nella teoria Hùnyuán
混元
ha diversi punti in comune con la teoria del caos
81
della fisica moderna, ma in
realtà le due teorie sono diametralmente opposte. La teoria del caos della scienza
moderna postula che lo stato di caos sia l’origine di un nuovo ordine della materia, ma il
caos è considerato uno stato particolare dell’evoluzione della materia che è partita da
uno stato originario di ordine. Questo significa che il caos ha perso le caratteristiche
della sostanza originale. Lo Hùnyuán
混元气
non è così, presenta invece tutte le
caratteristiche peculiari della sostanza nel suo complesso. Ogni cosa ha il proprio
Hùnyuán Qì
混元气
. Le caratteristiche che noi esseri umani ordinari percepiamo di ogni
oggetto sono le caratteristiche ordinarie percepite in uno stato di capacità ordinarie.
Anche il caos della fisica moderna appartiene alla sfera delle capacità ordinarie, anche
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
81
Teoria che studia il comportamento dinamico di sistemi deterministici caotici. Questi sono modelli la
cui evoluzione deterministica, e dunque perfettamente prevedibile date le condizioni iniziali, è però molto
sensibile a variazioni, anche minime, di tali condizioni. (Treccani.it).
44!
!
se non è facile da comprendere comunque non ha caratteristiche descritte in uno stato di
capacità straordinarie.
iv. Le caratteristiche dello Hùnyuán Qì
混元气
Le caratteristiche dello Hùnyuán Qì
混元气
esposte qui sono quelle generiche di
qualsiasi livello, quelle più specifiche dello Hùnyuán Qì
混元气
umano e dello
Yìyuánt
ǐ
意元体
saranno affrontate nei prossimi capitoli.
(1) Capacità di condensarsi e dissiparsi.
Lo Hùnyuán Qì
混元气
può condensarsi in una forma, una forma può dissiparsi in
. Nel mondo naturale questo processo di condensazione e dissipazione è il risultato
dell’interazione reciproca delle diecimila cose presenti nell’universo e segue
l’andamento delle leggi della natura. Gli esseri viventi compiono questo processo di
trasformazione continua in ogni istante. Negli esseri umani, l’attività mentale può
provocare cambiamenti nello Hùnyuán
混元气
, inducendolo a condensarsi o
dissiparsi: una volta che la mente e il
sono integrati, la concentrazione mentale su
un particolare punto può portare il
ad accumularsi e perfino a condensarsi in una
sostanza fisica. Allo stesso modo la mente può penetrare all’interno delle sostanze
fisiche e dissiparle in
senza forma.
(2) Integrità olistica
Qualsiasi livello di Hùnyuán
混元气
è la manifestazione completa dell’integrazione
di tutti i suoi aspetti.
(3) Distribuzione
Lo Hùnyuán
混元气
primordiale permea l’universo, e segue la nascita e la
trasformazione delle diecimila cose presenti nell’universo costituendo la base materiale
della loro struttura e delle loro funzioni. Lo Hùnyuán
混元气
delle diecimila cose
presenti nell’universo si condensa a formarne la parte concreta e si disperde tutto
intorno a essa come campo di
: maggiore è la distanza dall’oggetto, minore è la
densità del campo. La distribuzione dello Hùnyuán
混元气
all’interno di un corpo è
45!
!
in relazione con le sue caratteristiche strutturali, nel senso che nel centro e vicino alla
superficie di un corpo la concentrazione di Hùnyuán Qì
混元气
è maggiore.
(4) Conservazione dell’informazione
Lo Hùnyuán Qì
混元气
, sia che si tratti di Hùnyuán Qì
混元气
primordiale o di una
sostanza fisica, conserva l’informazione. Se aggiungessimo l’informazione di
condensazione o dissipamento in un luogo e in un momento precisi, come si fa per
esempio con la pratica di Tuī róu
推揉
82
una persona sensibile sarebbe in grado di
recepire tale informazione anche dopo il completamento della pratica.
(5) Compatibilità
I livelli differenti di Hùnyuán Qì
混元气
sono compatibili tra loro, per esempio un
basso livello di Hùnyuán
混元气
può scorrere senza impedimenti sia attraverso uno
Hùnyuán Qì
混元气
di alto livello che attraverso una sostanza concreta. Lo Hùnyuán
混元气
primordiale è lo Hùnyuán
混元气
più puro e fondamentale dell’universo,
può fluire liberamente attraverso tutti i livelli delle sostanze dell’universo e può essere
la materia strutturale per tutti i livelli di Hùnyuán
混元气
. Se un essere vivente
assorbe questo tipo di
la sua vitalità si irrobustisce. Lo Hùnyuán Qì
混元气
primordiale penetra tutti i livelli dello Hùnyuán Qì
混元气
da quelli più bassi a quelli
più alti, mentre al contrario l’attività mentale (cioè di Yìyuánt
ǐ
意元体
, il
del
sistema nervoso centrale) è in grado comunque di attraversare tutti livelli ma partendo
dal più alto verso i più bassi. La pratica del Qìgōng
气功
consiste nell’interagire
attraverso la mente con i vari livelli di Hùnyuán
混元气
, assimilarli e utilizzarli a
favore del corpo umano.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
82
Letteralmente spingere e manipolare, tecnica caratteristica della sequenza di primo livello del Zhìnéng
Qìg
ō
ng
智能气功
(per i termini tecnici si veda il Glossario) .!
46!
!
Il Dàodé
道德
La teoria del Dàodé
道德
contenuta nella teoria olistica Hùnyuán
混元
è stata
sviluppata sulla base della concezione del Dàodé
道德
nella cultura cinese tradizionale
e presenta delle differenze sia rispetto a quest’ultima che rispetto alla prospettiva
dell’etica moderna. Se definiamo la teoria di Yìshi
come l’estensione della teoria
dello Hùnyuán
混元气
, possiamo descrivere la prospettiva sul Dàodé
道德
come
un’ulteriore estensione, basata a sua volta sulla teoria di Yìshi
.
I. Origine e significato del termine Dàodé
道德
i. Il significato di Dàodé
道德
in etica
L’etica come ambito di studio indipendente ha origini piuttosto recenti e ha la morale
come oggetto di ricerca. Il Dàodé
道德
come inteso nell’etica trae origine dal termine
latino “mores” che ha come significato originario “costumi, usanze” che si estende a
indicare poi le norme che regolano i comportamenti, come per esempio il discernimento
tra bene e male. L’etica contemporanea comprende la motivazione morale, la coscienza
morale, il comportamento etico e la valutazione morale. Secondo l’etica marxista (K.
Marx, 1818-1883) l’etica è un’ideologia particolare fondata su basi economiche che si
rifà al bene e al male come criteri di valutazione e utilizza delle norme comportamentali
che sono la somma di opinione pubblica, usanze e coscienza personale. L’etica è
dunque il prodotto di relazioni economiche e sociali definite e cambia con il mutare
delle condizioni economiche e sociali. Anche se può regolare il comportamento delle
persone, tuttavia non utilizza i mezzi coercitivi della politica e della legge, agendo
piuttosto sull’opinione pubblica e sulla coscienza personale. Di conseguenza riguarda
solo una parte del comportamento umano e non la sua totalità, ma rispetto alla politica e
alla legge ha un’influenza molto più profonda e diffusa sulle persone.
47!
!
ii. Il significato di Dàodé
道德
nella cultura cinese
Nell’antica civiltà cinese, le due parole Dào
e
avevano significati diversi. Per
esempio nel capitolo 36 del Guǎnzi 管子, Xīnshù shàng
(L’arte del cuore,
prima parte), è scritto:
Il Dào
è vuoto e senza forma; il
genera le diecimila cose.
83
Esistono anche casi in cui i due caratteri sono uniti a formare un’unica parola, come nel
capitolo 49 del Guǎnzi 管子, Nèiyè
(L’addestramento interiore), dove leggiamo:
Il Dào
: avvolgere e contrarre, svolgere ed espandere, essere saldi e costanti
[nella pratica]. Rispetta questa pratica e non la trascurare, evita l’eccesso,
abbandona ciò che è futile. Quando raggiungerai il limite ultimo tornerai al Dàodé
道德
[alla Via e al suo potere interiore].
84
Il capitolo 49 dello Hánfēizi 非子, Wúdú
无毒
(I cinque parassiti), riporta:
Nella remota antichisi competeva nella morale, più recentemente invece con gli
stratagemmi.
85
Infine nel Zhuāngzi 庄子 troviamo:
Lungi dal poter meritare o e virtù, io non oso tuttavia praticare gli atti di
bontà e di giustizia che mi distinguono peccare con gesti fuori misura e
mostruosi che mi degradano.
86
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
83
Guǎnzi 管子, Xīnshù shàng
心术上
(L’arte del cuore, prima parte), traduzione italiana dell’autrice
secondo la versione di Chinese Text Project.org.
84
Guǎnzi 管子, Nèiyè
内业
(L’addestramento interiore), traduzione italiana dell’autrice basata su
Chinese Text Project.org e H. Roth, op. cit., 1999, p.78-79.
85
Hánfēizi
韩非子
, traduzione italiana dell’autrice secondo la versione di Chinese Text Project.org.
86
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 80.
48!
!
Il Dàodé
道德
in questi casi però non coincide con la virtù come intesa dall’etica: è
piuttosto quello che Zhuāngzi 庄子 definisce:
Il vuoto, la tranquillità, il distacco, la noncuranza, il silenzio, il non agire sono la
livella dell’universo, la perfezione della via e della virtù.
87
Nell’antica civiltà cinese, la virtù etica era contemplata dalla scuola confuciana, che si
riferiva a essa parlando di lǐ ”, i riti. Per esempio nel Lǐjì, Lǐyùn
,
礼运
(Memorie sui riti, Origine e sviluppo dei riti) è scritto:
Quindi il santo regola le sette emozioni degli esseri umani, coltiva le dieci virtù;
promuove la sincerità nel parlare e il mantenimento dell’armonia, valore alla
gentilezza mentre rifugge liti e saccheggi. Se non rispetta le regole della proprietà
come potrà mai avere successo?
88
E sempre nel Lǐjì, Yuèjì
礼记,乐记
(Memorie sui riti, Memorie sulla musica) leggiamo:
Esattezza e correttezza, senza alcuna inflessione o deviazione, formano la sostanza
dei riti, mentre la gravità, il rispetto, e unumile considerazione ne costituiscono le
regole.
89
I riti, nell’antica civiltà cinese non sovrintendevano solamente ai rapporti interpersonali,
ma avevano anche il ruolo di regolare la vita personale di ogni essere umano rendendolo
più sano coltivando correttamente il proprio corpo. Per esempio vediamo il Lǐjì, Lǐyùn
,
礼运
(Memorie sui riti, Origine e sviluppo dei riti):
Quindi la proprietà e la giustizia sono i grandi elementi del carattere umano;
attraverso di essi il suo eloquio diviene l’espressione della verità e le sue relazioni
divengono la promozione dell’armonia; simili all’unione di pelle e cuticole, al
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
87
Zhuangzi [Chuang-tzu], op.cit., 2008, p. 114.
88
Memorie sui riti, Origine e sviluppo dei riti, traduzione italiana dell’autrice secondo la versione di
Chinese Text Project.org.
89
Memorie sui riti, Memorie sulla musica, traduzione italiana dell’autrice secondo la versione di Chinese
Text Project.org.
49!
!
legame tra muscoli e ossa rafforzano il corpo. Costituiscono i grandi metodi tramite
cui nutriamo i vivi, seppelliamo i morti e onoriamo gli spiriti degli antenati; sono i
canali attraverso i quali possiamo apprendere le vie del cielo e comportarci come i
sentimenti umani richiedono.
90
Nonostante quanto detto sopra, il punto fondamentale in cui i riti dell’antica Cina e
l’etica moderna non coincidono è il fatto che i riti non erano considerati solamente il
punto più alto dell’umanità, come li definisce lo Shǐjì, Lǐshū
,
(Memorie di
uno storico, Trattato sui riti):
I riti sono il culmine del Dào
degli esseri umani.
91
ma anche diretta espressione della virtù del cielo. Come afferma il Lǐyùn
礼运
:
I riti nascono dall’unità suprema, esistevano già prima che il cielo e la terra
si separassero.
92
Come si vede da quanto riportato sopra, il Dàodé
道德
è un tema intimamente collegato
all’antica civiltà cinese: per fare chiarezza su questo concetto è necessario approfondire
in maniera ancora più dettagliata la prospettiva sul Dàodé
道德
della cultura cinese
antica. Il termine Dàodé
道德
deriva dalla sovrapposizione dei due caratteri di
Dào
e
: Dào
indica la radice della natura dell’universo,
è l’origine delle
sue funzioni. La filosofia Daoista precedente all’epoca Qín (221-206 a. C.) ha
descritto questa tematica in modo molto dettagliato.
Prima prendiamo in esame quanto detto da Laozi. Nel Dàodé jīng
道德
troviamo:
Prima della formazione del cielo e della terra c’era qualcosa in stato di fusione.
Tranquilla e immateriale, essa esiste da sola e non muta; essa circola ovunque
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
90
Memorie sui riti, Origine e sviluppo dei riti, traduzione italiana dell’autrice secondo la versione di
Chinese Text Project.org.
91
Memorie di uno storico, Trattato sui riti, traduzione italiana dell’autrice secondo la versione di Chinese
Text Project.org.
92
Memorie sui riti, Origine e sviluppo dei riti, traduzione italiana dell’autrice secondo la versione di
Chinese Text Project.org.
50!
!
senza stancarsi. Si può considerarla come la Madre di Tutto-sotto-il-cielo. Io non
ne conosco il (vero) nome, ma la designo col nome di “Via”. Sforzandomi per
quanto possibile di definirla con un nome, la chiamo “grande”.
93
Zhuāngzi 庄子 afferma:
Il Dào ha la sua realtà propria e la sua efficacia. Non agisce ha forma. Lo si
può trasmettere senza che un altro possa riceverlo. Lo si può comprendere senza
poterlo vedere. Ha in la sua radice ed è sempre esistito, molto prima della
creazione del cielo e della terra. Fa apparire gli dei e i mani. Genera il cielo e la
terra. Al di là della vetta suprema dell’universo, non c’è altezza. Al di qua delle Sei
estremità dell’universo, non c’è profondità. Nato prima del cielo e della terra, non
ha durata. Più antico della più remota antichità, non invecchia.
94
Da quanto sopra si evince chiaramente che il Dào
è una forma di esistenza svicolata
da qualsiasi oggetto materiale e indipendente. Nello spazio non ha limiti confini, nel
tempo non ha inizio e non ha fine, è la radice dell’esistenza delle diecimila cose.
Che cos’è il
, invece? In parole semplici possiamo definirla come la funzione del
Dào
, la sua manifestazione esteriore. Nel Dàodé jīng
道德
è scritto:
La Via produce, la Virtù nutre; gli oggetti materiali prestano la forma; il centro
porta a compimento o sviluppo. Perciò non c’è uno solo tra i diecimila esseri che
non riverisca la Via e non onori la Virtù. Il fatto che la Via sia così venerabile e la
Virtù così onorevole è cosa costante e spontanea, senza che nessuno l’abbia
predisposta in questo modo.
95
Il significato di questo passaggio è che le diecimila cose nell’universo sono tutte
generate dal Dào
e nutrite dal
. Ogni oggetto concreto passa attraverso un
processo di sviluppo preciso per raggiungere il suo esito finale. Poiché le diecimila cose
sono tutte generate dal Dào
e sviluppate dal
, rispettano il Dào
e onorano il
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
93
Tao te ching, op.cit., 1973, p. 74.
94
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 60-61.
95
Ibid., p. 121.
51!
!
. Questo avviene naturalmente e spontaneamente, senza alcuna forzatura o
imposizione dall’esterno. Il Dàodé jīng
道德
prosegue così:
Poiché la Via produce, la Virtù nutre; esse fanno crescere, innalzano, fanno
prosperare e guidano, alimentano e proteggono, producono e nutrono. Esse
producono ma non si appropriano; agiscono, ma non traggono alcuna sicurezza;
fanno crescere, ma non dirigono. Questa è la Virtù segreta.
96
Questo passaggio spiega come la funzione del Dào , sebbene generi le diecimila cose
e le nutra permettendo loro crescita e prosperità e proteggendole, tuttavia non si attacca
a esse e non se ne appropria, questa è la sua natura. Questa è la Virtù suprema. 庄子
Zhuāngzi 庄子, nel Tiāndì
天地
(Cielo e terra), parla del
in modo ancora più
completo:
L’uno fu senza che avesse una forma materiale. Ne nacquero gli esseri: è ciò che
viene chiamata la sua virtù.
97
Da queste parole possiamo comprendere come, nell’antico pensiero cinese, il Dào
e
il
siano le due potenze fondamentali dell’universo, la sua forma e la sua funzione.
La forma è “tranquilla e immateriale, essa esiste da sola e non muta; essa circola
ovunque senza stancarsi.” La funzione è spontanea, ritorna completamente alla propria
natura e da questa genera le trasformazioni che riguardano le diecimila cose, questa
funzione si chiama
. Anche se Dào
e
sono distinti è difficile separarli
completamente perché si tratta di due aspetti della stessa cosa, come spiegato nel
Guǎnzi
管子
Xīnshù shàng
(L’arte del cuore, prima parte):
Il
è la casa del Dào
, le cose devono ottenerla per vivere.
98
E ancora:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
96
Tao te ching, op. cit., 1973, p. 121.
97
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 105.
98
Guǎnzi 管子, Xīnshù shàng
心术上
(L’arte del cuore, prima parte), traduzione italiana dell’autrice
secondo la versione di Chinese Text Project.org,
52!
!
Quello che non agisce è detto Dào
, quello che alberga (il Dào
) è detto
,
perciò i due non sono separati.
99
Da questo possiamo evincere che ciò che gli antichi chiamavano Dàodé
道德
è
un’unica entità che genera le diecimila cose e che è riflessa in esse. Zhuāngzi 庄子
sottolinea esplicitamente questo aspetto dicendo:
Che cos’è dunque il Dào
? C’è il o
del cielo e il Dào
dell’essere
umano.
100
E ancora:
La Via non esiste forse dovunque?
101
Il Dào che si manifesta tra gli esseri umani prende il nome di Dào degli esseri
umani. Per questo motivo la scuola confuciana ha in seguito indicato i riti col termine
Dàodé 道德. Kǒng Yǐngdá (574-648), studioso di epoca Táng (618-907),
scrive nel suo Lǐjì zhèngyì
记正义
(Il vero significato delle memorie sui riti):
Quello che oggi chiamiamo Dàodé
道德
, nel grande comprende le diecimila cose,
nel piccolo i talenti e le virtù umane. Senza distinguere tra grande e piccolo è
necessario seguire questa condotta: i talenti e le virtù umane realizzano il Dàodé
, attraverso i talenti le cose possono essere comprese seguendo la virtù, per
questo si chiama Dàodé
道德
.
102
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
99
Guǎnzi 管子, Xīnshù shàng
心术上
(L’arte del cuore, prima parte), traduzione italiana dell’autrice
secondo la versione di Chinese Text Project.org,
100
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 99.
101
Ibid., p. 85.
102
Traduzione italiana dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. 庞明, op. cit. (La teoria
olistica Hùnyuán
混元
), 1994, p. 207.
53!
!
A questo punto abbiamo la prospettiva completa sul Dàodé
道德
nella cultura cinese:
un’unica entità che comprende essere umano, natura e società, espressione del concetto
olistico di unione integrata tra essere umano e universo.
iii. Il significato di Dàodé
道德
nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
Il concetto di Dàodé
道德
nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
si sviluppa a partire dalla
teoria olistica Hùnyuán
混元
e ha molti punti in comune con la prospettiva della cultura
cinese antica su di esso. Il Dàodé
道德
infatti è considerato la manifestazione naturale
della forma e della funzione dello Hùnyuán
混元气
. Secondo la teoria olistica
Hùnyuán
混元
, qualsiasi cosa è determinata dal proprio Hùnyuán
混元气
, ma la
forma e la funzione dello Hùnyuán
混元气
comprendono qualunque proprietà di
ogni oggetto esistente. Perché si chiama Dàodé
道德
allora? Da una parte per
l’influenza culturale del pensiero cinese antico, dall’altra perché è argomentato a partire
dalle proprietà fondamentali dell’essere umano e dalla loro relazione con il Dàodé
道德
.
Come abbiamo spiegato precedentemente, tutte le trasformazioni di tutto quanto esiste
nell’universo sono strettamente correlate agli esseri umani in quanto parte di un’ unica
entità integrata. Nel Qìgōng
气功
arriviamo a rafforzare i legami con il mondo naturale
attraverso la coltivazione del Dàodé
道德
, realizzando l’unione armoniosa di essere
umano e universo. Dato che il Dàodé
道德
umano fa parte dell’attività della coscienza e
lo Yiyuanti
意元体
è una forma specifica di Hùnyuán
混元气
, per sottolineare
l’unità dell’attività del Dàodé
道德
e dello Hùnyuán
混元气
di tutto quanto esiste e
per facilitare la comprensione dei meccanismi del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
non ci
siamo limitati alla prospettiva sul Dàodé
道德
del Qìgōng
气功
tradizionale, ma
abbiamo deciso di fare un passo in più elaborando un concetto di Dàodé
道德
più
complesso. Secondo la teoria tradizionale sul
气,
il Dào
e il
, immateriali,
invisibili e senza forma, possono arrivare attraverso la pratica all’interno del corpo e il
stesso è considerato il nucleo della pratica.
Per esempio nel Zhuāngzi 庄子 leggiamo:
54!
!
La virtù è il mantenimento dell’armonia perfetta.
103
Quindi il lavoro che porta il comportamento umano a raggiungere l’armonia è di per se
stesso la virtù. Lo Shuō wén
104
riporta:
Il
esterno si trova nelle persone, il
interno in se stessi.
Nel Guǎnzi 管子, Xīnshù xià
(L’arte del cuore, seconda parte) è scritto:
Non lasciare che il mondo esterno confonda i cinque sensi, non lasciare che i sensi
confondano la mente, questa è la virtù interiore.
105
Gli antichi ritenevano che attraverso la pratica si potesse ottenere il Dào
. Sempre il
Guǎnzi 管子, nel Nèiyè
(L’addestramento interiore) afferma:
Il Dào
non ha una posizione prefissata, dimora in una mente eccellente; quando
la mente è tranquilla e il soffio vitale è regolare allora il Dào
può trovare luogo.
E inoltre:
Il vero stato del Dào
, come potrebbe essere concepito e pronunciato? Coltiva la
mente e rendi calmi i tuoi pensieri, allora sarà possibile ottenere il Dào
.
106
Questo rende chiaro come l’esperienza del Dào
sia possibile attraverso la
coltivazione di una mente tranquilla e lo sviluppo di un’attitudine gentile nei confronti
degli altri. Nel Dàodé j
ī
ng
道德
leggiamo:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
103
Zhuangzi [Chuang-tzu],
op.cit., 2008, p. 55.
104
Dizionario di epoca Hàn
(206 a.c.-220 d.C.), titolo completo Shuō wén jiě
说文解字
.
105
Guǎnzi 管子, Xīnshù xià
心术下
(L’arte del cuore, seconda parte), traduzione italiana dell’autrice
secondo la versione di Chinese Text Project.org.
106
Guǎnzi 管子, Nèiyè
内业
(L’addestramento interiore), traduzione italiana dell’autrice basata su
Chinese Text Project.org e H. Roth, op. cit., 1999, p. 54-55.
55!
!
Le manifestazioni della grande Virtù procedono unicamente dalla Via. La Via è
qualcosa di assolutamente vago e inafferrabile. Benché inafferrabili e vaghe,
all’interno di essa vi sono delle immagini. Benché impenetrabili e oscuri,
all’interno di essa vi sono dei germi. Questi germi sono molto reali; all’interno di
essi risiede l’infallibilità.
107
Il significato di questo brano è che i praticanti di Qìg
ō
ng
气功
che sviluppano la virtù
nel corpo e nella mente seguono e rispettano le leggi del Dào
. Inoltre lo stato
raggiunto con la pratica del Qìg
ō
ng
气功
è esso stesso la sostanza del Dào
, uno stato
indefinito: non è assenza di qualsiasi cosa ma presenza di qualcosa di indistinto, materia
senza forma, stato senza stato. Questa condizione è molto tranquilla, impenetrabile e
oscura, senza distinzione tra moto e quiete, profonda e indistinta. All’interno di questo
stato sono presenti dei germi, descrivibili come l’essenza stessa del
. Questi germi
sono molto reali, all’interno di essi risiede l’infallibilità significa che in questa essenza
sono contenute l’informazione e le sue trasformazioni. Queste argomentazioni sono il
frutto delle percezioni e delle esperienze vissute dagli antichi praticanti di Qìg
ō
ng
气功
.
Gli antichi ritenevano anche che, dopo aver raggiunto un certo livello nella pratica del
Qìg
ō
ng
气功
si potesse arrivare a far esperienza delle caratteristiche del
:
Produrre senza appropriarsi; agire, senza trarre alcuna sicurezza; far crescere, ma
senza dirigere. Nel Dàodé j
ī
ng
道德
è scritto:
Aggrappandoti all’unità con la tua anima spirituale e la tua anima corporale, puoi
impedire che esse si separino? Concentrando la tua respirazione sino a fiaccarti,
puoi diventare come un lattante? Ripulendo il tuo specchio oscuro, puoi renderlo
senza macchia? Amando il popolo e governando lo Stato, puoi restare senza
azione? Aprendo e chiudendo le porte naturali, puoi essere una gallina?
Comprendendo tutto ciò che ti circonda, puoi fare a meno delle conoscenze?
…Producono e nutrono. Esse producono ma non si appropriano; agiscono, ma non
traggono alcuna sicurezza; fanno crescere, ma non dirigono. Questa è la Virtù
segreta.
108
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
107
Tao te ching, il Libro della Via e della Virtù, op. cit., 1973, p. 67.
108
Ibid., p. 46 e p. 121 (da Producono e nutrono).
56!
!
La teoria olistica Hùnyuán
混元
del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
è stata costruita sulle
fondamenta delle teorie sul Dào
, sullo Yuán
元气
e sullo Hùnyuán
混元气
elaborate dagli antichi. Quello che noi chiamiamo Hùnyuán
混元气
seminale e
Hùnyuán
混元气
primordiale corrispondono al Dào
e allo Yuán Qì
元气
degli
antichi. Praticando il Zhìnéng Qìgōng
智能气功
si può fare esperienza dello Hùnyuán
混元气
primordiale e del suo caratteristico stato indistinto. Inoltre è possibile fare
esperienza anche dello Hùnyuán
混元气
all’interno del corpo, del legame esistente
tra lo Hùnyuán Qì
混元气
all’interno del corpo e le trasformazioni del corpo, del
rapporto tra Hùnyuán
混元气
e forma mentis ecc…fino a conoscere direttamente il
Dàodé
道德
umano. Con la pratica è anche possibile arrivare a osservare il rapporto
reciproco tra Hùnyuán
混元气
umano e i diversi livelli dello Hùnyuán Qì
混元气
dell’universo naturale. Praticando il Qìgōng
气功
dobbiamo risolvere le problematiche
fondamentali delle attività vitali, quindi è necessario comprendere lo stato di questo
movimento della materia e le regole che segue: questo è il fondamento della pratica del
Qìgōng
气功
. La teoria olistica Hùnyuán
混元
sottolinea che l’attività mentale è
l’attività dello Hùnyuán
混元气
del cervello umano, un’esperienza propria della
specie umana e all’interno di questa attività il Dàodé
道德
occupa una posizione precisa.
Il punto chiave del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
è elevare il livello dello Hùnyuán
元气
umano attraverso la coltivazione del Dàodé
道德
e interagire con lo Hùnyuán
混元气
dell’universo naturale.
57!
!
ii. Da Zhìnéng Qìgōng kèxué jīngyì
智能气功科学
(L’essenza della scienza del
Zhìnéng Qìgōng
智能气功
) del 1994.
Uso consapevole della coscienza
L’uso intenzionale o consapevole della coscienza è il cardine e il nucleo del Qìgōng
, e questo vale anche per il Zhìnéng Qìgōng
智能气功
. La caratteristica distintiva del
Qìgōng
气功
è che in questa disciplina si ricorre all’impiego introvertito attivo della
coscienza per raggiungere lo scopo di realizzare dei cambiamenti e rafforzare lo stato di
salute psicofisica del praticante. L’aspetto più importante del Qìgōng
气功
è l’impiego
attivo della coscienza per la percezione di sé, ed è ciò che lo differenzia da qualsiasi
altro tipo di attività fisica o ginnastica. Il praticante arriva a migliorare il proprio stato di
salute psicofisica, alla diagnosi e alla cura delle malattie e allo sviluppo delle abilità
mentali latenti attraverso un uso particolare della coscienza, l’uso introvertito. Il celebre
maestro di Qìgōng
气功
di epoca Qíng (1644-1911), Lǐ Hánxū 李涵虚 (1806-1856),
chiamava la pratica del Qìgōng
气功
Nove livelli di raffinamento della mente.
Allenare il Qìgōng
气功
è allenare la mente, l’intenzione. Il testo Le vere parole che
cantano il Dào
descrive come segue l’importanza rivestita dalla mente nell’intero
processo di pratica del Qìgōng
气功
:
L’attività mentale ordinaria non è quella utilizzata nella pratica: è un pensiero
instabile e vano. L’intenzione deve nascere veramente dal profondo del cuore,
quando la mente si muove il cuore è vuoto. Per questo si dice mente come senza
mente (che ci sia o non ci sia attivimentale è lo stesso), il ruolo della mente è
fondamentale per la pratica. E’ la mente a muovere lo Yáng
all’interno del
corpo, ed è sempre la mente a raccogliere lo Yáng
originario. Dopo la raccolta, è
sempre la mente che unisce il
e lo Shén
, e dopo averli uniti è sempre la
mente a far ritorno alla corte gialla. Non solo, anche la fuoriuscita dello Yáng
è
58!
!
operata dalla mente, come il suo movimento all’esterno e il suo ritorno al palazzo
della mente.
109
Nella Raccolta segreta del perfetto del padiglione di cinabro che tramanda il Dào
troviamo una descrizione ancora più approfondita e sintetica dell’importanza del
significato della coscienza:
Questo per quanto riguarda il cinabro d’oro: tutte le sue funzioni sono
principalmente gestite dalla mente, così come le percezioni attraverso i sensi, tutto
ha origine e fine nella mente. Anche la ricerca del cinabro utilizzando il piombo è
condotta attraverso la coscienza, come il fuoco è portato da essa nel crogiuolo per
procedere alle successive raffinazioni e al nutrimento dell’embrione. Per questo lo
Specchio sull’ingestione della medicina del Duca Cuī riporta: in un giorno,
dodici doppie ore, quando la mente giunge tutto si compie. Questo è l’essenza
dell’essenza.
110
Da quanto esposto sopra è evidente che il processo della pratica riguarda l’attività
mentale e che l’attività mentale necessaria durante la pratica si trova su un livello
superiore rispetto a quella comune.
Consideriamo adesso il punto di vista della pratica buddista. Per passare dal primo al
secondo dhyana
111
è necessario lasciar andare la gioia ottenuta con la pratica: questo
lasciar andare si attua attraverso un’attività della coscienza; allo stesso modo il
rinunciare a quanto ottenuto nel secondo dhyana per accedere al terzo è un’attività della
coscienza. Ancora dopo essere entrati nel terzo dhyana è indispensabile nuovamente
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
109
Titolo originale
唱道真言
Chàng dāo zhēn yán,testo di epoca Qīng (1644-1911). Traduzione
italiana dell’autrice, dalla versione cinese riportata in Páng, M. 庞明, op.cit.,(L’essenza della scienza del
智能气功
Zhìnéng qìg
ō
ng), 1994, p. 1.
110
Titolo originale
丹亭真人传道秘集
Dān tíng zhēnrén chuándào mì jí. Traduzione italiana dell’autrice,
dalla versione cinese riportata in Páng, M. 庞明,Ibid., p. 1.!
111
Dhy
ā
na è un termine sanscrito che indica quattro stadi attraversati durante la meditazione. Il meditante
attraversa quattro dhyāna: il primo è accompagnato da capacità di pensare (vitarka) e pensiero protratto
(vicāra), è nato da distacco, è dotato di soddisfazione (prīti) e gioia (sukha); il secondo è privo di capacità
di pensare e pensiero protratto, è nato da concentrazione (ekāgratā), è dotato di soddisfazione e gioia; il
terzo è privo di soddisfazione, dotato di equanimità (upekṣā) allo stadio iniziale, e gioia; anche il quarto è
privo della gioia ed è interamente purificato dall'equanimità. (Treccani.it).
59!
!
lasciar andare tutto per poter progredire fino al quarto e raggiungere il pensiero senza
pensiero, uno stato in cui la mente è come vuota anche se in realtà sussiste un tipo di
pensiero molto raffinato detto “i cinque aggregati” (con il termine cinque aggregati si
indicano gruppi di fenomeni interdipendenti e funzionalmente connessi tra loro,
l’aggregato della forma: riguarda l’aspetto materiale del corpo ed è costituito dagli
organi sensoriali; l’aggregato della sensazione: ciò che si apprende quando gli organi
sensoriali sono stimolati dagli oggetti che percepiscono; l’aggregato del discernimento,
la funzione mentale che reagisce alle sensazioni riconoscendo e distinguendo cose e
situazioni; l’aggregato delle strutture mentali, l’insieme degli attributi intellettuali e
morali e delle potenzialità e predisposizioni che innescano l’azione volontaria;
l’aggregato della coscienza, l’attenzione agli oggetti della percezione, la consapevolezza
di ciò che sta innanzi alla mente).
112
Dal punto di vista del processo della pratica Daoista e Buddhista possiamo vedere come
il contenuto principale e la sostanza di tali pratiche sia l’attività della coscienza. Visto
che l’attività della coscienza è tanto importante, passiamo a illustrare brevemente che
cosa si intende per coscienza, come la si utilizza e a cosa serve.
Significato di Yìshí
e Yìyuántǐ
意元体
.
Il temine Yìshí
è stato introdotto in Cina con l’avvento del Buddhismo.
Precedentemente nel nostro paese si parlava di Xīn (cuore), Shén (mente/spirito)
per indicare l’attività nervosa di alto livello. Attualmente Yìshí
è utilizzato in
numerosi ambiti, ma ogni disciplina attribuisce al termine un significato peculiare. Per
comprendere correttamente il punto di vista del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
sulla
coscienza vediamo prima come la considerano le altre discipline.
i. Il concetto di coscienza nelle varie discipline
(a) Filosofia del materialismo dialettico: la coscienza è considerata la somma delle
attività mentali del mondo soggettivo umano, comprende la volontà, il pensiero, la
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
112
La parentesi esplicativa è presente nella versione originale di ng Míng .
60!
!
comprensione ecc. La coscienza è il prodotto della corteccia cerebrale e della società ed
è l’opposto della realtà oggettiva.
(b) Psicologia: ritiene che la coscienza sia la somma delle attività psicologiche umane.
Queste comprendono le emozioni, l’umore, il carattere, il pensiero, la memoria, le
capacità ecc. Tutte queste attività hanno luogo sullo sfondo della coscienza. Questa
serie di attività nervose sono state da me suddivise in quattro livelli secondo i criteri
della fisiologia e della psicologia, classificazione che si trova nel mio libro
Approfondire la comprensione del Qìgōng
气功
del 1981
113
:
1. Livello di riflesso fisiologico: comprende l’attività mentale che si esplica nei riflessi
incondizionati e condizionati. Esegue le semplici attività di riflesso.
2. Livello percettivo: riguarda la percezione dell’interno e dell’esterno del corpo e
coinvolge ogni parte del sistema nervoso centrale. Esegue qualsiasi analisi di
percezione. I due livelli di attività nervosa sopra elencati si basano sui percorsi neurali
(cioè sulle fibre nervose) per portare a termine la trasmissione e l’analisi
dell’informazione.
3. Livello della coscienza: questo livello si fonda sui due precedenti e consiste
nell’analisi, nell’integrazione e nell’astrazione delle informazioni acquisite a formare
concetti. Le capacità proprie di questo livello comprendono la formazione dei concetti e
il loro utilizzo. L’associazione, la memoria, l’analisi, la sintesi, il ragionamento sono
strettamente connesse a questo livello e ai due precedenti, al punto da poterli
influenzare. Di contro, questi due livelli generano i fattori principali dell’attività della
coscienza.
4. Livello di consapevolezza di (o coscienza latente): è il livello più basilare
dell’intera attività nervosa. In condizioni normali è coperta dal livello della coscienza,
come fosse sommersa dalle sue attività: può emergere solo se il movimento della
coscienza si ferma. Si unisce direttamente all’informazione senza passare per l’attività
della coscienza: non analizza, non concettualizza, quando si utilizzano i concetti infatti
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
113
Páng, M. 庞明, Qìgōng tànsuì
气功探邃
(Approfondire il Qigong), Běifāng fùnǚ értóng chūbǎn shè
方妇女儿童出版社 Shíjiāzhuāng 石家庄,1988.
61!
!
comincia l’attività della coscienza. Credo che Einstein (1879-1955) si riferisse a questo
quando affermava che l’attività mentale è possibile senza l'ausilio dei concetti.
(c) Medicina: la medicina occidentale considera la coscienza come lo stato di veglia e la
capacità di distinguere i legami con gli altri e con l’ambiente circostante. La Medicina
Tradizionale Cinese definisce la coscienza come il complesso delle attività del pensiero,
comprese la conoscenza del mondo esterno, le reazioni dell’essere umano a esso e i
concetti che di esso si forma. Nella sezione La mente ne Il perno miracoloso, parte del
Classico di medicina interna dell’Imperatore Giallo leggiamo:
Ciò che prende in carico gli esseri viventi viene chiamato cuore. Il cuore si applica,
ecco il proposito. Il proposito diventa permanente, ecco il volere. Il volere, che si
mantiene, cambia, ecco il pensiero. Il pensiero si dispiega in lontananza e
potentemente, ecco la riflessione. La riflessione dispone di tutti gli esseri, ecco il
saper- fare.
114
Da questo si vede come l’attività mentale per gli antichi medici cinesi comprendesse sei
stadi: il cuore, l’intenzione, il ricordo, il pensiero, la riflessione e la conoscenza, adesso
raggruppati nell’unico termine di coscienza.
(d) Buddhismo: il termine Yìshí
nasce proprio all’interno del Buddhismo.
Numerosi testi Buddhisti, come il Trattato sulla realizzazione della coscienza parlano
della coscienza e la descrivono attribuendo un significato separato ai due caratteri che
compongono il termine cinese Yìshí
.
indica infatti il pensiero mentre Shí
sta a significare il discernimento. Sia
che Shí
sono capacità della mente.
Sebbene Xīn
(cuore),
e Shí
siano diversi tuttavia sono uniti.
Nell’ Abhidharma-kosa (Tesoro di Abidharma) è scritto:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
114
Larre C., Rochat de la Vallèe, E., “Huangdi Neijing Lingshu”- La psiche nella tradizione cinese, Jaca
Book, Milano, 1994, p. 41.
62!
!
Xīn
(cuore),
(pensiero) e Shí
(comprensione) sono tre nomi diversi,
tuttavia il loro significato è unico.
115
Nel Saggio sul significato del Mahayana è scritto:
Shí
è un altro nome per la mente (Shén
).
116
Dall’unione dei termini
e Shí
nasce una nuova parola, Yìshí
. Nel Trattato
sulla realizzazione della coscienza
117
si dice che Yìshí
è la forma di coscienza
principale delle otto (vista, udito, olfatto, gusto, tatto, coscienza, coscienza mentale,
coscienza deposito), in ordine è la sesta. Si fonda sulla mente e costituisce una parte
dell’insieme delle attività psicologiche umane. Nel Buddhismo tutto ciò che esiste
corrisponde alle prime sei coscienze. Per esempio, la coscienza visiva corrisponde alla
visione delle sostanze fisiche. La sesta coscienza riceve e produce idee e concetti: la
capacità di distinguere e comprendere i concetti ricevuti è la sua funzione.
(e) Daoismo: Il Daoismo, a differenza del Buddhismo, non fornisce spiegazioni della
propria terminologia mentre si concentra sull’aspetto pratico di essa. Proprio per questa
ragione, il significato di molti termini e concetti presenta punti poco chiari. Yìshí
non appartiene al lessico daoista: le parole con significato simile sono Yuánshén
元神
,
Shíshén
, Zhēnyì
真意
e sono spiegate di seguito.
1. Yuánshén
元神
: nel Mài wàng
脉望
è scritto:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
115
Testo tradizionalmente attribuito a Vasubandhu (IV sec d. C.), tradotto in cinese da Xuánzàng
玄奘
(602-664) col titolo di shě lùn
俱舍论
(cfr. Cheng, A., op. cit., 2000, p. 399.) Traduzione italiana
dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. 庞明, op.cit. (L’essenza della scienza del
智能气
Zhìnéng qìg
ō
ng)1994, p. 3.
!
116
Dàchéng yì zhāng
大乘义章
, di Huì yuǎn 慧远 (523-592). Traduzione italiana dell’autrice, dalla
versione cinese riportata in Páng, M. , Ibid., p. 4.
117
Chéng wéi shí lùn 成唯识论 (Vijñāptimā tratāsiddhi), testo base della scuola Fǎxiāng 法相 fondata da
Xuánzàng
玄奘 (602-664). Cfr. Williams, P., Il Buddhismo Mahayana, Ubaldini, Roma, 1999, p. 99.
63!
!
Che cos’è Yuánshén
元神
? Indecifrabile dall’interno, impenetrabile dall’esterno,
l’io indipendente si chiama Yuánshén
元神。
118
Lo Huángtíng wàijǐng jīng
黄庭外景
riporta:
Yuánshén
元神
è l’intenzione dentro la mente, a metà tra moto e quiete, fluida e
vivace.
119
E’ collegata alla vita, tutte le attività neurali si basano su di essa.
2. Shíshén
: indica l’attività di pensiero postnatale (compresa la creazione delle
emozioni).
3. Zhēnyì
真意
: Nel Wǔliǔ xiānzōng
伍柳仙宗
possiamo leggere:
La mente originaria immobile è la sostanza, l’intenzione reale che percepisce è
l’attività in cui s’impiega, Yuánshén
元神
e Zhēnyì
真意
invero sono un’unica
entità, i termini possono essere usati come sinonimi.
120
Noi riteniamo invece che in pratica i due termini non possano essere equiparati.
Possiamo spiegare in questo modo il rapporto che c’è tra Yuánshén
元神
, Shíshén
e Zhēnyì
真意
: Shíshén
è l’aspetto concreto di Yuánshén
元神
. Quando Shíshén
è quieta, l’aspetto di Yuánshén
元神
si mostra. L’attività mentale che permette di
percepire l’aspetto di Yuánshén
元神
non è l’attività mentale ordinaria. Gli antichi
consideravano Yuánshén
元神
e Shíshén
opposti e ritenevano che Yuánshén
元神
fosse la radice dell’evoluzione interiore, mentre Shíshén
la causa di vita e morte. Il
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
118
Testo scritto da Zhào Taídǐng 趙台鼎 durante il periodo Míng (1368-1644). Traduzione italiana
dell’autrice secondo la versione di Chinese Text Project.org.
119
Testo daoista di epoca Jìn (265420). Traduzione italiana dell’autrice dalla versione cinese riportata
in Páng M., 庞明, op.cit. (L’essenza della scienza del
智能气功
Zhìnéng qìg
ō
ng)1994, p. 4.
120
Testo di epoca Míng (1368-1644). Traduzione italiana dell’autrice, dalla versione cinese riportata
in Páng M., 庞明, Ibid., p. 4.
64!
!
daoista Jǐng Cén 景岑 (epoca Táng , 618-907) dice: “I praticanti non riconoscono la
realtà, si basano solo sul passato per comprendere lo spirito: stupido trattare questo
come il corpo autentico.”
ii. Il punto di vista del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
sulla coscienza
Il Zhìnéng Qìgōng
智能气功
considera la coscienza come una particolare forma di
movimento di una precisa forma di materia: lo stato attivo dello Yìyuántǐ
意元体
, il
contenuto mobile dello Yìyuántǐ
意元体
e il suo stesso processo di movimento. Essa ha
origine dalla reazione a tutte le informazioni che l’essere umano riceve nel corso della
vita (dalla società, dalla natura, dal corpo stesso). Il contenuto e l’espressione
dell’attività della coscienza variano in base alle fasi dell’esistenza. Per esempio i
bambini molto piccoli non sono ancora in grado di parlare e riflettere ma lo Yìyuántǐ
元体
istruzioni per guidare la crescita del corpo e le capacità di percezione e analisi.
In questa fase l’attività della coscienza ha come contenuti principali le informazioni
relative alle percezioni e al movimento. L’attività della coscienza nell’infanzia riflette
completamente le forme degli oggetti e per questo è spesso chiamata “pensiero visivo”.
Nell’età adulta si passa a riflettere utilizzando i concetti, quello che si definisce
“pensiero logico”. A un certo punto del percorso di pratica del Qìgōng
气功
è
necessario calmare l’attività della coscienza per lasciare che sia Yìyuántǐ
意元体
a
osservare e guidare le attività vitali. Arrivati a un livello intermedio e avanzato della
pratica, le capacità della coscienza iniziano a mostrarsi.
Per comprendere la reale sostanza della coscienza quanto detto sopra è ancora
incompleto: non abbiamo ancora affrontato un concetto del tutto nuovo e fondamentale
per comprendere l’attività della coscienza, Yìyuántǐ
意元体
.
II. Breve introduzione a Yìyuántǐ
意元体
La teoria di Yìyuántǐ
意元体
è una parte costituente della teoria olistica Hùnyuán
混元
,
una delle teorie di base del Zhineng Qigong
智能气功
. La teoria olistica Hùnyuán
混元
è stata spiegata dettagliatamente nel testo Le basi della scienza del Zhineng Qigong
65!
!
能气功
: la teoria olistica Hùnyuán
混元
, qui mi limito a illustrare com’è costituito
Yìyuántǐ
意元体
, come funziona e come genera i cambiamenti.
i. Il concetto di Yìyuántǐ
意元体
(a)La formazione di Yìyuántǐ
意元体
. Yìyuántǐ
意元体
è invisibile, senza forma,
indistinto e uniforme, compatibile con la struttura del cervello. Ha come centro il centro
del cervello e si diffonde all’interno e all’esterno del cervello, intorno al corpo e al suo
esterno. Yìyuántǐ
意元体
è lo Hùnyuán
混元气
del sistema nervoso, costituito dallo
Hùnyuán
混元气
di tutte le cellule nervose del corpo umano. Le trasformazioni
fisiche, chimiche e biologiche delle cellule nervose (in particolare delle cellule
cerebrali) si basano tutte su Yìyuántǐ
意元体
che ha comunque una sua esistenza
indipendente e può reagire con le cellule nervose stesse. Yìyuántǐ
意元体
contiene tutte
le informazioni vitali dell’essere umano, come quella che nella fisica moderna è
chiamato “stato caotico”,
121
riceve qualsiasi informazione e riflette le funzioni delle
cose: ha la capacità di conservare, integrare, analizzare ed estrarre le informazioni e di
emettere comandi. Fintanto che non riceve uno stimolo oggettivo esso mantiene uno
stato di uniformità indistinta, simile a quello che gli antichi definivano “quiete
assoluta”; appena riceve uno stimolo pe si producono immediatamente reazioni ed
effetti, stato che gli antichi descrivevano: “percepisce e risponde immediatamente”.
Possiamo utilizzare l’esempio dello specchio: quando non ha davanti niente lo specchio
è vuoto, quando si trova davanti un oggetto ne riflette l’immagine. Lo specchio tuttavia
ha una sola dimensione e può riflettere soltanto le proprietà ottiche dell’oggetto in
questione. Yìyuántǐ
意元体
invece è illimitato e può riflettere qualsiasi caratteristica di
ogni oggetto oltre alle sue stesse caratteristiche (di Yìyuántǐ
意元体
). Il collegamento
tra Yìyuántǐ
意元体
e il mondo esterno e le modalità di reazione costituiscono l’attività
della coscienza.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
121
In fisica si dice che un sistema complesso ha un comportamento caotico quando, seguendo leggi di
evoluzione non lineari, dopo un certo intervallo di tempo esso si trova in uno stato nel quale i
comportamenti sono del tutto imprevedibili e irregolari, benché deterministici, mancando qualsiasi forma
di correlazione tra stati successivi. (Treccani.it)
66!
!
(b) Il legame di Yìyuántǐ
意元体
e sistema nervoso. Le caratteristiche di Yìyuántǐ
意元
descritte sopra sono determinate dalle proprietà delle cellule nervose. Sappiamo che
le cellule nervose sono diverse dalle altre cellule, nel processo metabolico non si
limitano ad assorbire ed espellere sostanze (come per esempio ioni idratati e molecole
organiche), ma hanno la funzione di ricevere e inviare informazioni come vettori
d’energia. Questo porta le cellule nervose ad avere ampi canali di collegamento col
mondo esterno e contenuti vasti, questo tipo di capacità inoltre si perfezionano
continuamente seguendo l’evoluzione del sistema nervoso. Secondo la teoria olistica
Hùnyuán
混元
qualsiasi sostanza fisica concreta è formata dall’aggregarsi dello 混元气
Hùnyuán
混元气
e intorno a essa si trova lo Hùnyuán
混元气
più sottile. Per
questo, quando le cellule nervose si addensano in una certa misura, lo Hùnyuán
混元
che circonda ogni cellula si compenetra fondendole in un’entità olistica integrata.
Questa entità olistica risponde alle trasformazioni delle cellule nervose e può
influenzarle a sua volta. Nell’evoluzione da animali a esseri umani il sistema nervoso si
è sviluppato moltissimo differenziandosi in maniera sofisticata, rafforzando le capacità
delle cellule nervose di ricevere ed emettere energia e informazioni. Con l’ampliarsi dei
limiti dell’entità olistica costituita dall’unione dello Hùnyuán Qì
混元气
intorno alle
numerose cellule nervose, anche nelle funzioni si sono verificati grandi cambiamenti:
non rispondono più solamente agli stimoli del mondo esterno ma sono anche in grado di
riflettere tutte le trasformazioni che avvengono all’interno. Visto che ha una sua propria
individualità non ci riferiremo più a esso come allo Hùnyuán
混元气
del sistema
nervoso ma lo chiameremo Yìyuántǐ
意元体
.
Da quanto detto sopra si evince che l’attività dello Yìyuántǐ
意元体
è influenzata dalle
trasformazioni delle cellule nervose. Secondo la teoria olistica Hùnyuán
混元
, lo
Hùnyuán
混元气
senza forma può condensarsi in sostanza fisica, la conseguente
attività di Yìyuántǐ
意元体
può influenzare le cellule nervose e la formazione delle
sostanze fisiche legate a esse. Questo è il rapporto dialettico tra cellule nervose e
Yìyuántǐ
意元体
.
(c) Yìyuántǐ
意元体
contiene tutte le informazioni vitali.
(1)Considerando l’evoluzione della specie, l’umanità rappresenta il risultato di un lungo
processo di evoluzione biologica. Nell’evoluzione dagli organismi unicellulari fino agli
animali più complessi, ogni passaggio ha comportato l’unione dell’organismo con le
67!
!
informazioni del mondo esterno, da questo si è sviluppata l’evoluzione. Arrivati allo
stadio dell’essere umano, l’organismo contiene già numerose informazioni biologiche,
dal livello inferiore a quello superiore. Il filosofo tedesco Eucken (1846-1926) afferma
che:
L’essere umano rappresenta il punto più alto dell’evoluzione, per questo reca in se
stesso tutto quanto lo ha preceduto.
122
Come se il seme contenesse in tutto quello che c’è stato prima dell’albero. In una
frase, l’essere umano è inevitabilmente una piccola immagine dell’universo.
(2) Ci si potrebbe domandare: Se l’essere umano è così evoluto, com’è possibile che
conservi informazioni biologiche di basso livello? Per chiarire questo punto basta
osservare l’evoluzione del corpo umano. Tutti noi esseri umani ci sviluppiamo
gradualmente a partire da un semplice zigote, un’ unica cellula: qualsiasi cellula del
corpo umano mantiene l’eredità genetica dello zigote. Inoltre le terminazioni nervose
presenti in ogni parte del corpo mantengono uno stretto legame con essa. Per questo le
informazioni vitali di ogni parte del corpo sono necessariamente aggregate in Yìyuántǐ
意元体
.
(d) Yìyuántǐ
意元体
è una particolare forma di materia. Yìyuántǐ
意元体
è un tipo di
sostanza diversa da quelle conosciute dalla scienza moderna e non corrisponde a nessun
ambito di quelli da essa contemplati, è caratterizzato da uno stato di uniformità e quiete
che può essere definito come stato 0 (attenzione: 0 non significa assenza di qualsiasi
cosa, quanto assenza di distinzione nello stato di uniformità. Qualsiasi sostanza quando
viene divisa fino all’infinitamente piccolo raggiunge questo stato 0 di uniformità). La
scienza moderna riconosce l’esistenza di una struttura concreta e di una struttura di
campo per la materia; per quanto riguarda lo spazio esistono le linee monodimensionali,
le superfici piatte bidimensionali, i corpi tridimensionali (definiti da larghezza, altezza e
profondità), e l’unione delle tre dimensioni spaziali con la quarta dimensione, il tempo.
Quanto detto sopra in merito alla forma di esistenza della materia e della dimensione di
spazio e tempo può essere sia considerato dal punto di vista della materia che
argomentato dal punto di vista della razionalità. Yìyuántǐ
意元体
è una dimensione
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
122
Traduzione italiana dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M., ,
op.cit. (L’essenza
della scienza del
智能气功
Zhìnéng Qìgōng), 1994, p. 6.
68!
!
peculiare e a parte, che non coincide con la materia con lo spazio e il tempo come
descritti sopra: possiamo chiamarla per un momento pensiero. Il pensiero, nella filosofia
e nella scienza moderne è ritenuto essere la mente soggettiva all’opposto della realtà
oggettiva. Nella teoria del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
, Yìshí
e Yìyuántǐ
意元体
coincidono ma non completamente. L’attività di Yìshí
si basa su Yìyuántǐ
意元体
,
Yìshí
è il movimento delle informazioni all’interno di Yìyuántǐ
意元体
. Quindi,
Yìshí
e Yìyuántǐ
意元体
sono inseparabili, il legame tra i due è paragonabile a
quello tra l’acqua e l’onda, stretto e reciproco. Basta che ci sia l’informazione di un
oggetto concreto o il concetto, e subito ci sono anche le distinzioni: ecco che Yìyuántǐ
意元体
è immediatamente occupato da Yìshí
e non è più sensibile uniforme.
In altre parole, Yìshí
è lo stato di movimento di Yìyuántǐ
意元体
, mentre Yìyuántǐ
意元体
è lo stato originario prima e dopo l’attività di Yìshí
. Yìyuántǐ
意元体
è
come il mondo soggettivo e la realtà oggettiva insieme. Può essere sperimentato in uno
stato di Qìgōng
气功
di alto livello in cui la coscienza conosce tutto attraverso la
percezione. Yìyuántǐ
意元体
è la base che genera l’attività di Yìshí
. Nel neonato o
nel feto nelle ultime settimane della gravidanza Yìyuántǐ
意元体
è già formato anche se
l’attività di Yìshí
è ancora assente. Da questo si comprende che non è necessario
che ci sia l’attività di Yìshí
perché esista Yìyuántǐ
意元体
.
ii. Le funzioni di Yìyuántǐ
意元体
Oltre alle funzioni di aggregazione e dispersione dello Hùnyuán
混元气
, Yìyuántǐ
元体
ha anche altre tre funzioni: ricevere l’informazione; elaborare, conservare ed
estrarre l’informazione; emettere l’informazione.
(a) ricevere l’informazione, riflettere la realtà oggettiva. La caratteristica di uniformità
estrema di Yìyuántǐ
意元体
fa che qualsiasi informazione lo attraversi formando
un’immagine, questo è il processo di trasformazione della realtà oggettiva in percezione
soggettiva e avviene in due modi:
1. Riflette la realtà oggettiva ricevendo le informazioni tramite la percezione ordinaria
che si verifica attraverso gli organi di senso. Gli organi di senso umani (occhi, orecchie,
naso, lingua, corpo) possono percepire la realtà oggettiva fisica e chimica tramite la
ricezione di stimoli. Gli occhi, organi della vista, ricevono gli stimoli ottici e le
69!
!
informazioni a essi inerenti come la lucentezza, il colore, le luci e le ombre, la forma; le
orecchie, organi dell’udito, ricevono gli stimoli acustici e le informazioni a essi inerenti
come la frequenza, il timbro, l’intensità del suono; il corpo in ogni sua parte ha organi
di senso che reagiscono alla temperatura e al dolore e riceve stimoli riguardo la
temperatura, la durezza, la levigatezza degli oggetti; il naso, organo dell’olfatto riceve
gli stimoli relativi dall’odore delle sostanze volatili; la lingua, organo del gusto, riceve
gli stimoli relativi al sapore delle sostanze. Qualsiasi stimolo percepito attraverso i
sopraelencati organi di senso si tramuta in eccitazione nervosa e innesca una risposta da
parte del cervello: queste risposte si traducono in altrettante trasformazioni di Yìyuántǐ
意元体
. In presenza solo di uno stimolo si parla di sensazione, se invece abbiamo anche
le informazioni a esso relative si parla di percezione. Quando tutto il complesso delle
informazioni relative a un oggetto sono presenti in Yìyuántǐ
意元体
si forma l’idea di
tale oggetto. Una volta che si formano le idee è possibile anche rievocarle.
Ogni oggetto possiede diverse caratteristiche e le informazioni che emette investono
diversi organi di senso, innescando diversi stimoli nervosi e diverse trasformazioni
fisiologiche. Sembra che la completezza di un oggetto sia percepita in maniera
frammentaria attraverso i vari organi di senso, mentre una volta che le diverse
informazioni entrano in Yìyuántǐ
意元体
sono ricomposte a ricreare le caratteristiche
originarie dell’oggetto percepito nella su interezza. In questo senso si dice che Yìyuántǐ
意元体
riflette la realtà oggettiva. Visto che Yìyuántǐ
意元体
può riflettere le cose a un
numero illimitato di livelli diversi, non rimanda solo l’idea del mondo esterno ma
riflette anche i diversi livelli delle trasformazioni che si verificano all’interno di
Yìyuánt
ǐ意元体
stesso. Da questo si comprende la natura multilivello dell’attività di
Yìyuántǐ
意元体
.
2. Riflette la realtà oggettiva percependola tramite le abilità straordinarie (paranormali).
Questo è percepito dalla gente come il riflettere le cose utilizzando delle capacità
specifiche. Yìyuántǐ
意元体
può ricevere l’informazione attraverso qualsiasi organo di
senso e rifletterla all’esterno; può anche ricevere direttamente l’informazione della
realtà oggettiva. Yìyuántǐ
意元体
è in grado di percepire contemporaneamente le
caratteristiche generali spaziali, temporale e spazio-temporale di un oggetto: di
conseguenza, conoscere un oggetto attraverso le capacità straordinarie è un sistema
molto rapido che permette di giungere in un momento a una conclusione corretta. Per
70!
!
conoscere le cose in questo modo (secondo la loro natura) non si passa attraverso il
pensiero logico ordinario ma si arriva direttamente al risultato.
(b) elaborare, conservare ed estrarre l’informazione.
1. Elaborare l’informazione. Come abbiamo spiegato prima, gli organi di senso
ricevono le informazioni dei vari aspetti delle cose che, dopo essere riflesse da Yìyuántǐ
意元体
si riuniscono e ricreano l’integrità originale dell’oggetto. Questo è il processo
di formazione delle idee delle cose, che avviene spontaneamente dopo una serie ripetuta
di riflessi: si tratta quindi solo di un primo passaggio di elaborazione. Dopo che l’idea si
è formata, si verifica un ulteriore passaggio di astrazione tramite il quale si afferra la
natura della cosa stessa: questo è il vero e proprio processo di elaborazione, che avviene
seguendo l’esperienza e la conoscenza, attraverso l’analisi, l’integrazione, la deduzione
e altri procedimenti e ha come risultato la formazione di concetti e giudizi. E’
necessario sottolineare che questo processo non funziona come un computer, cioè con il
sistema binario, ma prevede che le informazioni siano raccolte in maniera attiva,
attraverso diversi canali e a diversi livelli, contempla l’innovazione e l’acquisizione di
nuove conoscenze.
2. Conservare ed estrarre l’informazione. Il punto di contatto tra Yìyuántǐ
意元体
e
informazione è che entrambi sono indipendenti da spazio e tempo, per questo Yìyuántǐ
意元体
può ricevere e conservare una quantità illimitata di informazioni. Quali
informazioni vengano ricevute o conservate è frutto di una scelta: questo dipende dalla
proprietà di Yìyuántǐ
意元体
di aggregare o disperdere attivamente l’informazione.
Dopo aver ricevuto una qualsiasi informazione, Yìyuántǐ
意元体
la raccoglie
muovendosi verso di essa, quando la quantità di informazione aumenta Yìyuántǐ
意元体
può riflettere chiaramente l’oggetto. Quando all’interno di Yìyuántǐ
意元体
si verifica
un cambiamento evidente dell’informazione, questo si trasmette alle cellule nervose
generando una trasformazione concreta. Dalle trasformazioni di Yìyuántǐ
意元体
quindi
si passa alle trasformazioni concrete: il cambiamento è quindi fissato e l’informazione è
conservata nella materia: l’informazione all’interno di Yìyuántǐ
意元体
e la materia nel
cervello formano così un intero e appare un nuovo stato di calma.
3. Estrarre l’informazione. L’informazione sostanziale conservata nella materia genera
un punto preciso di riflesso, così quando Yìyuántǐ
意元体
deve estrarre l’informazione
71!
!
la raccoglie attivamente in quel punto: per questo l’informazione nella materia ottiene
un riflesso chiaro.
L’efficienza della ricezione, elaborazione, conservazione, estrazione ed emissione
dell’informazione dipende da un lato dal grado di sensibilità di Yìyuántǐ
意元体
,
dall’altro dipende dal grado di ordinamento all’interno di Yìyuántǐ
意元体
.
(c) Emettere l’informazione, agendo sulla realtà oggettiva
Questo è il processo di unione dell’informazione del mondo soggettivo e della realtà
oggettiva. Tutte le informazioni del mondo soggettivo umano sono il risultato della
ricezione ed elaborazione dell’informazione proveniente dal mondo esterno. Anche la
modalità di emissione dell’informazione, come la ricezione, avviene sia tramite le
capacità ordinarie che tramite quelle straordinarie.
1. Emissione dell’informazione dell’essere umano ordinario. L’informazione viene
inviata alla realtà oggettiva attraverso gli organi di senso ordinari. 1• Secondo la scienza
del Qìgōng
气功
, quando gli organi di senso umani ricevono stimoli dalla realtà
oggettiva non li accolgono passivamente, bensì quando l’attenzione è portata
sull’oggetto della percezione l’invio dell’informazione a tale oggetto è già in atto.
Anche se non cambia la realtà macroscopica dell’oggetto tuttavia aumenta la quantità di
stimoli dell’obiettivo stesso e allo stesso tempo fissa la coscienza sull’oggetto. 2•
Attraverso la trasmissione degli stimoli nervosi ai muscoli e alle ossa si agisce
sull’oggetto. I due casi descritti sopra sono alla portata di tutti. 2. Emissione di
informazioni specifiche. Utilizzare solo la coscienza per agire sulla realtà oggettiva, i
metodi di guarigione tramite l’emissione del
e simili sono tutti esempi di invio di
informazioni specifiche. E necessario sottolineare che l’emissione di informazioni
specifiche è una capacità comune a tutti gli esseri umani, quello che varia è l’intensità
dell’informazione inviata.
iii. Formazione e trasformazioni di Yìyuántǐ
意元体
(a)Formazione di Yìyuántǐ
意元体
. Yìyuántǐ
意元体
è il risultato dello sviluppo
ininterrotto dello Hùnyuán
混元气
originario dell’universo, che si è evoluto fino a
raggiungere uno stato Hùnyuán
混元
che si basa sull’alto grado di specializzazione
delle cellule nervose.
72!
!
Dal punto di vista dell’evoluzione della specie questo accade quando il cervello degli
animali inizia a diventare più evoluto. Molti vertebrati inferiori, anche se sono in grado
di riflettere il mondo esterno in alcuni ambiti circoscritti, non possono comunque
formare il secondo sistema di segnalazione
123
tanto meno considerare il proprio stato
di coscienza. Sebbene questi animali siano dotati di una capacità di pensiero, a causa
della relativa semplicità della comunicazione tra le loro cellule cerebrali non sviluppano
uno Yìyuántǐ
意元体
indipendente. Solo allo stadio evolutivo dell’essere umano si
osserva un notevole incremento qualitativo delle capacità del cervello e un
cambiamento evidente nella quantità delle cellule cerebrali, nella loro struttura e nei
collegamenti tra una cellula e l’altra. Tutto questo fa sì che le cellule cerebrali formino
un intero e che la diffusione dello Hùnyuán
混元气
all’interno e all’esterno
raggiunga il massimo livello di fusione formando così una struttura uniforme di
Hùnyuán Qì
混元气
che ha come centro il centro del cervello: Yìyuántǐ
意元体
.
Questo processo si verifica anche durante la crescita del feto. Quando le cellule
cerebrali sono abbastanza sviluppate, Yìyuántǐ
意元体
si manifesta di conseguenza. Nel
corso della gravidanza ogni apparato cresce secondo le leggi dell’organismo, gli stimoli
che il feto riceve dall’interno e dall’esterno sono abbastanza uniformi: le cellule
cerebrali del feto non hanno ancora ricevuto lo stimolo eccitativo del CO
2
quindi il loro
stato funzionale è piuttosto basso e i collegamenti tra le varie parti del corpo sono
ancora deboli. Per tutte queste ragioni il cervello si trova in stato di quiete e non si può
ancora parlare di riflesso della realtà oggettiva. Il neonato, ancora prima di respirare,
mantiene questo stesso stato. E’ importante sottolineare che a questo punto lo Yìyuántǐ
意元体
contiene tutte le informazioni vitali umane e della specie, ma non ha ancora
avuto accesso a tutte le informazioni postnatali e le sue capacità non si sono ancora
attuate: si trova ancora in una fase di indistinzione e incoscienza, lo stato primordiale
più uniforme. Per questo lo chiamiamo Yìyuántǐ
意元体
iniziale (come la nona
coscienza del Buddhismo, Amala, la coscienza pura).
(b) Trasformazioni di Yìyuántǐ
意元体
. Il neonato inizia la sua esistenza autonoma in
maniera graduale e le funzioni di ogni parte del corpo si sviluppano grazie al contatto
col mondo naturale. Tutto questo lascia un’impronta nel cervello: da Yìyuántǐ
意元体
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
123
Il linguaggio è considerato da I. P. Pavlov (1849-1936) come una reazione di secondo grado, un
secondo sistema di segnalazione, che si sovrappone alla reazione di primo grado, il primo sistema di
segnalazione. (Da Didier, J., Dizionario Larousse di Filosofia, Gremese Editore, Roma, 2004, p. 193).
73!
!
iniziale si sviluppa Yìyuántǐ
意元体
individuale, prende forma il mondo soggettivo
(ego) e inizia l’attività della coscienza.
(1) Formazione di Yìyuántǐ
意元体
individuale. L’io di cui si parla qui non è l’io nel
senso in cui lo intendeva Freud (1856-1939). Egli infatti considerava l’io come il
mediatore tra es (istinto) e super io (esigenze sociali). Lo Yìyuántǐ
意元体
individuale
spiegato in questa sede è l’unione della realtà oggettiva (comprese le funzioni vitali del
corpo) interiorizzata nello Yìyuántǐ
意元体
iniziale a formare la struttura di riferimento
soggetto oggetto. Si sviluppa con la crescita del corpo umano: vediamo più nel dettaglio
come.
Dopo la nascita, l’ambiente esterno con cui il neonato entra in relazione è molto diverso
da quello liquido e uniforme in cui si trova il feto durante la gravidanza: il corpo riceve
stimoli differenti dal contatto con le superfici (come per esempio il letto) e con l’aria.
Ogni organo interno inoltre inizia a funzionare, e questo cambia lo stato di uniformità
indistinta dell’interno del corpo. Tutto questo imprime un segno sullo Yìyuántǐ
意元体
iniziale. A seguito dell’attività di ogni organo di senso, qualsiasi tipo di informazione
del mondo esterno (naturale e sociale) penetra gradualmente e continuamente nello
Yìyuántǐ
意元体
iniziale fondendosi con esso. In questo modo si crea il mondo
soggettivo, che riflette sia la realtà oggettiva (mondo naturale e società) sia il soggetto
(il proprio corpo). Questi due aspetti sono sia opposti che uniti: il riflesso della realtà
oggettiva è lo sfondo sul quale si riflette il soggetto, il riflesso del soggetto costituisce
una parte del riflesso della realtà oggettiva. Ciò va a formare la struttura di riferimento
interna attraverso cui il bambino conosce il mondo esterno. Per dirlo con altre parole,
tutte le attività della coscienza si realizzano su questa base, che diventa la cornice
attraverso la quale l’individuo conosce il mondo esterno. Il bambino inizia anche a
costruire rapporti sociali, ma nell’infanzia il senso di discernimento tra bene e male
ancora è debole e privo di modelli. Il bambino comunque è già diventato sia un essere
naturale che sociale, pronto per evolvere in un essere umano completo. A questo punto
il contenuto di Yìyuántǐ
意元体
non è più lo stesso dello Yìyuántǐ
意元体
iniziale:
entrando in contatto con il mondo esterno, infatti, la qualità di “purezza” viene meno e
passiamo a parlare di Yìyuántǐ
意元体
individuale (corrispondente all’ottava coscienza
della dottrina Buddhista della Sola mente, Alaya). Yìyuántǐ
意元体
individuale è in
grado di comprendere le differenze tra fattori positivi e negativi nella realtà oggettiva,
tuttavia queste capacità non sono ancora in atto nel corso delle attività vitali. In questo
74!
!
momento l’uguaglianza tra essere umano, natura e società è ancora nella posizione
preminente.
2. Yìyuántǐ
意元体
parziale. Durante la crescita tutte le strutture del corpo e gli organi di
senso si perfezionano gradualmente, l’autocontrollo e l’autonomia si rafforzano: per
questo la contrapposizione tra essere umano e natura si fa sempre più netta e la struttura
di riferimento dello Yìyuántǐ
意元体
individuale si costruisce pian piano su un mondo
soggettivo parziale, incentrato su se stesso. Ciò vita ai vari desideri di dominio
sociale e alle emozioni. L’attività della coscienza di ogni essere umano si realizza su
questo piano. Nella società questo ha strutturato il carattere e la moralità delle persone,
mentre in natura ha causato l’opposizione tra mondo soggettivo e oggettivo. Lo
chiamiamo Yìyuántǐ
意元体
parziale ed è la base su cui si costruisce l’attività mentale.
(come la settima coscienza o coscienza radice della dottrina della Sola mente -
Cittamatra).
Bisogna notare che sia lo Yìyuántǐ
意元体
individuale che il mondo soggettivo e
parziale sono tutti evoluti a partire dallo Yìyuántǐ
意元体
iniziale. Possiamo dire che si
formano dopo che l’informazione specifica si fissa e diventa un modello di riferimento.
Dal punto di vista dello sviluppo questo permette allo Yìyuántǐ
意元体
iniziale di
attuare alcune delle sue funzioni. Comunque sia, questi modelli di riferimento sono
fondati sulle funzioni dei vari organi di senso, che appartengono alle funzioni ordinarie
di Yìyuántǐ
意元体
. Visto che questo tipo di funzioni sono rafforzate, le abilità speciali
vengono represse e la capacità di comprensione del mondo oggettivo da parte degli
esseri umani si ferma quindi a questo livello. Per questo motivo ci ostiniamo a ritenere
che l’universo sia solo così, mentre il livello più profondo di conoscenza che sarebbe
possibile scoprire con le capacità straordinarie rimane nascosto. Di conseguenza gli
esseri umani restano confinati e giungono a conclusioni erronee senza raggiungere mai
la verità che si trova a un livello più alto (questo è simile a Avidya, ignoranza o
illusione nel Buddhismo).
Da quanto esposto sopra possiamo vedere che Yìyuántǐ
意元体
iniziale, individuale e
parziale si formano gradualmente con il processo di crescita dell’individuo e le attività
vitali e non sono qualcosa che esiste eternamente. L’ignoranza o illusione è creata
dall’essere umano: se si è in grado di sviluppare le abilità speciali di Yìyuántǐ
意元体
e
superare i pregiudizi del sistema di riferimento del mondo soggettivo è possibile
75!
!
comprendere i segreti della natura e dell’umanità, promuovendo così il passaggio del
paradigma della civiltà a un livello superiore.
3. Yìyuántǐ
意元体
completo. La pratica del Qìg
ō
ng
气功
rafforza le capacità ordinarie
permettendo a Yìyuántǐ
意元体
di ricevere e immagazzinare molte più informazioni in
modo da sviluppare le capacità straordinarie per ricevere ed emettere informazioni.
Questo porta il sistema di riferimento ad acquisire nuovi contenuti e a stabilire una
relazione migliore tra essere umano e natura. Visto che l’informazione nel sistema di
riferimento ha la meglio sui concetti parziali chiamiamo questo stato Yìyuántǐ
意元体
completo.
4. Yìyuántǐ
意元体
unificato. Dallo sviluppo di Yìyuántǐ
意元体
completo, è possibile
emettere l’informazione su Yìyuántǐ
意元体
tramite le capacità straordinarie,
modificando la natura e se stessi. Questo muta le condizioni fissate in precedenza
dall’informazione delle capacità ordinarie e trasforma la persona portandola al livello
delle capacità straordinarie. L’informazione delle capacità straordinarie in Yìyuántǐ
元体
può comandare tutto il corpo e trasformarlo in uno stato simile a Yìyuántǐ
意元体
.
Questa condizione di Yìyuántǐ
意元体
si chiama Yìyuántǐ
意元体
unificato, mentre la
condizione unificata di Yìyuántǐ
意元体
e corpo è detta Hùnyuán
混元
consapevole.
Dal processo di sviluppo di Yìyuántǐ
意元体
vediamo che le funzioni di Yìyuántǐ
意元
variano in base alle diverse condizioni di ogni individuo; anche il contenuto e la
forma dell’attività mentale variano di molto. Per approfondire la comprensione di
questo aspetto, consideriamolo di nuovo dal punto di vista dell’attività della coscienza.
III. Formazione dell’attività della coscienza e suo ulteriore perfezionamento
i. Formazione dell’attività mentale
L’attività della mente umana si forma progressivamente attraverso le trasformazioni di
Yìyuántǐ
意元体
(da Yìyuántǐ
意元体
individuale a Yìyuántǐ
意元体
parziale) attraverso
il contatto ripetuto tra essere umano e mondo oggettivo, attraverso la percezione del
mondo degli organi di senso e attraverso l’instillazione del linguaggio. La formazione
dell’attività mentale e lo sviluppo del linguaggio sono strettamente collegati e la loro
evoluzione va da un livello basilare molto semplice fino a un livello estremamente
76!
!
complesso (questo processo si è verificato nel corso della storia della razza umana, per
passi lenti e graduali).
Dopo la nascita, l’ambiente interno ed esterno al corpo sono completamente diversi
rispetto alla vita intrauterina. L’aumentata concentrazione di anidride carbonica nel
corpo stimola le cellule cerebrali e inizio alla respirazione, i diversi organi
cominciano a funzionare: tutto questo distrugge la condizione di uniformità del feto e il
bambino entra in contatto col mondo oggettivo, completamente diverso dallo stato di
uniformità vissuto durante la gestazione. Con lo sviluppo delle attività vitali
indipendenti, gli organi sensoriali del bambino iniziano a ricevere stimoli dalle
trasformazioni che avvengono all’interno e all’esterno del corpo. Questi stimoli
producono delle sensazioni: la ripetizione reiterata degli stimoli stabilisce la
connessione tra Yìyuántǐ
意元体
e organi di senso. Allo stesso tempo, le informazioni
ricevute attraverso gli organi di senso si rafforzano e restano impresse in Yìyuántǐ
意元
. La somma di tutte queste informazioni impresse in Yìyuántǐ
意元体
(come l’aria e
l’aspetto dell’ambiente circostante, le persone e la percezione del proprio corpo) va
inconsciamente a costituire lo sfondo di riferimento per il bambino nella relazione col
mondo esterno: questa è la formazione del sistema di riferimento in Yìyuántǐ
意元体
. Su
questa base, Yìyuántǐ
意元体
è in grado di riflettere le caratteristiche di diverse sostanze
ricevendo diverse informazioni su di esse dagli organi di senso; Yìyuántǐ
意元体
infatti
riflette le caratteristiche, le somiglianze e le differenze di differenti sostanze e stabilisce
la percezione di ognuna. In questo modo il mondo oggettivo è portato all’interno di
Yìyuántǐ
意元体
per formare il mondo soggettivo. Le sensazioni e le percezioni sono il
riflesso diretto delle sostanze e appartengono al primo stadio del processo di
apprendimento. Quando Yìyuántǐ
意元体
mostra gli effetti della ricezione di sensazioni
e percezioni risponde anche normalmente agli stimoli. Comunque, nella fase infantile
Yìyuántǐ
意元体
non ha ancora sviluppato l’attività mentale concettuale per cui la
risposta sarà di natura intuitiva (quello che in psicologia si chiama movimento intuitivo
del pensiero). Nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
questa attività di Yìyuántǐ
意元体
e il suo
processo sono chiamati ‘attività mentale di movimento e sensazione’. In questo stadio
infantile, Yìyuántǐ
意元体
è ancora in una condizione uniforme e semplice, per cui
riflette tutti gli stimoli provenienti dall’interno e dall’esterno del corpo. Tali riflessi
causano cambiamenti fisici nelle cellule cerebrali e portano a fissare la struttura di
77!
!
riferimento. L’influenza di Yìyuántǐ
意元体
sui mutamenti delle cellule cerebrali
incrementa di pari passo con l’approfondirsi e l’espandersi della connessione tra il
bambino e il mondo esterno, mentre la funzione di Yìyuántǐ
意元体
stesso migliora in
proporzione. La funzione di sintesi di Yìyuántǐ
意元体
comincia quando differenti
informazioni su una sostanza sono connesse in Yìyuántǐ
意元体
e formano
un’impressione superficiale relativamente completa. In psicologia questo si chiama
pensiero per immagini. Nel Qìgōng
气功
il pensiero per immagini è una forma di
pensiero olistico e un metodo efficace per comprendere la natura olistica di una
sostanza. Un’impressione superficiale è relativamente indipendente e può formarsi
all’interno di Yìyuántǐ
意元体
, quindi segna l’inizio della memoria delle immagini. La
fase logica inizia quando Yìyuántǐ
意元体
sviluppa l’abilità di astrarre un’impressione
superficiale per formare un concetto. Questo è il pensiero logico in psicologia. Tutte le
forme di pensiero qui menzionate sono presenti nella vita adulta e vengono utilizzate in
misura variabile. Il grado di sviluppo di queste due forme di pensiero è determinato dal
carattere, dall’occupazione ecc… di una persona.
ii. Effetti del linguaggio sulla formazione della coscienza nel bambino.
Il linguaggio ha un ruolo molto importante nella formazione dell’attività mentale del
bambino. Il linguaggio infatti non produce solamente stimoli auditivi, ma si configura
anche come il simbolo sonoro specifico per la rappresentazione di una materia specifica.
Un bambino riceve stimoli dal mondo esterno secondo una modalità che rispecchia
completamente le caratteristiche fisiologiche ereditarie, ma comunque la quantità di
informazioni che Yìyuántǐ
意元体
può recepire è illimitata. Di conseguenza il sistema di
riferimento di Yìyuántǐ
意元体
e la ripetuta ricezione di stimoli sono importantissimi
affinché le informazioni siano fissate e formate: l’instillazione del linguaggio adulto,
tuttavia, è ancor più importante. L’insegnamento degli adulti aumenta la capacità
dell’infante di prestare attenzione alle sostanze oggettive: l’abbinamento del linguaggio
con l’aspetto della sostanza da un lato rafforza l’informazione mentre dall’altro
semplifica il processo di apprendimento. La psicologia e il materialismo dialettico
ritengono che il processo di apprendimento comprenda le seguenti fasi: la sensazione, la
percezione, l’impressione superficiale e la formazione del concetto. Un bambino è
completamente ignorante rispetto al mondo esterno: se il processo di apprendimento
78!
!
dovesse avvenire rispettando le fasi sopra elencate i progressi sarebbero molto lenti.
Visto però che un infante di solito vive all’interno della società umana, il processo di
apprendimento utilizza la scorciatoia del linguaggio: lo sviluppo dell’attività mentale di
un bambino va di pari passo con l’apprendimento del linguaggio. All’inizio il bambino
è in grado di produrre solo suoni molto semplici: gradualmente, grazie all’esposizione
alla società, con lo sviluppo del sistema di riferimento e della risposta agli stimoli,
diventa capace di parlare e collega il linguaggio degli adulti alle sostanze fisiche. Per
esempio, quando un adulto dice ‘gatto’, il bambino porterà la sua attenzione sul gatto.
Dopo aver imparato a dire ‘gatto’, la parola ‘gatto’ non è ancora una frase concettuale in
Yìyuántǐ
意元体
bensì un codice per una sostanza specifica: in questo modo si stabilisce
una connessione tra il linguaggio e l’attività mentale e questo aiuta la memoria per
immagini. Questo processo incide profondamente su Yìyuántǐ
意元体
e sulle cellule
cerebrali. I cambiamenti delle cellule cerebrali e di Yìyuántǐ
意元体
incrementano lo
sviluppo del bambino in un essere umano normale e rappresentano il fattore chiave di
tale sviluppo. La medicina moderna riconosce che il cervello di un neonato deve ancora
completarsi e continua a crescere durante i primi tre anni di vita. In questa fase di
crescita l’ambiente è molto importante. Se per esempio un neonato viene allontanato
dalla società umana e cresce in mezzo agli animali non riceve l’informazione dagli
esseri umani (coscienza, linguaggio ecc…), ha accesso solo all’informazione instillata
dagli animali. In un ambiente del genere il bambino, anche se ha ereditato il genoma per
crescere come un normale essere umano non si svilupperà come tale, perché è stato
privato della necessaria esposizione all’informazione umana. Stando a contatto solo con
gli animali, lo Yìyuántǐ
意元体
dell’infante rifletterà solo le informazioni relative alla
vita degli animali e le sue cellule cerebrali si svilupperanno di conseguenza. In questo
modo saranno le informazioni degli animali a fissarsi nella vita del bambino, portandolo
a crescere seguendo le caratteristiche ferine. Questo è stato dimostrato da vari studi su
bambini selvaggi condotti in tutto il mondo.
Ma se molte abilità umane sono innate, com’è possibile che l’ambiente influisca così
tanto su di esse al punto da modificarle? Psicologi e scienziati hanno condotto numerosi
esperimenti per provare che lo sviluppo delle capacità caratteristiche si realizza solo se
si verificano specifiche condizioni ambientali ed esperienze di vita. Seguono studi
relativi a tali esperimenti.
79!
!
Esperimento di T. Wiesel (n. 1924): se un neonato di scimmia viene posto in un
contenitore senza luce e nutrito, a causa della privazione di stimoli dal mondo esterno,
dopo tre mesi la sua vista sarà molto minore delle scimmie normali. Se per due o tre
mesi conduce una vita regolare però, la vista torna normale. Se invece la permanenza
nel contenitore senza luce si protrae dagli otto ai nove mesi la vista non viene più
recuperata.
Esperimento di H.F. Harlow (1905-1981): due gruppi di scimmie neonate sono state
tolte alle madri e a un gruppo viene messa vicina una scimmia di pezza che non dà cibo,
mentre un cavo con un biberon attaccato sì. Per il secondo gruppo è la scimmia di pezza
a fornire il nutrimento e non il cavo. Il risultato dell’esperimento è stato che i piccoli di
scimmia si sono attaccati alla madre di pezza anche se non li nutriva, mentre hanno
scelto il cavo solo se erogava il cibo. Questo dimostra che i piccoli si aggrappano alla
madre non per il nutrimento ma perché hanno bisogno di ricevere la giusta informazione
(anche l’affetto è un tipo di informazione). Inoltre queste scimmie una volta adulte non
si sono dimostrate in grado di prendersi cura dei propri piccoli: nessuno si è preso cura
di loro da quando erano appena nate e di conseguenza non hanno un modello di
riferimento del genere nel cervello.
Esperimento di K.Z. Lorenz (1903-1989): normalmente gli anatroccoli appena nati
seguono la madre, e la seguono anche se è un modellino di legno. Se l’anatroccolo viene
messo al buio per 24 ore subito appena nato e non ha contatti con la madre anatra,
quando poi viene rimesso in libertà non segue la madre il modellino di legno.
Questo prova che il fatto che l’anatroccolo segua la madre non è innato ma è il risultato
di uno stimolo ricevuto molto presto. L’esperimento dimostra anche che se trascorre un
certo periodo di tempo dalla nascita gli animali non sono più in grado di acquisire gli
stimoli dall’ambiente e non possono più sviluppare le capacità che deriverebbero da tali
stimoli. Per le anatre si tratta di un periodo tra le 10 e le 16 ore dalla nascita, per le
scimmie di 24 ore, per i cani dalle 3 alle 7 settimane.
Tutti gli studi riportati sopra dimostrano che le abilità caratteristiche degli animali
(umani inclusi) devono essere indotte dall’esperienza nel primissimo periodo di vita. Se
sono privati di tali stimoli, le capacità relative non si svilupperanno in modo completo.
80!
!
iii. L’attività mentale deve progredire ulteriormente
In che senso l’attività mentale ha bisogno di progredire? Come abbiamo spiegato
precedentemente parlando delle trasformazioni di Yìyuántǐ
意元体
e del processo di
formazione dell’attività mentale, quest’ultima è la realizzazione del passaggio dallo
Yìyuántǐ
意元体
individuale allo Yìyuántǐ
意元体
parziale. Di conseguenza, l’attività
mentale è naturalmente parziale.
1. Riconoscere il ‘falso maestro’. Come detto sopra, il sistema di riferimento costituisce
il modello tramite il quale una persona comprende la realtà oggettiva e risponde a essa,
la guida per il comportamento di ogni essere umano. Per questo la maggior parte delle
persone possono considerarla il proprio ’maestro’. Per esempio, quando formuliamo un
giudizio su una persona o un avvenimento riconosciamo che siamo noi, cioè il maestro a
produrlo. In realtà si tratta del risultato di una valutazione operata utilizzando il sistema
di riferimento: il sistema di riferimento non è il maestro e non è l’attività mentale, è
semplicemente la base su cui Yìyuántǐ
意元体
può condurre l’attività mentale. Nei
Cittamatra è chiamata la ‘coscienza radice’. L’attività mentale è il processo e il
contenuto della calibrazione di Yìyuántǐ
意元体
. L’attività mentale è l’attività che si
riscontra nella coscienza radice: perciò non è il vero maestro. Il vero maestro è l’abilità
funzionale di Yìyuántǐ
意元体
di misurare e calibrare, di comprendere e di emettere
comandi. L’attività mentale è costituita dalle trasformazioni che avvengono dopo che
queste abilità hanno avuto inizio. Naturalmente, anche i mutamenti necessitano delle
abilità funzionali di Yìyuántǐ
意元体
; la coscienza radice è il fondamento dei modelli di
riferimento. I modelli di riferimento costituiscono la base per comprendere le cose e i
problemi. Lo scopo della pratica del Qìgōng
气功
è di riconoscere il vero maestro,
superare l’errore della parzialità, liberarsi dalle limitazioni imposte dai modelli di
riferimento e ottenere l’indipendenza della mente.
2. L’attività mentale di una persona ordinaria dipende dagli organi di senso ordinari.
Sappiamo che Yìyuántǐ
意元体
ha la funzione di ricevere ed emettere informazioni.
Durante l’infanzia qualsiasi informazione penetra all’interno di Yìyuántǐ
意元体
.
Comunque, visto che le informazioni relative al linguaggio e alle azioni delle persone
che circondano il bambino appartengono al livello delle capacità ordinarie, tali
informazioni andranno solo a rinforzare l’informazione a questo livello nell’infante.
L’informazione relativa alle capacità straordinarie non viene rafforzata e non sarà
81!
!
instillata in Yìyuántǐ
意元体
: questo consente a Yìyuántǐ
意元体
di accumulare solo
l’informazione relativa alle capacità ordinarie.
Tale inclinazione di Yìyuánt
ǐ
意元体
promuove lo sviluppo delle funzioni legate alle
capacità ordinarie e la crescita dei vari organi. Le funzioni relative al livello delle
capacità straordinarie e il sistema strutturale a esse inerente vengono soppressi e
scompaiono a poco a poco. Questo limita la connessione tra essere umano e natura al
livello delle capacità ordinarie e la libertà degli esseri umani nella natura è fortemente
ristretta. Questo è il risultato della limitazione dell’attività mentale nelle persone
ordinarie.
Esistono due modi per superare questo problema. Uno è praticare Qìg
ō
ng
气功
e
sviluppare le capacità straordinarie di Yìyuánt
ǐ
意元体
. L’altra è cambiare il sistema di
riferimento di Yìyuánt
ǐ
意元体
(questo punto sarà approfondito nel secondo capitolo, Il
raffinamento della coscienza). Solo così riusciremo a liberarci dai vecchi modelli di
riferimento e a essere indipendenti dalla prospettiva comune. Per esempio, secondo la
fisica moderna, ogni solido occupa uno spazio fisico impenetrabile. Prendiamo ad
esempio un tavolo, l’impenetrabilità è dimostrata dal fatto che un oggetto fisico
poggiato sopra al tavolo non può attraversarlo. Con la pratica delle abilità straordinarie,
tuttavia, un oggetto poggiato sul tavolo può attraversarlo facilmente. Molte persone che
hanno sviluppato le capacità straordinarie possono far passare una moneta attraverso il
piano di un tavolo. Questo è il risultato dell’interazione di Yìyuánt
ǐ
意元体
e sostanze
oggettive con diversi livelli di informazione. Se si utilizza l’informazione a livello di
capacità straordinarie, il risultato sarà dello stesso livello. Se si impiega l’informazione
a livello delle capacità ordinarie, il risultato sarà a quel livello. L’attività mentale umana
deve progredire ulteriormente per entrare nel livello delle capacità straordinarie. Questo
è il contenuto del secondo capitolo, Il raffinamento della coscienza.
IV. Classificazione dell’attività mentale
Riguardo all’attività mentale sono stati compiuti vari studi, ognuno con un diverso
approccio. Per questo motivo anche le classificazioni che risultano da tali studi
differiscono di molto tra loro. Per esempio, nel Buddhismo l’attività mentale è suddivisa
in quattro categorie: attività mentale svincolata dai cinque sensi, processi mentali che
82!
!
nascono dai cinque sensi, attività mentale derivante dai cinque sensi e attività mentale
dopo la risposta dei cinque sensi; nel Daoismo, invece, sono contemplati Yuánshén
(spirito originario), Shíshén
识神
(spirito completo) e Zh
ē
nyì
真意
(vera mente). In
filosofia si parla di conoscenza percettiva e conoscenza logica. In psicologia esistono il
pensiero intuitivo, il pensiero per immagini e il pensiero logico. Basandosi sulla
necessità di guidare la pratica e con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente la nostra
attività mentale, il Zhìnéng Qìg
ō
ng
智能气功
classifica l’attività mentale come segue.
i. Classificazione basata sul contenuto dell’attività mentale
(i) Movimento intuitivo, pensiero intuitivo.
Più facile da riscontrare nei bambini, è caratterizzato dall’integrazione dell’attività
mentale con i movimenti e le sensazioni del corpo. Per esempio, quando un bambino
tocca un giocattolo, il comando mentale e il movimento del corpo sono integrati
direttamente, non esiste il concetto di toccare e giocare con l’oggetto. Questo avviene
anche quando un bambino risponde a uno stimolo: questa condizione, cioè rispondere
senza idee preconcette, corrisponde in pieno ai requisiti del Qìg
ō
ng
气功
e rafforza le
attività vitali. Comunque, per i bambini questa è una condizione naturale e non il frutto
di un’attività di auto coscienza condotta per propria iniziativa.
(ii) Pensiero per immagini.
L’attività mentale legata all’impressione superficiale di una sostanza. I bambini piccoli
devono ancora sviluppare l’abilità di astrarre concetti da un’impressione superficiale e il
pensiero per immagini è la loro principale attività mentale. Questa forma di pensiero è
costituita da immagini distinte e l’informazione è molto forte. Questo può mobilitare il
facilmente e in modo intuitivo e completo. Per risolvere alcuni problemi, questa
forma di pensiero è più efficace del pensiero logico.
(iii) Pensiero concettuale.
Si fonda sui concetti o le conoscenze utilizzate durante il processo del pensiero. Include
la soluzione di problemi tramite calcoli matematici, deduzioni logiche o basate su
simboli o conoscenze teoriche. Questa forma di pensiero è assolutamente priva di
83!
!
immagini di sostanze fisiche, in psicologia è chiamato pensiero logico o astratto. Il
vocabolario concettuale costituisce il secondo sistema di segnalazione, per cui questa
forma di pensiero non mobilita il
molto facilmente.
(iv) Attività mentale per osservare le attività vitali
Questo è il modo di utilizzare la mente nella pratica del Qìg
ō
ng
气功
, rimanendo
concentrati sulle attività vitali collegate alla pratica del Qìg
ō
ng
气功
e osservando i
processi dei movimenti e i cambiamenti che generano. Così facendo si mantiene la
concentrazione e allo stesso tempo si rafforzano le attività vitali usando la mente.
Questo processo non include il pensiero concettuale comune che si esprime in giudizi,
ragionamenti e simili: si tratta della sola osservazione per percepire i mutamenti. Negli
studi sul Qìg
ō
ng
气功
, il contenuto percepito è chiamato paesaggio interiore e (Nèij
ǐ
ng
内景
) e il processo di osservazione è denominato visione interiore (Nèishì
内视
).
(v) Attività mentale con capacità straordinarie.
Questa forma di attività mentale è accessibile solo a chi ha raggiunto un alto livello di
Qìg
ō
ng
气功
, o livello delle capacità straordinarie. Si basa sull’informazione delle
capacità straordinarie e può percepire direttamente l’informazione olistica di una
sostanza. Anche le esperienze di ispirazione delle persone ordinarie rientrano in questa
categoria. E’ un’attività mentale estremamente efficiente e permette di percepire la
realtà oggettiva in una maniera più ampia e più profonda, aumentando il grado di
armonia e integrazione tra essere umano e natura.
ii. Classificazione basata sulla direzione dell’attività mentale
(i)Attività mentale rivolta all’esterno. L’attività mentale delle persone ordinarie è
costruita sulle fondamenta della ricezione da parte di Yìyuántǐ
意元体
delle
informazioni del mondo esterno: questo implica che la fonte del contenuto dell’attività
mentale si trova all’esterno e determina la caratteristica di estroversione dell’attività
mentale. Non è soltanto il riflesso del mondo esterno a essere estrovertito rispetto a
Yìyuántǐ
意元体
, lo è anche il riflettere i cambiamenti delle funzioni vitali. Questo è il
primo aspetto della natura estrovertita dell’attività mentale normale. Il secondo aspetto
riguarda il fatto che l’attività mentale tende sempre a espandersi per sua natura. Nelle
84!
!
persone ordinarie, diverge verso l’esterno partendo da un punto chiave e va
infinitamente alla deriva. La percezione, il giudizio, il pensiero associativo, il pensiero
logico e persino la creatività sono tutte attività estrovertite della coscienza. La natura
estrovertita dell’attività mentale porta il movimento verso l’esterno del
corporeo e
la sua conseguente dispersione.
(ii)Attività mentale rivolta all’interno.
Questa è l’attività mentale della pratica del gōng
气功
. E’ l’opposto dell’attività
estrovertita e presenta anch’essa due aspetti. Il primo consiste nello stare concentrati e
semplificare il contenuto dell’attività mentale riducendolo a un unico soggetto. Questo
ferma la mente evitandole di divergere verso l’esterno e la porta a rimanere concentrata
all’interno. L’altro aspetto è la concentrazione sulla vita stessa (corpo,
, canali etc)
e, successivamente, su Yìyuántǐ
意元体
stesso. Questo tipo di attività mentale conserva
il
all’interno in modo da preservare e rafforzare le funzioni vitali e accresce
l’abilità della mente di guidare tali funzioni.
Tutti i tipi di attività mentale illustrati sopra sono impiegati in varia misura nella vita
quotidiana delle persone. Quando parliamo di ulteriore sviluppo dell’attività mentale ci
riferiamo all’attività mentale rivolta all’interno: è questo che l’umanità dovrebbe
conquistare per continuare a progredire.
85!
!
V. Il ruolo dell’attività mentale nelle attività vitali.
i. L’attività mentale è la forma più elevata di movimento della materia.
Nella Dialettica della natura Engels (1820-1895) scrive:
Il moto della materia non è solo un grezzo movimento meccanico o puro
spostamento, bensì calore e luce, elettricità e magnetismo, fisica e chimica, vita e
coscienza.
124
In questo scritto Engels divide i moti complessi della materia dell’universo
semplificandoli in quattro categorie: attivifisica, chimica, vitale e mentale. Questa è
anche la sequenza di sviluppo dell’attività della materia nell’universo, dal livello più
basso a quello più alto.
(i) Attività fisica
E’ la forma di attività basilare nel mondo materiale. Si ritrova comunemente in qualsiasi
ambito. Ne sono esempi il movimento meccanico, lo spostamento, il calore (movimento
molecolare) a livello macroscopico e il movimento quantico dei fotoni, degli elettroni e
i cambiamenti nel campo elettromagnetico a livello microscopico e la trasformazione tra
energia e materia (E=mc
2
). Il moto fisico è il contenuto fondamentale del moto di ogni
cosa nell’universo.
(ii) Attività chimica
Si riferisce alla composizione e decomposizione delle sostanze organiche e inorganiche.
Questo tipo di attività è presente a livello di atomi e ioni e si verifica sempre insieme
all’attività fisica. Quest’ultima comunque non può sostituire le caratteristiche specifiche
dell’attività chimica.
(iii) Attività vitale
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
124
Traduzione dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. , op.cit.
(L’essenza della
scienza del
智能气功
Zhìnéng gōng),
1994, p. 19. Edizione italiana: F. Engels, La dialettica della
natura, Editori Riuniti, Roma, 1971.
86!
!
E’ compiuta dagli acidi nucleici dei polimeri e delle proteine che si trovano
nell’organismo. Include il metabolismo, la riproduzione e la capacità dell’organismo di
adattarsi all’ambiente circostante. L’attività vitale comprende l’attività chimica e fisica,
ma è diversa dall’attività fisica o chimica indipendente. Nella Dialettica della natura è
scritto:
In un organismo, la fisica, la chimica e le leggi della meccanica sono unite in
un’entità altamente integrata e indivisibile.
125
(iv) Attività mentale
Si riferisce alle modalità dell’ attività e al contenuto di Yìyuántǐ
意元体
. L’attività
mentale è anche la risposta al mondo oggettivo e l’espressione del fatto che la vita si è
sviluppata a un livello molto alto. Un sistema nervoso sano è il fondamento per la
formazione dell’attività mentale. Come dice Engels:
La caratteristica degli animali vertebrati è che il corpo si sviluppa intorno al
sistema nervoso per cui la coscienza individuale è ancora più sviluppata.
126
E’ necessario sottolineare che, mentre l’attività mentale si basa sull’attività fisica e
chimica, queste ultime non sono attività mentali.
ii. Gli effetti dell’attività mentale nel comandare le funzioni vitali.
Il ruolo di guida del sistema nervoso sulle funzioni vitali di animali ed esseri umani è
stato descritto così da Engels:
Quando il sistema nervoso raggiunge un certo grado di sviluppo comanda tutto il
corpo ed evolve in armonia con le sue necessità per continuare a formarlo.
127
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
125
Traduzione dell’autrice dalla versione cinese riportata in ng, M. , op.cit.
(L’essenza della
scienza del
智能气功
Zhìnéng qìgōng),
1994, p. 19. Edizione italiana: F. Engels, op.cit., 1971.
126
Traduzione dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. ,Ibid., p. 19.
127
Traduzione dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. , Ibid., p. 20. Edizione
italiana: F. Engels, op.cit., 1971.
87!
!
Questo è riconosciuto anche dalla fisiologia e dalla medicina in generale; la maggior
parte delle persone, però, deve ancora comprendere come l’attività mentale possa
regolare le funzioni vitali. La psicologia e la filosofia moderne riconoscono che
l’attività mentale è il riflesso del mondo oggettivo, che include l’ambiente circostante e
le attività vitali stesse. Riceviamo l’informazione dal mondo esterno attraverso gli
organi di senso: in seguito a ciò emettiamo l’informazione corrispondente e tutto
avviene sotto il comando del sistema nervoso centrale. Questo è il processo della
ricezione e dell’emissione dell’informazione di Yìyuántǐ
意元体
, il cui contenuto può
essere di natura esplicita o nascosta. Per approfondire ulteriormente l’argomento,
vediamo in che modo impariamo una tecnica. Tutte le tecniche, per esempio il nuoto,
non possono essere apprese dai libri ma è necessario passare attraverso la pratica per
costruire la sequenza dell’informazione relativa al nuoto in Yìyuántǐ
意元体
. Solo allora
siamo in grado di costruire il comando per portare il corpo a eseguire il movimento in
armonia. La guida delle funzioni vitali da parte della mente non è congenita: si
costruisce attraverso l’attività mentale. Nella sezione sulla formazione di Yìyuántǐ
意元
e le sue trasformazioni abbiamo spiegato come un neonato evolve in un essere
umano maturo. Quando si forma il linguaggio e Yìyuántǐ
意元体
ha costruito il secondo
sistema di segnalazione, i concetti e il vocabolario contengono un’informazione vitale
ricchissima. Poiché si ritiene comunemente che un concetto sia l’astrazione di una
sostanza fisica e sia da essa separato, le persone non sono in grado di utilizzare concetti
e parole per guidare le funzioni vitali. In realtà, qualsiasi concetto o parola relativi alle
funzioni vitali contengono moltissime informazioni vitali, perciò quando tale attività
mentale si verifica influenza direttamente le attività vitali (per i dettagli si veda la
sezione successiva Le funzioni della coscienza).
iii. La mente è il comandante del
e del corpo.
Il ruolo di guida dell’attività mentale sulle funzioni vitali è condotto tramite il suo
effetto sul
e sul corpo. Abbiamo già approfondito la connessione tra la coscienza,
il
e il corpo nel capitolo sulla teoria olistica Hùnyuán
混元
, qui ne parleremo solo
brevemente.
88!
!
Nella sezione La formazione di Yìyuántǐ
意元体
abbiamo detto che Yìyuántǐ
意元体
è
la forma di espressione caratteristica dello Hùnyuán
混元气
del sistema nervoso
centrale: per questo motivo l’attività di Yìyuántǐ
意元体
o attività mentale è anche
l’attività dello Hùnyuán
混元气
. Lo Hùnyuán
混元气
umano nel suo complesso
rappresenta la somma delle funzioni vitali e del metabolismo di ogni sistema corporeo,
anche se ogni sistema o organo possiede anche le sue caratteristiche specifiche. Per
esempio, un organo svolge la propria funzione peculiare e allo stesso tempo lo Hùnyuán
混元气
relativo si addensa per dare forma all’organo stesso: le caratteristiche dello
Hùnyuán Qì
混元气
così dislocato di accumulano nei canali corrispondenti che formano
la connessione tra organi e apparati. Lo Hùnyuán
混元气
dei vari canali si espande e
si unisce attraverso i collaterali, riempie tutto il corpo ed è a disposizione della mente e
del corpo per essere utilizzato; questo tipo di Hùnyuán Qì
混元气
si trova concentrato
nel centro del corpo (intorno all’ombelico, nel Dāntián
丹田
inferiore).
128
Lo Hùnyuán
混元气
originario, formato dal sistema nervoso centrale, partecipa al processo di
trasformazione dello Hùnyuán
混元气
tramite il sistema nervoso: si tratta della
funzione di comando del sistema nervoso centrale su tutto il corpo. Quando c’è un
messaggio di attività, per esempio l’ordine di muoversi, il comando è inviato al sistema
corrispondente attraverso una traiettoria precisa fino a portare al movimento in
questione. Questo passaggio comprende un meccanismo energetico complesso. Tutti i
movimenti fisici richiedono la partecipazione del
e la sorgente del
si ritrova
in parte nell’area interessata e principalmente nel Dāntián
丹田
inferiore. Quando viene
emesso un comando per muovere un arto, il
arriva simultaneamente e
istantaneamente attraverso vari canali e viene convertito in forza per condurre il
movimento: questo è il cosiddetto
forza” (Lìqì 力气 ). Nello studio del Qìgōng
气功
il meccanismo è riassunto nell’espressione:
La mente guida il Qì
, il Qì
guida il corpo.
Negli antichi testi di Qìgōng
气功
esistono numerose descrizioni di questo processo.
Nel Classico della respirazione dell’embrione è scritto:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
128
Per questo e gli altri termini tecnici si veda il Glossario.
89!
!
La mente si muove e il Qì
si muove, la mente si ferma e il Qì
si ferma.
129
Nel Testo segreto di Qīng Huá
si dice:
Il
umano si muove guidato dalla mente.
130
Nel Perno daoista, passaggio sulla respirazione embrionale leggiamo:
Il cuore (mente) è il maestro del
perciò il
segue il cuore. Se il cuore si
muove, il
si muove, se il cuore è in disordine, il
è in disordine, se il
cuore è stabile, il
sarà stabile.
131
L’effetto della mente sul
e sul corpo non si esprime solamente nel movimento
fisico ma anche nella trasformazione del
e del corpo: il
infatti può
addensarsi o disperdersi secondo il comando della mente. Questo argomento è discusso
dettagliatamente nel capitolo sulla teoria olistica Hùnyuán
混元
.
VI. Le caratteristiche della teoria di Yìyuántǐ
意元体
La teoria di Yìyuántǐ
意元体
è stata creata assorbendo il nucleo delle filosofie Buddhista
e Daoista, la conoscenza della scienza, della medicina e della psicologia moderne e
unendole con la pratica profonda del Qìgōng
气功
(che include i risultati ottenuti da
numerosi praticanti di gōng
气功
). Conferma la teoria materialistica sulla coscienza,
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
129
Titolo originale Tāi xī jīng
胎息经
, testo daoista di datazione accertata come precedente all’epoca Jìn
(265-420). Traduzione italiana dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. 庞明,op.cit.
(L’essenza della scienza del
智能气功
Zhìnéng qìg
ō
ng), 1994, p. 21.
130
Titolo originale Qīng huá mìwén
青华秘文
, testo redatto da 张伯 Zhāng Bóduān in epoca Sòng
(960-1279). Traduzione italiana dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. 庞明, Ibid., p. 21.
131
Titolo originale Dào shū tāi xī piān
道枢
·
胎息篇
, testo redatto da Céng zào 曾慥 in epoca Sòng
(960-1279). Traduzione italiana dell’autrice dalla versione cinese riportata in Páng, M. 庞明, Ibid., p. 21.
90!
!
cambia la visone ‘invertita’ della coscienza tipica del Buddhismo e del Daoismo e
permette allo studio della coscienza di entrare nel regno della scienza. Inoltre questa
teoria evidenzia gli effetti dell’attività mentale sulla nostra vita quotidiana: è su queste
basi che il Zhìnéng Qìgōng
智能气功
propone le proprie linee guida sulla pratica del
Qìgōng
气功
e si presenta in una prospettiva completamente nuova.
i. La teoria di Yìyuántǐ
意元体
è lo sviluppo della teoria dello Hùnyuán qì
混元气
In passato nel Qìgōng
气功
, che fosse d’impronta Buddhista o Daoista, il ritorno
all’origine era ritenuto una pratica di alto livello. Secondo la filosofia Daoista, è il
ancestrale (o
originario) a tramutarsi in tutte le sostanze che compongono
l’universo. La coscienza degli esseri umani si trasforma dalla forma originaria (spirito
originario, Yuánshén
元神
) in spirito completo (Shíshén
). Anche il corpo e il
cambiano da prenatali a postnatali. La pratica del Qìgōng
气功
non mira solamente a
‘ritornare all’infanzia’ o ‘ritornare allo stato prenatale’, ma addirittura a ‘ritornare
all’origine’ e cioè alla condizione di uniformità e infantile ignoranza che prelude al
ritorno al livello del
originario. Nel Buddhismo, la natura di Buddha che non
nasce e non si estingue è oscurata dall’illusione e per questo soggetta al ciclo delle
rinascite. La pratica Buddhista ricerca la liberazione dall’illusione e il ritrovamento
della natura innata di Buddha per entrare finalmente nella ‘terra luminosa della quiete
eterna’, il nirvana. Gli insegnamenti Buddhisti e Daoisti non sono uguali, ma entrambi
indicano il ritorno allo stato originario come scopo ultimo. Sotto l’influenza di queste
filosofie, molti praticanti del passato che avevano raggiunto un alto livello hanno
rinunciato alla loro vita pensando di tornare allo stato originario di vuoto. Questa è una
grande tragedia nella storia della pratica del Qìgōng
气功
. Se consideriamo i grandi
maestri del passato, possiamo vedere che avevano grandi capacità da vivi, ma che
nessuno di loro ha fatto ritorno dopo la morte. Erano tutte persone compassionevoli e
virtuose che consideravano l’insegnamento del Qìgōng
气功
come la propria
responsabilità: perché allora non sono tornate dopo la morte (o come dicevano loro,
dopo aver ottenuto il Dào
) a insegnare ad altri? Questo può solo dimostrare che non
avevano ottenuto il Dào
ma erano semplicemente morti.
91!
!
La teoria di Yìyuántǐ
意元体
del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
è una teoria evoluta che
non promuove il ritorno all’origine lo sviluppo di un circuito chiuso. E’ una teoria
sullo sviluppo a spirale crescente della coscienza, che può essere rappresentato come
segue:
Hùnyuán
混元气
originarioà si condensa in una sostanza fisica e nello Hùnyuán
混元气
della sostanza fisica à Yìyuántǐ
意元体
indipendente
Le caratteristiche di Yìyuántǐ
意元体
hanno alcuni aspetti in comune con quelle dello
Hùnyuán
混元气
originario, ma oltre ad avere la propria iniziativa, Yìyuántǐ
意元体
possiede anche un contenuto molto più vasto e composito. Quando lo Yìyuántǐ
意元体
si trasforma ed evolve riceve un contenuto specifico. Nella sua formazione, Yìyuántǐ
元体
attraversa una serie di cambiamenti:
Yìyuántǐ
意元体
originarioà Yìyuántǐ
意元体
individualeà Yìyuántǐ
意元体
parziale
La pratica del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
non ricerca il “ritorno” ma promuove la
crescita come sviluppo delle funzioni complete di Yìyuántǐ
意元体
, arrivando a
trasformare Yìyuántǐ
意元体
in questo modo:
Yìyuántǐ
意元体
parzialeà Yìyuántǐ
意元体
completoà Yìyuántǐ
意元体
unificato
Questo porterà l’umanità a un livello più alto (per i dettagli si veda la teoria dello
Yìyuántǐ
意元体
).
ii. La prospettiva corretta sull’attività mentale ordinaria e straordinaria
Il Buddhismo considera l’attività mentale ordinaria come illusoria, parziale e di ostacolo
al raggiungimento della via. Nel Daoismo la mente comprensiva è chiamata il “ladro
della via”. Entrambe le scuole invocano l’abolizione dell’attività mentale ordinaria e il
modo per farlo è lasciar andare la comprensione e la conoscenza per tornare alla
condizione originaria di ignoranza e ingenuità. Sempre secondo il pensiero Buddhista e
92!
!
Daoista, solo abolendo completamente l’attività mentale ordinaria è possibile sviluppare
l’attività mentale straordinaria, unica in grado di percepire il mondo reale, mentre il
mondo percepito tramite l’attività mentale ordinaria è ritenuto irreale. In definitiva,
l’attività mentale ordinaria e straordinaria sono opposte e contraddittorie.
La teoria di Yìyuántǐ
意元体
ha opinioni diverse in merito:
(i) i due tipi di attività mentale sono espressione delle funzioni di Yìyuántǐ
意元体
, con
differenze minori. L’attività mentale ordinaria si basa sugli organi di senso tramite i
quali riceve l’informazione limitata di una sostanza e la integra in Yìyuántǐ
意元体
per
formare l’attività mentale. L’attività mentale straordinaria si fonda invece
sull’informazione olistica, sempre integrandola in Yìyuántǐ
意元体
: la modalità di
ricezione delle informazioni è diversa, ma il risultato in Yìyuántǐ
意元体
è praticamente
lo stesso. Per questo motivo nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
si ritiene che il mondo
oggettivo percepito attraverso l’attività mentale ordinaria e straordinaria sia sempre e
comunque reale.
(ii) Il processo e il percorso di emissione dell’informazione non coincidono. L’attività
mentale straordinaria emette un’informazione olistica che può trasformare direttamente
la persona che la emette o il mondo circostante, creando connessioni straordinarie tra il
soggetto e le caratteristiche straordinarie del mondo esterno. L’informazione
dell’attività mentale ordinaria è anch’essa di natura olistica all’interno di Yìyuántǐ
意元
ma, una volta emessa nell’ambito delle capacità ordinarie diviene immediatamente
frammentaria e parziale e le trasformazioni arrecate a una sostanza hanno luogo
attraverso i vari organi. Poiché l’informazione emessa è compatibile con le
caratteristiche degli organi di senso corrispondenti, la connessione con la sostanza è di
natura ordinaria e le caratteristiche espresse dalla sostanza sono di natura ordinaria, Il
modo in cui si manifestano le caratteristiche del soggetto sono entrambi propri della
sostanza e non ne alterano la natura.
(iii) La differenza tra l’attività mentale ordinaria e straordinaria è piccola. Anche se i
due tipi di attività mentale si manifestano con modalità diverse, l’informazione in
Yìyuántǐ
意元体
è sempre olistica. La differenza consiste nella profondità e nella vastità
dell’informazione nelle due diverse forme di attività mentale. Per esempio, l’immagine
superficiale di una sostanza o di un problema nell’attività mentale ordinaria ne riassume
le varie caratteristiche, senza pecontenere l’informazione completa. Persone diverse
93!
!
hanno esperienze di vita diverse, diversi modi di osservare e diversa cultura, perciò
l’immagine superficiale di una determinata sostanza differisce da persona a persona.
Questo per dire che nel processo di sintesi di un’immagine alcune informazioni sono
rafforzate e altre perdute. Visto che l’immagine superficiale propria dell’attività mentale
ordinaria non comprende l’informazione olistica completa come l’attività straordinaria,
non è in grado di esprimere l’olismo come quest’ultima. In ogni modo, anche
un’immagine superficiale presenta le caratteristiche di una sostanza o di un problema:
per questo motivo anche l’attività mentale ordinaria è in grado di apportare piccoli
cambiamenti al mondo oggettivo. Uno studio condotto dall’Università di Princeton
dimostra che l’attività mentale di persone ordinarie può innalzare la temperatura di un
termometro elettronico. Da questo possiamo comprendere come osservando una
sostanza o un problema con calma e senza preconcetti sia possibile riflettere
un’immagine completa di tale sostanza all’interno di Yìyuántǐ
元体
, lasciando
emergere così le caratteristiche dell’attività mentale straordinaria. Nel Guǎnzi 管子 è
scritto:
Rimani concentrato, con la mente su un unico obiettivo, allinea vista e udito,
questo è il modo per conoscere nella distanza.
132
E inoltre:
Mantieni il corpo eretto, calma il Qì
e il sangue, rimani concentrato, non
disperdere la vista e l’udito, lontano è come vicino, dal pensiero nasce la
conoscenza.
133
Anche nell’esperienza del centro di Zhìnéng Qìgōng
智能气功
Huáxià
134
è stato
riscontrato come persone con un forte pensiero per immagini abbiano sviluppato più
rapidamente le capacità straordinarie. Tutto questo dimostra che l’attività mentale
ordinaria e straordinaria possono essere intercambiabili in certe condizioni.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
132
Guǎnzi 管子, Xīnshù xià
心术下
, (L’arte del cuore, seconda parte), traduzione italiana dell’autrice
secondo la versione di Chinese Text Project.org.
133
Guǎnzi 管子, Nèiyè
内业
, (L’addestramento interiore) traduzione italiana dell’autrice basata su
Chinese Text Project.org e H. Roth, op. cit., 1999, p. 82-83.
134
Centro di cura attraverso la pratica e formazione insegnanti fondato da Páng Míng 庞明, per maggiori
dettagli si veda il Capitolo 1, p. 6-7.
94!
!
iii. Sviluppare attivamente l’attività mentale straordinaria.
Le funzioni proprie dell’attività mentale straordinaria nel passato erano chiamate ‘poteri
magici’. Sia il Buddhismo che il Daoismo consigliano di conoscerli senza utilizzarli,
altrimenti influenzeranno negativamente il progresso della pratica. Inoltre, le due scuole
di pensiero ritengono che l’emergere dell’attività mentale legata alle funzioni
caratteristiche delle abilità straordinarie sia il segno dell’abolizione delle funzioni
corrispondenti alle capacità ordinarie. L’attività mentale ordinaria infatti è considerata
illusoria e da evitare: le due forme di attività mentale sono considerate l’una l’opposto
dell’altra.
Nella teoria di Yìyuántǐ
意元体
, entrambi le attività mentali comandano il
e il
corpo; anche se funzionano in maniera diversa sono intercambiabili in certe condizioni.
Per questo il Zhìnéng Qìgōng
智能气功
sottolinea la necessità di rafforzare le capacità
ordinarie per sviluppare quelle straordinarie. Per esempio, l’insegnamento e la
spiegazione del funzionamento dell’attività mentale straordinaria e i relativi metodi di
pratica sono condotti attraverso l’attività mentale ordinaria. Questo accresce l’abilità di
ricevere ed emettere l’informazione di qualità olistica per fortificare il corpo e guarire
anche gli altri.
Se l’attività mentale ordinaria è troppo rigida ed è diventata il modello di riferimento
per tutto ostacolelo sviluppo dell’attività mentale straordinaria: la conoscenza legata
alle capacità ordinarie, in vantaggio all’interno di Yìyuántǐ
意元体
, sarà eccitata e
sopprimerà la riflessione su informazioni nuove, inibendo così lo sviluppo delle
capacità straordinarie. In caso contrario Yìyuántǐ
意元体
sarà in grado di esprimere le
sue caratteristiche quali ‘riflettere istantaneamente’ e ‘rimanere calmo quando non c’è
niente’ (per i dettagli si veda Il raffinamento della coscienza) e non permetterà alle
capacità ordinarie di bloccare lo sviluppo di quelle straordinarie.
Gli effetti dell’attività mentale.
I. Gli effetti dell’attività mentale sulla vita umana
i. La coscienza può cambiare l’intensità della forza di una persona
95!
!
Abbiamo bisogno di energia per le nostre attività quotidiane come camminare, parlare,
mangiare, lavorare etc. La produzione di energia è una funzione del sistema motorio,
tuttavia la coscienza, in particolari condizioni, può accrescere o diminuire la forza di
una persona. Normalmente, quando la coscienza è molto concentrata o se c’è una forte
aspirazione che la eccita, la forza aumenterà. Al contrario, quando la coscienza non è
concentrata o è in uno stato di paura o negatività, il corpo sarà più debole. Per esempio,
possiamo riuscire con facilità a fare cose che di solito ci risultano difficili o impossibili
se ci troviamo in una condizione d’emergenza, come spostare oggetti che normalmente
troviamo troppo pesanti.
Durante la guerra civile cinese (1946-1949) nel distretto di Bǎodìng 保定, nello Héběi
河北, un gruppo di soldati inseguiti dal nemico ha oltrepassato un fiume largo sette
metri saltandolo. Non un solo soldato ma l’intera truppa riuscì ad arrivare dall’altra
parte. Gli abitanti del villaggio vicino, una volta appresa la notizia, dissero che i soldati
erano benedetti da Buddha e per questo non erano caduti nel fiume. In realtà i soldati
avevano la coscienza completamente vuota perché erano inseguiti dai nemici, non
pensavano nemmeno: devo saltare dall’altra parte”. Quando il pensiero di saltare è
emerso hanno saltato immediatamente: questa è l’unione di coscienza e corpo. In questo
particolare stato mentale, il corpo è passato attraverso cambiamenti rapidi producendo
una forza incredibile, che in cinese è chiamata jíjìn
, forza urgente. Se avessero
visto il fiume e avessero pensato che dovevano saltarlo, o che dovevano sopravvivere
per combattere per il loro paese o distruggere il nemico o simili, la forza dei soldati si
sarebbe dispersa e non sarebbero riusciti a saltare. Ho intervistato alcuni dei veterani
che presero parte a quella battaglia e sono stati d’accordo. Hanno detto: “E’ così! In
quel momento non c’era tempo di pensare a niente. In qualche modo abbiamo solo
saltato il fiume!”. Durante un allenamento normale, la maggior parte degli atleti non è
in grado di ottenere risultati da record. Tuttavia, se la loro condizione psicofisica è
ottimale durante le gare possono stabilire nuovi record e arrivare a risultati eccellenti.
Chiaramente, se il loro stato mentale non è buono non possono nemmeno avere un
rendimento pari al solito. Questo dimostra il ruolo che la condizione mentale ha nella
produzione della forza del corpo. Anche in caso di disordine mentale una persona può
generare una forza fisica estrema. Durante un attacco isterico, per esempio, possono
essere necessari diversi uomini robusti per tenere ferma una signora molto magra. In
cinese questa si chiama fēngjìn
疯劲
, forza folle. Dal punto di vista medico è dovuta
96!
!
all’intensa eccitazione della corteccia cerebrale che produce una forza intensa e
incontrollabile. Solo prestando un po’ di attenzione è possibile riscontrare quanto detto
sopra accada comunemente nella vita di tutti i giorni.
Molti di voi avranno assistito a spettacoli di praticanti di Qìgōng
气功
duro o di atleti.
Alcuni sono in grado di sollevare pesi enormi, resistere a colpi devastanti, rompere
pietre con la testa. In ogni caso, la forza di queste persone non deriva dall’esterno, ma
dal modo in cui usano la coscienza. La condizione mentale può anche far diminuire la
forza del corpo. Quando ci sentiamo giù a livello emotivo ci stanchiamo più facilmente
e il rendimento sul lavoro cala. Shock intensi possono anche disperdere completamente
la forza del corpo di chi li subisce: persone normalmente sane possono perdere il
controllo dell’intestino o della vescica in caso di un grande spavento improvviso. In
medicina cinese questo si esprime con il detto:
Il panico disperde il Qì
, la paura lo sottomette.
Quando la coscienza perde il controllo, il
perde il suo comandante e la forza del
corpo si disperde.
ii. La coscienza può modificare il corpo
Dire che la coscienza modifica la materia ha un significato diverso se si parla dal punto
di vista del Qìgōng
气功
o della filosofia. In filosofia, infatti, questo significa che un
concetto è conosciuto, gestito e applicato dalla maggioranza delle persone con
conseguenze sociali; quello di cui si parla quindi è il processo tramite cui un concetto
viene attuato indirettamente attraverso la società. Nel Qìgōng
气功
, invece, la
trasformazione della materia operata dalla coscienza avviene all’interno del corpo. Ciò
accade perché l’attività mentale può influenzare e modificare il metabolismo delle
sostanze fisiche nel corpo: tale fenomeno si verifica in condizioni sia fisiologiche che
patologiche ed è particolarmente evidente nella pratica del Qìgōng
气功
. In condizioni
normali, il semplice fatto di nominare del buon cibo induce la salivazione in chi ascolta,
come nel celebre aneddoto cinese indicato dall’espressione vedere le susine per calmare
la sete. Si racconta che i soldati del generale Cáo Cāo 曹操 (155-220), mentre lui li
stava guidando al campo di battaglia, fossero molto assetati e non si trovasse acqua nei
97!
!
paraggi. Cáo Cāo 曹操 allora disse loro: Ci sono moltissimi susini sulle colline. Una
volta mangiati i frutti non avrete più sete”. Sentendo ciò i soldati iniziarono a salivare e
la loro sete diminuì. Allo stesso modo, i bambini che hanno assaggiato la frutta candita
iniziano a salivare quando viene detto loro che ne avranno ancora. Questo fenomeno è
riconosciuto dalla medicina moderna come un riflesso del secondo sistema di
segnalazione, mentre nel Qìgōng
气功
è considerato un processo della coscienza che
agisce sulla materia cambiandola. In ogni caso questo processo implica complesse
trasformazioni fisiologiche. Sono stati documentati molti casi di giovani coppie sposate
da poco o costrette a vivere separate per un lungo periodo che hanno concepito bambini
in periodi non fertili del ciclo mestruale. Questo è dovuto allo stato di forte eccitazione
che ha portato l’ovulo a maturare prima del tempo: si tratta di un altro esempio di come
la coscienza può cambiare il corpo.
Esistono anche moltissimi esempi di come la coscienza possa indurre una condizione
patologica nel corpo. Nella storia di Wǔ Zìxū 伍子胥 (m484 a. C.) si racconta come i
suoi capelli diventarono bianchi in una sola notte mentre fuggiva dagli assassini del
padre cercando di attraversare il passo di Zhāo , a indicare come cause psicologiche
possono agire sulla materia trasformandola. Anche se nella vita quotidiana non
accadono episodi così rappresentativi, è abbastanza comune però veder persone che
dimagriscono o soffrono d’insonnia diventando in breve senza energie per la tristezza.
Se trascorriamo una notte sveglia a parlare con un amico che non vediamo da
moltissimo tempo non avremo gli stessi effetti sul corpo dell’insonnia causata dalla
tristezza. Alcune persone quando si arrabbiano hanno immediatamente un forte
innalzamento della pressione, alcune addirittura arrivano a vomitare sangue. Questo
accade perché l’emozione della rabbia genera un’eccitazione che porta il fegato a
contrarsi e i vasi sanguigni a gonfiarsi (perché il sangue non fluisce più attraverso il
fegato), la pressione quindi sale e il sangue fuoriesce. Durante la guerra in Unione
Sovietica, a Stalingrado, moltissime persone si ammalarono di ulcera: uno dei motivi
principali era la forte pressione nervosa che, sovreccitando il sistema simpatico, causava
una secrezione ormonale alterata. Anche in questo caso possiamo vedere come le
alterazioni dello stato mentale si riflettano sul corpo inducendo stati patologici. Inoltre,
in caso di malattie o incidenti, la forza mentale può muovere il corpo in maniera
sorprendente. In guerra sono stati numerosissimi i casi di soldati gravemente feriti che
hanno continuato a combattere. Per esempio il marinaio Mài Xiándé , nonostante
98!
!
una gravissima ferita alla testa rimase al suo posto riparando le turbine della nave su cui
era imbarcato mentre il liquido spinale colava dal suo cranio. In queste condizioni di
solito una persona entra in coma. Episodi come questo sono estremamente difficili da
spiegare dal punto di vista della medicina , mentre dalla prospettiva del Qìgōng
气功
sono perfettamente comprensibili.
Nello stato di Qìgōng
气功
la coscienza può provocare cambiamenti sorprendenti nel
corpo. I praticanti di Qìgōng
气功
duro usano la coscienza per creare una sporgenza che
può muoversi sulle braccia. Alcuni sono in grado di sopportare i colpi di una lancia o
ruotare con il corpo poggiato sulla punta di una lancia all’altezza dell’ombelico.
Durante tale dimostrazione, l’ombelico deve sostenere una pressione di oltre 20,000 kg
al cm
2
. Questo non è spiegabile dal punto di vista della meccanica, della fisica o della
medicina: anche in questo caso si tratta del lavoro della coscienza che modifica il corpo.
Per fare un altro esempio, nel 1988 quando insegnavo a Jiāmùsī 佳木斯, nel nord ovest
della Cina, era presente in classe una signora dai seni piuttosto piccoli. L’argomento
della lezione erano le tecniche di utilizzo della coscienza per guarire e trasformare il
corpo e i partecipanti erano incoraggiati a fare prove pratiche. La signora allora,
seguendo il principio di condensarsi e prendere forma” dello Hùnyuán Qì
混元气
si
concentrò sulla crescita del seno. Non usò la coscienza nel modo corretto e invece di un
aumento di volume del seno ottenne un unico rigonfiamento duro della grandezza di una
noce. Mi fece presente il problema e io replicai: “Se sai usare la coscienza per farlo
crescere sai anche come usarla per farlo scomparire. Scomparirà, no?”. Era una donna
molto intelligente e si concentrò pensando: “Il rigonfiamento, svanisce, svanisce” e
immediatamente il rigonfiamento scomparve.
99!
!
iii. Da Qìgōng sùyuán wénxiàn zhāilù
气功溯源文献摘
(Le tracce del Qigong nella
letteratura) del 1988.
1. Introduzione.
2. Guǎnzi Nèiyè 管子内业.
3. Lǎozi Dàodéjīng 老子道德经.
4. Zhuāngzi 庄子.
5. Lièzi 列子.
6. Iscrizione del pendente di giada sulla conduzione del Qì .
1. Introduzione.
Il Qìgōng
气功
del nostro Paese ha una lunga storia, il cui punto d’inizio preciso resta
ancora da scoprire. Dalle fonti letterarie possiamo evincere che il Qìgōng
气功
era già
praticato all’epoca degli Stati Combattenti
135
e probabilmente anche prima. Questa
disciplina permeava fin dall’inizio l’ambito medico, igienico, marziale ecc. e costituisce
una vera e propria perla della cultura antica della nostra madrepatria. Nei vasti e
voluminosi scritti delle antiche scuole filosofiche si ritrovano brillanti esposizioni
riguardo al Qìgōng
气功
(anche se anticamente non aveva questo nome). Il linguaggio,
tuttavia, non può esprimere pienamente tutti gli aspetti di questa pratica: perciò le
metafore, spesso oscure e difficili da comprendere, sono numerosissime. Per uno studio
approfondito del Qìgōng
气功
, senza la presunzione di poter esaurire l’argomento, ho
raccolto i passi dei testi antichi che fanno riferimento agli aspetti teorici, pratici e
metodologici del Qìgōng
气功
, alle capacità specifiche raggiunte attraverso l’esercizio e
ai suoi legami con la medicina. Data la vastità dell’argomento si tratta di un lavoro
senz’altro limitato, in cui è difficile evitare gli errori: spero che possa essere considerato
uno spunto per ulteriori studi.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
135
475-221 a.e.v.
100!
!
2. Guǎnzi Nèiyè
管子内业
.
136
Tutte le forme della mente
Sono naturalmente permeate e ricolme di essa,
E da essa nascono e crescono.
Dolore, felicità, gioia, rabbia, desiderio e ricerca del
Profitto ne causano ineluttabilmente la dispersione.
Se si è capaci di lasciar andare dolore, felicità, gioia,
rabbia, desiderio e ricerca del profitto,
Ecco che la mente torna all’equilibrio.
La mente beneficia della calma,
e da essa ottiene la pace.
Non disturbarla, non confonderla
E l’armonia si svilupperà spontaneamente.
Chiara come se fosse al tuo fianco.
Vaga come se fosse irraggiungibile.
Indiscernibile come se si trovasse oltre l’illimitato.
La prova di ciò non è lontana;
Ogni giorno utilizziamo il Dé .
Il Dào pervade il corpo,
Eppure gli esseri umani non sanno mantenerlo stabile.
Va senza tornare,
Torna senza rimanere.
Silenzioso da non poterne udire il suono.
E all’improvviso appare nella mente.
Oscura, non se ne vede la forma.
Eppure sorge con noi.
Non se ne vede la forma,
Non se ne ode la voce,
Eppure se ne percepisce il ritmo:
ecco il Dào .
La Via non ha luogo,
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
136
Traduzione italiana dell’autrice, con riferimento alla versione inglese di H. Roth, op. cit., 1999.
101!
!
Dimora in ogni mente evoluta.
Se la mente è tranquilla il soffio vitale è regolare,
Il Dào può essere fermato.
Coltivare e calmare la mente,
Così si può raggiungere il Dào .
Il Dào 道:
La bocca non ne può parlare,
Gli occhi non la possono vedere,
Le orecchie non la possono udire.
Tramite esso coltiviamo la mente e allineiamo il corpo.
Riuscendo a rimanere allineati e calmi,
Allora si può essere stabili.
Una mente stabile al centro,
Gli occhi e le orecchie chiari e acuti,
I quattro arti fermi e saldi,
Creano la condizione che accoglie l’essenza vitale.
L’essenza vitale è l’essenza del soffio vitale.
Quando il soffio vitale è condotto, genera l’essenza vitale,
La nascita dell’essenza vitale porta al pensiero,
Il pensiero porta alla conoscenza,
Alla conoscenza, è necessario fermarsi.
Una mente ordinata
Produce parole ordinate,
E assegna alle persone compiti ben ordinati.
Allora tutto sotto il cielo sarà ben ordinato.
Quando una parola è compresa,
Tutto sotto il cielo la segue.
Quando una parola è ferma,
Tutto sotto il cielo ascolta.
Se il corpo non è allineato,
102!
!
Il Dé non si manifesta.
Se il centro non è calmo,
La mente non è gestita.
Con il corpo allineato accogli il Dé ,
Che arriverà spontaneamente.
Nessuno comprende i limiti della mente
Che conosce intuitivamente le diecimila cose.
Conservane il senso, che non vacilli.
Non permettere che i fenomeni agitino i sensi,
E che i sensi disturbino la mente:
Questo si chiama essere centrati.
La mente spirituale è naturalmente presente.
Va e viene,
Nessuno la può comprendere.
Se la si perde sopraggiunge inevitabile il caos
Se la si ottiene tutto è necessariamente ben gestito.
Tieni rispettosamente in ordine la sua casa
E l’essenza vitale vi tornerà naturalmente.
Calma i pensieri,
Lascia andare il controllo.
Comportandosi con rigore e rispetto
L’essenza vitale diviene stabile.
Una volta raggiunta non va lasciata,
In modo che gli occhi e le orecchie non straripino,
E la mente non vaghi ancora altrove.
Con una mente allineata,
E’ possibile vedere le diecimila cose nella giusta prospettiva.
Che significa essere liberi?
La mente è presente, i sensi sono ben gestiti.
Quando la mente è calma, i sensi sono calmi.
E’ la mente a gestirli;
E’ la mente a calmarli.
103!
!
Nella mente è custodita un’altra mente,
come conservata all’interno.
Questa mente nella mente
è una consapevolezza che precede le parole.
Dalla consapevolezza nasce la forma;
Dalla forma nasce la parola.
Dalla parola essa si compie;
E dopo il compimento si crea l’ordine.
Senza ordine inevitabilmente si ha il caos.
Il caos coincide con la morte.
Conservando l’essenza vitale essa si genera
spontaneamente,
Mentre la calma si espande all’esterno.
Custodita all’interno come sorgente originaria.
Simile a un flusso costante armonizza e bilancia,
E’ la fonte profonda del soffio vitale.
Se la fonte non è secca,
I quattro arti sono solidi.
Quando la sorgente non è prosciugata,
Il soffio vitale circola liberamente attraverso
I nove orifizi.
Allora puoi arrivare al limite di cielo e terra,
Coprire i quattro mari.
L’interno libero da pensieri confusi,
Nessuna calamità all’esterno.
La mente integra all’interno,
Il corpo integro all’esterno,
Nessuna sciagura dal cielo,
Nessun danno dagli esseri umani,
Questa è la condizione del Saggio.
Nella persona allineata e calma,
La pelle è liscia e distesa,
La vista e l’udito sono acuti,
I muscoli sono flessibili e le ossa forti.
104!
!
Può sostenere il grande cerchio
137
,
E percorrere con sicurezza il grande quadrato
138
.
Riflette le cose in modo estremamente puro,
E le percepisce con somma chiarezza.
Avere rispettosa coscienza senza vacillare,
Rinnova il Dé ogni giorno.
Porta a comprendere a fondo tutto sotto il cielo,
Fino al limite delle quattro direzioni.
Emanare riverentemente la pienezza,
Questo è il conseguimento interiore.
Concentrare il soffio vitale e spirituale,
Permette di contenere le diecimila cose.
Se si è in grado di concentrarsi e fondersi nell’unità
E’ possibile conoscere la buona e la cattiva sorte,
Senza ricorrere alla divinazione.
Se si è capaci di fermarsi e cedere
Si riesce a non cercare negli altri,
E tuttavia a trovare in sé stessi.
Riflettere ripetutamente su questo
Conduce a una comprensione superficiale,
incompleta.
La mente spirituale lo coglie interamente,
Non per la potenza degli spiriti,
Ma grazie al massimo raffinamento del soffio vitale.
I quattro arti sono allineati,
Il sangue e il soffio calmi,
La mente concentrata e compatta,
Occhi e orecchie non ricevono stimoli eccessivi.
Anche ciò che è più lontano è come se fosse vicino.
La riflessione profonda genera la conoscenza.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
137
Il cielo.
138
La terra.!
105!
!
La vitalità delle persone dipende
Dalla contemplazione.
L’ansia fa perdere la disciplina;
La rabbia fa perdere le fondamenta.
Se sopraggiungono ansia o tristezza, gioia o rabbia,
Il Dào non ha luogo.
Amore e desiderio,
Follia e confusione devono essere corretti
Senza spingere né tirare.
La buona sorte tornerà naturalmente,
Così come il Dào giungerà da solo,
Affidabile fonte d’ispirazione.
Si trova da calmi;
Si perde turbandosi.
Il soffio vitale efficace è nella mente,
Va e viene.
Così sottile da non contenere nulla;
Così vasto che non c’è niente che non ne sia avvolto.
Si disperde
Per i danni recati dalla mente agitata.
Quando la mente mantiene la tranquillità,
Il Dào si stabilizza naturalmente.
Le persone che hanno raggiunto il Dào ,
Ne sono ricolme fino ai pori della pelle e ai capelli.
Nel petto non conoscono sconfitta.
Seguire questa disciplina di contenimento del desiderio
Rende liberi da qualsiasi insidia.
106!
!
3. Lǎozi Dàodéjīng
老子道德经
.
Capitolo uno.
La Via veramente Via non è una via costante.
I Termini veramente Termini non sono termini costanti.
Il termine Non-essere indica l’inizio del cielo e della terra; il termine Essere indica la
Madre delle diecimila cose.
Così, è grazie al costante alternarsi del Non-essere e dell’Essere che si vedranno
dell’uno il prodigio, dell’altro i confini.
Ciò che essi hanno in comune, io lo chiamo il Mistero, il Mistero Supremo, la porta di
tutti i prodigi.
139
Dal capitolo tre.
Ecco per quale ragione il Santo, nella sua opera di governo, svuota il cuore (degli
uomini) e riempie il loro ventre, indebolisce la loro volontà e rafforza le loro ossa.
140
Capitolo sei.
“Lo spirito della valle non muore”, questo si riferisce alla femmina oscura.
“ La porta della femmina oscura”, questo si riferisce alla radice del cielo e della terra
Sviluppandosi in fibre innumerevoli, essa dura per sempre; la sua azione non si
esaurisce mai.
141
Capitolo dieci.
Aggrappandoti all’unità con la tua anima spirituale e la tua anima corporale, puoi
impedire che esse si separino?
Concentrando la tua respirazione sino a fiaccarti, puoi diventare come un lattante?
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
139
Tao te ching, op. cit., 1973, p. 27.
140
Ibid., p. 33.
141
Ibid., p. 39.
107!
!
Ripulendo il tuo specchio oscuro, puoi renderlo senza macchia?
Amando il popolo e governando lo Stato, puoi restare senza azione?
Aprendo e chiudendo le porte naturali, puoi essere una gallina?
Comprendendo tutto ciò che ti circonda, puoi fare a meno delle conoscenze?
Produrre e nutrire, produrre ma non appropriarsi, agire ma non trarne alcuna sicurezza,
far crescere ma non dirigere, questa è la virtù segreta.
142
Capitolo quattordici.
Ciò che si guarda senza vederlo si chiama incolore.
Ciò che si ascolta senza udirlo si chiama afono.
Ciò che si tocca senza afferrarlo si chiama sottile.
Non si può scrutare oltre queste tre qualità, perché, confuse insieme, esse formano
un’unità.
Il suo sorgere non è risplendente, il suo tramontare oscuro. Operando in
ramificazioni infinite, che non possono essere espresse da termini, essa torna
all’immateriale. Eciò che si chiama Forma dell’Informe, Immagine dell’Immateriale;
ma tali appellativi sono soltanto vaghe approssimazioni.
Valle incontro, e non ne vedrai il capo. Seguila, e non ne vedrai il fondo.
Se ci si attiene alla via dell’antichità per guidare l’esistenza di oggi, si può conoscere
l’origine primordiale; questo si chiama svolgere il filo della Via.
143
Capitolo quindici.
Coloro che nell’antichità erano abili nella Via, avevano (una natura) sottile e
meravigliosa, e una penetrazione misteriosa, così profonde che è impossibile conoscerle.
Poiché infatti non possiamo conoscerli, possiamo soltanto sforzarci di descrivere le loro
forme.
Quanto erano esitanti, come qualcuno che d’inverno attraversi un fiume a guado!
Quanto erano circospetti, come qualcuno che tema i suoi vicini tutt’intorno!
Quanto erano riservati, come un invitato (in presenza dell’ospite)!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
142
Tao te ching, op. cit., 1973, p. 46- 47.
143
Ibid., p. 53.
108!
!
Quanto erano molli, come il ghiaccio che sta per sgelare!
Quanto erano solidi, come il legno grezzo!
Quanto erano ampi, come una valle!
Quanto erano turbolenti, come l’acqua torbida!
Che cosa può far cessare la turbolenza? Con la tranquillità (l’acqua torbida) diventa a
poco a poco chiara.
Che cosa può assicurare la quiete? Con il movimento a poco a poco si produce (la
quiete).
Coloro che mantenevano questa Via non desideravano essere riempiti.
Infatti, poiché non erano riempiti, potevano consumarsi senza essere rinnovati.
144
Dal capitolo sedici.
Raggiungi il vuoto estremo e conserva una rigorosa tranquillità.
Raggiungendo un vuoto estremo e conservando una rigorosa tranquillità, mentre i
diecimila esseri tutti insieme si dibattono attivamente, io contemplo il loro ritorno (nel
nulla).
Infatti gli esseri fioriscono e (poi) ognuno torna alla propria radice. Tornare alla propria
radice si chiama la tranquillità; ciò vuol dire deporre il proprio compito. Deporre il
proprio compito è una legge costante. Colui che conosce questa legge si chiama
illuminato.
145
Capitolo ventuno.
Le manifestazioni della grande Virtù procedono unicamente dalla Via. La Via è
qualcosa di assolutamente vago e inafferrabile. Benché inafferrabili e vaghe, all’interno
di essa vi sono delle immagini. Benché impenetrabili e oscuri, all’interno di essa vi sono
dei germi. Questi germi sono molto reali: all’interno di essi risiede l’infallibilità, sicché,
dall’antichità fino a oggi, questo termine (Via) per esprimere l’origine comune non è
stato abolito. Come posso sapere io che tale è l’origine comune? Da questo.
146
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
144
Tao te ching, op. cit., 1973, p. 55.
145
Ibid., p. 57.
146
Ibid., p. 67.
109!
!
Dal capitolo venticinque.
Prima della formazione del cielo e della terra c’era qualcosa in stato di fusione.
Tranquilla e immateriale, essa esiste da sola e non muta (carattere); essa circola
ovunque senza stancarsi. Si può considerarla come la Madre di Tutto-sotto-il-cielo. Io
non ne conosco il (vero) nome, ma la designo col nome di “Via”. Sforzandomi per
quanto possibile di definirla con un nome, la chiamo “grande”. “Grande” significa
“procedere”, “procedere” significa “allontanarsi”; “allontanarsi” significa tornare (al
proprio contrario).
147
Dal capitolo ventotto.
Colui che si riconosce gallo ma si comporta come una gallina è il burrone del mondo.
Egli è il burrone del mondo; la “Virtù” (“forza”, Tê) non ne scorre mai via. Egli ritorna
allo stato di lattante.
Colui che conosce il bianco ma si attiene al nero è la misura del mondo. Egli è la misura
del mondo; la “Virtù” costante non gli manca. Egli ritorna allo stato in cui non ci sono
poli (di opposizione).
Colui che conosce l’onore ma resta nella vergogna è la valle del mondo. Egli è la valle
del mondo; la “Virtù” costante è sufficiente.
148
Dal capitolo trentasette.
La Via è costantemente inattiva, eppure non c’è niente che non si faccia.
Se a questo potessero attenersi i re vassalli, i diecimila esseri si svilupperebbero da soli.
Se, durante questo sviluppo, i desideri diventassero attivi, io li conterrei per mezzo della
semplicità del senza nome.
In verità diventerebbero anch’essi privi di desideri. Essendo privi di desideri,
diventerebbero tranquilli, e l’impero di consoliderebbe da solo.
149
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
147
Tao te ching, op. cit., 1973, p.74.
148
Ibid., p. 80.
110!
!
Dal capitolo trentanove.
La conoscenza è solo un fiore superficiale della Via, e l’inizio della stoltezza.
150
Dal capitolo quarantadue.
I diecimila esseri si scostano dall’elemento Yin e abbracciano l’elemento Yang.
151
Dal capitolo quarantasette.
Senza uscire dalla porta, conoscere il mondo!
Senza guardare dalla finestra, vedere la Via del cielo!
152
Capitolo cinquantadue.
Tutto-sotto-il-cielo ha un inizio che si può considerare come la Madre di Tutto-sotto-il-
cielo. Quando si trova la madre, attraverso di essa si possono conoscere i figli. Quando
si conoscono i figli, se di nuovo ci si affida alla madre, non si corrono pericoli fino alla
fine della propria vita.
Tappa le entrate, chiudi le porte, e per lo sviluppo (naturale) del tuo corpo le tue forze
non si esauriranno. Apri le entrate, favorisci le attività, e per lo sviluppo (naturale) del
tuo corpo sarai senza aiuto.
Percepire ciò che è piccolo vuol dire avere la visione; attenersi al debole vuol dire
essere forti.
Usando la propria luce, se si fa di nuovo ricorso alla propria visione, non si espone il
proprio corpo alla calamità. Questo si chiama: applicarsi a ciò che è costante.
153
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
149
Tao te ching, op. cit., 1973, p. 97.
150
Ibid., p. 99.
151
Ibid p. 107.
152
Ibid., p. 115.
153
Ibid., p. 123.
111!
!
Dal capitolo cinquantacinque.
La pienezza di colui che è impregnato della Virtù è simile a quella di un lattante. Gli
insetti velenosi non lo pungono, gli animali selvaggi non lo graffiano, i rapaci non lo
ghermiscono. Sebbene le sue ossa siano deboli e i suoi muscoli molli, egli stringe con
forza. Sebbene non conosca ancora niente dell’unione del maschio e della femmina, il
suo membro si erge. Questo avviene a causa del completo sviluppo (in lui) dell’essenza
fine. Sebbene gridi tutto il giorno, non diventa rauco. Questo avviene a causa del
completo sviluppo (in lui) dell’armonia naturale.
Conoscere l’armonia naturale si dice essere costanti.
Conoscere la costanza si dice essere illuminati.
Allungare la vita si dice nefasto.
Se il cuore controlla il soffio vitale, ciò si dice: essere rigidi.
154
Capitolo cinquantanove.
Per governare gli uomini e servire il cielo, niente vale quanto la moderazione.
Proprio perché c’è moderazione, questo significa dedicarsi (alla Via) di buon’ora.
Dedicarsi (alla Via) di buon’ora significa raccogliere una doppia provvista di Virtù.
Quando si è raccolta una doppia provvista di Virtù, non esiste nulla di cui non si sia
capaci. Quando non esiste nulla di cui non si sia capaci, nessuno conosce i limiti fino ai
quali (si può giungere). Quando nessuno conosce i propri limiti, si può possedere un
regno. La “madre” grazie alla quale si possiede il regno può sussistere a lungo.
Vale a dire che una radice profonda e una base solida sono la via per (ottenere)
longevità e durevolezza.
155
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
154
Tao te ching, op. cit., p. 128.
155
Ibid., p. 136.
112!
!
4. Zhuāngzi
庄子
.
Dal capitolo tre, Nutrire la vita.
Il macellaio posò il coltello e disse: “Amo il Dào e così miglioro nella mia arte.
All’inizio della mia carriera non vedevo che il bue. Dopo tre anni di pratica, non vedevo
più il bue. Adesso è il mio spirito che opera, più che i miei occhi. I miei sensi non
agiscono più, ma soltanto il mio spirito. Conosco la conformazione naturale del bue e
attacco solo gli interstizi. Non scalfisco mai le vene le arterie, i muscoli, i
nervi, né a maggior ragione le grandi ossa!
156
Dal capitolo sei, La scuola del primo principio.
Che cos’è l’uomo perfetto? L’uomo perfetto dell’Antichità non opprimeva la minoranza,
non sfoggiava il proprio successo e non cercava adulatori. Era un uomo che non si
rammaricava per i propri errori si inorgogliva delle sue buone azioni. Era un uomo
che non tremava per le vertigini se si trovava in un luogo alto, non era bagnato
dall’acqua, non si bruciava nel fuoco, perché era giunto a un tale grado nel Tao.
Nell’Antichità, l’uomo perfetto non sognava durante il sonno; e non aveva
preoccupazioni al suo risveglio; non faceva pasti troppo saporiti. Respirava molto
profondamente, e la respirazione gli proveniva dai talloni; mentre la respirazione degli
uomini comuni proviene solo dalla gola. Chiunque è schiavo delle proprie passioni
erutta le parole come se vomitasse.
157
Dal capitolo tredici, La via del cielo.
“Ancorato il suo cuore nell’unità, egli diventa re dell’universo. Nessuno spirito cattivo
vive in lui; la sua anima è sempre desta. Ancorato il suo cuore nell’unità, tutti gli esseri
gli si sottomettono”. Ciò vuol dire che, avendo trovato il vuoto e la quiete, li estende a
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
156
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 33-34.
157
Ibid., p. 57-58.
113!
!
tutto l’universo e li comunica a tutti gli esseri: è quel che viene chiamata la gioia del
cielo.
158
Dal capitolo otto, Piedi palmati
Così l’uomo dall’udito fino non sente altro l’altro, ma se stesso; l’uomo chiaroveggente
non vede l’altro, ma se stesso
159
.
Dal capitolo quindici, Torturarsi lo spirito.
Chi soffiando ora con forza ora con dolcezza, espira e aspira, espelle l’aria viziata e
assorbe l’aria pura, si appende come fa l’orso e si stira come fa l’uccello, cerca solo la
longevità. E’ questo l’ideale di coloro che vogliono nutrire il proprio corpo stendendolo
e contraendolo. Il miglior esempio ce lo dette Péng Zǔ 彭祖.
Il santo vive secondo l’azione del cielo, la sua morte è solo una metamorfosi. La sua
immobilità partecipa dell’Oscurità, il suo movimento partecipa della Luce.
160
Rimanere puro, senza mischiarsi, essere calmo e uno senza modificarsi, disinteressarsi
delle cose e non agire, regolare la propria attività sul movimento del cielo, è questa
l’arte di nutrire lo spirito.
161
La purezza e la semplicità conservano lo spirito nel suo stato originario. Chi può così
conservarlo ne preserva l’integrità; questa, facendosi più profonda e più estesa, si
identifica con l’ordine del cielo.
Un proverbio dice: “L’uomo comune importanza alla ricchezza; il letterato austero
preferisce la fama; il saggio tende verso il suo ideale; per il Santo ha valore la propria
vitalità”. Semplicità è ciò che esclude qualsiasi miscuglio, purezza è ciò che non
corrompe l’anima. Chi possiede in sé purezza e semplicità è un uomo vero.
162
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
158
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 116.
159
Ibid., p. 80.
160
Ibid., p. 136.
161
Ibid., p. 137.
162
Ibid., p. 137-138.
114!
!
Dal capitolo sedici, Correggere la natura.
Gli Antichi che coltivavano il Tao nutrivano la loro intelligenza con la calma. Se in loro
l’intelligenza non agiva più per se stessa, è perché nutrivano la calma con l’intelligenza.
Se in loro intelligenza e calma si nutrivano reciprocamente, l’armonia e l’ordine
sgorgavano dalla loro natura.
163
Dal capitolo undici, Lasciar fare e tollerare.
“Ho sentito dire, maestro, che siete giunto alla via suprema. Così oso domandarvi come
governare noi stessi, per vivere a lungo”.
“La vostra domanda è eccellente” disse il maestro Guǎng-chéng 广成 alzandosi
bruscamente. “Avvicinatevi, vi spiegherò che cos’è la via suprema. La sua essenza è
profonda e oscura, la sua vetta confusa e segreta. Non guardate nulla, non ascoltate
nulla e mantenete il vostro spirito nella quiete: il vostro corpo si perfezionerà da sé.
Siate calmo e puro, non affaticate il vostro corpo, non agitate la vostra anima e vivrete a
lungo. Che i vostri occhi non vedano nulla, che i vostri orecchi non odano nulla, che il
vostro spirito non conosca nulla, che la vostra anima vegli sul vostro corpo, allora
vivrete a lungo. Vegliate sul vostro interiore, chiudetevi a ciò che è esteriore. Perché
volere troppo apprendere porta alla rovina. Venite con me al di della grande luce e
giungerete alla sorgente della luce suprema. Oltrepassate con me la porta dell’oscurità e
scenderete alla sorgente della oscurità suprema. Il cielo e la terra hanno le loro funzioni;
l’oscurità e la luce hanno le loro risorse. Applicatevi soltanto a vegliare sulla vostra
persona e tutti gli esseri fioriranno da soli. Io mi ricollego all’unità originaria
dell’universo e adotto l’armonia dell’oscurità e della luce: per questo ho coltivato la mia
persona per milleduecento anni senza che il mio corpo ne sia stato affaticato”.
164
Dal capitolo dodici, Cielo e terra.
“Vorrei che mi parlaste dell’uomo dallo spirito soprannaturale”.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
163
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 139.
164
Ibid., p. 94-95.
115!
!
“Quest’uomo ha cavalcato la luce, e in essa si è annientato insieme con il proprio corpo.
Si dice che i suoi raggi rischiarino l’immensità. Giunge al limite del proprio destino e
delle proprie possibilità. L’universo intero ne è ricolmo di gioia, tutti gli affanni del
mondo scompaiono e tutti gli esseri ritrovano la loro natura originaria. Ciò si chiama
identificarsi con l’indistinzione primordiale.
165
Dal capitolo tredici, La via del cielo.
Non perché cerchi la tranquillità come un bene, ma perché nessuno, fra tutti gli esseri,
può più commuovere il suo cuore.
Se la tranquillità dell’acqua permette di riflettere le cose, di che cosa non è capace
quella dello spirito? Com’è tranquillo, lo spirito del Santo! E’ lo specchio dell’universo
e di tutti gli esseri. Il vuoto, la tranquillità, il distacco, la noncuranza, il silenzio, il non
agire sono la livella dell’equilibrio dell’universo, la perfezione della via e della virtù.
166
Dal capitolo diciannove, Avere piena comprensione della vita.
Maestro Lièzi 列子 chiese a Guān Yǐn 关尹: “L’uomo perfetto non asfissia quando
nuota sott’acqua; non brucia quando cammina sul fuoco: non trema di vertigini quando
si innalza al disopra di tutti gli esseri del mondo. Permettetemi di chiedervi come giunga
a una simile invulnerabilità?”.
“Ciò deriva,” rispose Guān Yǐn 关尹 “dall’aver conservato puro il proprio soffio”.
167
Dal capitolo ventitre, Gēng Sāng Chǔ
庚桑楚
.
Ma chi esce senza radice, chi rientra senza apertura, chi ha la realtà senza il luogo, chi
ha la lunghezza senza radice rami, ciò grazie al quale ogni essere esce senza che vi
sia un’apertura, possiede la realtà. Colui che possiede la realtà senza il luogo è lo
spazio, colui che possiede la lunghezza senza radice rami è il tempo. C’è la vita, c’è
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
165
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 110.
166
Ibid., p. 114.
167
Ibid., p. 164.
116!
!
la morte. C’è l’uscita, c’è l’entrata. L’uscita e il rientro privi di forme visibili sono detti
la porta del cielo. La porta del cielo è il non essere da dove sorgono tutti gli esseri del
mondo.
168
Non ci si deve gonfiare di ambizione. Bisogna evitare gli errori del cuore, lasciare che la
virtù si manifesti e non intralci la via. Le dignità e le ricchezze, la preminenza e
l’autorità, la fama e l’interesse, questi sei desideri gonfiano l’ambizione dell’uomo.
L’odio e il desiderio, la gioia e la collera, la tristezza e il piacere, queste sei passioni
ostacolano la virtù. Accettare e rifiutare, prendere e dare, intelligenza e capacità, queste
sei aspirazioni impediscono l’accesso alla via. Colui che non è mosso da queste
ventiquattro passioni umane si manterrà in perfetto equilibrio; la sua anima sarà serena,
chiaroveggente e umile. Non agisce, ma tutto si compie attraverso di lui.
169
Dal capitolo ventiquattro, Xú Wú Guǐ
徐無鬼
.
Per questo, egli non si avvicina troppo alle persone, ma evita anche di allontanarsene
troppo. Conserva la sua virtù, mantiene il suo equilibrio e si adatta ali uomini. Questi è
chiamato l’uomo perfetto. Respinge la conoscenza della formica, realizza il progetto del
pesce e rifiuta l’intenzione della pecora.
Colui che guarda soltanto entro i limiti dei suoi occhi, ascolta soltanto entro i limiti di
suoi orecchi, si immagina soltanto entro i limiti del suo spirito, un uomo simile possiede
un suo esemplare equilibrio e un suo adattamento dinamico.
170
Dal capitolo trentadue, Liè Yù Kòu
列御寇
.
Il peggior nemico dell’uomo è di avere coscienza delle proprie qualità, perché ciò lo
rende arrogante. Diventato arrogante, non cessa di guardare a se stesso, e ciò lo porta
alla rovina.
171
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
168
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 215.
169
Ibid., p. 217.
170
Ibid., p. 232.
171
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 304.
117!
!
Dal capitolo trentatre, Le scuole nel mondo.
Come nascono i Santi? Come si formano i re? Tutto procede dall’Uno. Colui che non si
allontana dal principio si chiama uomo celeste; colui che non si allontana dall’essenza si
chiama uomo ispirato; colui che non si allontana dalla propria verità innata si chiama
uomo perfetto; colui che assume come principio il cielo, come base la virtù, come porta
il Dào , e pronostica i cambiamenti e le trasformazioni, si chiama Santo.
172
Pensare che il principio sia la quintessenza, e le cose grossolane. Considerare che
l’accumulo è insufficienza; essere altrettanto distaccato e altrettanto indipendente degli
spiriti e delle intelligenze superiori: c’era anche questo nel metodo del Tao degli
Antichi. A Guān Yǐn 关尹 e a Lǎo Dān , che ne erano giunti a conoscenza,
piacque. La loro dottrina era costruita sul nulla e sull’essere costanti che si
ricongiungevano all’unità suprema. Il loro comportamento esteriore era debolezza e
umiltà. La loro realtà interiore era di essere vuoti e inoffensivi verso tutti gli esseri.
Guān Yǐn 关尹 diceva: “Non legatevi al vostro io, e le cose appariranno quali esse
sono. Il vostro movimento sia simile a quello dell’acqua, la vostra immobilità simile a
quella dello specchio, la vostra risposta simile all’eco; siate fuggitivi come il nulla che
non c’è, sereni come l’acqua pura. Chi rende se stesso simile agli altri vi si adatterà. Chi
si impone verrà sconfitto. Non superate mai gli altri, tenetevi sempre indietro.”
Lǎo Dān diceva: Conosci il maschile, aderisci al femminile, sii l’abisso del
mondo; conosci la gloria, aderisci alla disgrazie, sii la valle del mondo”. La gente cerca
i primi posti, lui soltanto occupa l’ultimo: Accetto” dice “l’immondezza del mondo”.
La gente si arricchisce, lui soltanto si spoglia. Poiché nulla egli possiede, vive
nell’abbondanza, simile a una montagna. Possiede la pace interiore, si comporta con
parsimonia. Pratica il non agire e non si cura dell’abilità. Tutti aspirano alla felicità; egli
si piega per restare integro: “Potrei forse sfuggire al rimprovero degli altri
uomini?”dice. Egli ha per base la profondità, l’economia per regola. Tutto ciò che si
indurisce sarà distrutto; tutto ciò che si affila sarà smussato”. Si mostrò sempre
tollerante verso gli esseri, e non fece alcun male agli uomini.
Benché non abbiano raggiunto il sommo della perfezione, Guān Yǐn 关尹 e a Lǎo Dān
老聃 furono tuttavia gli spiriti vasti, grandi e veri dell’Antichità.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
172
Ibid., p. 306.
118!
!
Fuggevole e incorporea, la realtà cambia incessantemente e non contiene nulla che sia
stabile. Si è morti? Si è vivi? Il cielo e la terra sono tutt’uno? E dove vanno gli spiriti e
le intelligenze superiori? Dove si va, alla cieca? E dove si arriva, di colpo? Tra tutti gli
esseri che si manifestano nell’universo, non se ne scorge uno solo che si meriti che si
ritorni a lui. C’era anche questo nel metodo del tao degli Antichi. A Zhuāng-zi 庄子,
che ne era giunto a conoscenza, piacque.
Egli si esprime con discorsi stravaganti, con parole insolite, con espressioni senza testa
coda, troppo libere, a volte, ma senza parzialità, perché la sua dottrina non intende
presentare punti di vista particolari. Giudica il mondo troppo fangoso per essere
espresso in discorsi seri. Per questo egli pensa che le parole di circostanza siano
prolisse, che le parole che hanno peso abbiano una loro verità, ma che soltanto le parole
rivelatrici abbiano un potere evocativo senza limiti.
Benché egli comunichi con l’anima dell’universo, non si mostra sdegnoso verso gli
esseri. Si guarda dall’approvare e dal biasimare; così, vive in pace con tutti.
173
Dal capitolo sei, La scuola del primo principio.
“Faccio progressi”.
“Che cosa vuol dire questo?”.
“Dimentico il rito e la musica”.
“Ciò è bene, ma non è sufficiente”.
Un altro giorno ancora Yán Huí 颜回 incontrò di nuovo il suo maestro e gli disse: “Mi
siedo e dimentico tutto”.
Zhòng-ní 仲尼 ne provò un sentimento di rispetto e chiese: “Che cosa intendi dicendo
che ti siedi e dimentichi tutto?”.
Yán Huí 颜回 rispose: Che mi spoglio del mio corpo, cancello i miei sensi,
abbandono ogni forma, sopprimo ogni intelligenza, mi unisco con colui che abbraccia
tutto, ecco quello che intendo dicendo che mi siedo e dimentico tutto”.
174
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
173
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p. 313-315.
174
Zhuangzi [Chuang-tzu], op. cit., 2008, p.68.
119!
!
Dal capitolo quattro, Il mondo degli uomini.
“Permettete che vi chieda in che cosa consiste”.
“Concentrati,” disse Zhòng-ní 仲尼 “non ascoltare con i tuoi orecchi ma con il tuo
spirito, non ascoltare con il tuo spirito ma con il tuo soffio. Gli orecchi si limitano ad
ascoltare, lo spirito si limita a rappresentare se stesso. Il soffio, che è il vuoto, può
conformarsi agli oggetti esteriori. E sul vuoto che si modella il Dào . Il vuoto è
l’astinenza dello spirito.”
175
5. Lièzi
列子
.
Dal capitolo uno, I prodigi celesti.
Il Maestro Lièzi 列子 disse: “Nella’antichità i saggi riducevano il principio che governa
il Cielo e la Terra all’alternanza fra lo Yīn e lo Yáng . In realtà, poiché ciò che ha
forma nasce dal Senza-forma, da quale principio nascono il Cielo e la Terra? Io dunque
dico: vi è la Suprema Semplicità, quindi il Supremo Inizio, quindi la Suprema Origine,
quindi la Suprema Indistinzione. Con Suprema Semplicità si intende lo stato in cui il
soffio non si è ancora manifestato; con Supremo Inizio lo stato in cui si ha il sorgere del
soffio; con Suprema Origine lo stato in cui si ha il sorgere della forma; con Suprema
Indistinzione lo stato in cui si ha il sorgere delle sostanze grossolane. A quello stato in
cui soffio, forma e sostanze grossolane non sono ancora separati si il nome di Caos.
Il termine Caos indica che i Diecimila Esseri formano un tutto indistinto e che non sono
ancora separati gli uni dagli altri. Se lo osservi non lo vedi, se lo ascolti non lo senti, se
lo afferri non lo tocchi: per questo lo si chiama Semplicità.
176
Gli spiriti sottili sono la parte che ci è data dal Cielo; le ossa sono la parte che ci è data
dalla Terra. Ciò che attiene al Cielo è puro e si disperde; ciò che attiene alla Terra è
torbido e si coagula. Quando gli spiriti sottili abbandonano la forma, ciascuno di essi fa
ritorno al proprio vero stato; è per questo che vengono chiamati gu
ǐ
. Il significato di
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
175
Ibid., p. 40.
176
Liezi, op.cit., 2008, p. 7.
120!
!
guǐ
(spirito del defunto) rimanda al significato di guī
(ritornare): essi infatti
ritornano alla loro vera dimora.
L’Imperatore Giallo disse: “Quando gli spiriti sottili sono rientrati nella porta da cui
sono usciti, quando le ossa hanno fatto ritorno alla loro radice, cos’altro mai può restare
di noi?”
177
A partire dalla nascita fino alla sua fine l’uomo è sottoposto a quattro grandi
trasformazioni: infanzia, giovinezza, vecchiaia, morte. Durante l’infanzia il suo soffio è
concentrato e la sua volontà, unificata, è all’apice dell’armonia. Gli altri esseri e
l’ambiente non riescono a danneggiarlo e alla sua potenza null’altro si può aggiungere.
Durante la giovinezza il sangue e il soffio ai agitano fino a sopraffarlo, si levano
desideri e preoccupazioni che finiscono per riempirlo; è aggredito dagli altri esseri e
dall’ambiente e di conseguenza la sua potenza diminuisce. Durante la vecchiaia desideri
e preoccupazioni si indeboliscono, il suo corpo si approssima al riposo, gli altri esseri e
l’ambiente non lo sopravanzano. Sebbene non abbia raggiunto l’integrità dell’infanzia,
il suo stato si differenzia in meglio rispetto a quello della giovinezza. Quando muore
trova il riposo, e fa ritorno al proprio Principio.
178
Dal capitolo due, L’Imperatore Giallo
L’Imperatore Giallo…da allora si astenne da ogni decisione pubblica, lasciò i suoi
appartamenti, si liberò dei servitori, sciolse la sua orchestra di tamburi e campane,
eliminò le raffinatezze culinarie e si ritirò a vivere isolato in un edificio secondario nel
cortile del palazzo. Praticò il digiuno della mente, tenne unificata la propria forma e per
tre mesi non si occupò degli affari di stato. Durante il giorno si addormentò e sognò di
visitare il paese del clan di Huáxū 华胥. Huáxū 华胥 è all’estremità occidentale della
provincia di Yǎn e all’estremità orientale della provincia di Tái , non si sa a quante
migliaia o decine di migliaia di lǐ! dal Paese del Centro. E’ un luogo che non si può
raggiungere con navi con carri a piedi, ma solo con un viaggio dello Spirito.
Un paese dove non ci sono maestri capi, e tutto va come deve andare; un paese
dove la gente è priva di brama e avidità. Non sanno che cosa significhi preferire se
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
177
Ibid., p. 15-17.
178
Liezi, op. cit., 2008, p. 17.
121!
!
stessi e disdegnare gli altri, e dunque non nutrono amore o odio. Non sanno che cosa
significhi volgere le spalle e contrastare gli eventi oppure osservarli e assecondarli, e
dunque non vi è nulla che porti loro beneficio o che li danneggi. Nulla vi è che essi
amino o detestino, nulla che invidino o di cui si dispiacciano. Entrano nell’acqua e non
affondano, entrano nel fuoco e non si bruciano. Trafitti o battuti, non mostrerebbero
ferite o dolore; colpiti o solleticati, non mostrerebbero fastidio o solletico. Marciano nel
vuoto come se camminassero sulla terra, dormono nell’aria come se fossero nel proprio
letto. Nubi e nebbie non offuscano la loro vista, il clamore del tuono non confonde il
loro udito, bellezza e bruttezza non sconvolgono i loro cuori, montagne e vallate non
rendono insicuro il loro passo. Il loro infatti è un viaggiare dello Spirito. Quando
l’Imperatore si svegliò, si rallegrò di aver trovato se stesso. Convocati i ministri Tiān
lǎo 天老, Lìmù 力牧 e Tàishān Jī 太山, disse loro: “Sono rimasto in ritiro per tre
mesi, ho praticato il digiuno della mente e tenuta unificata la mia forma, ho meditato sul
dào che permette di coltivare se stessi e governare gli altri, ma non ho trovato alcun
metodo. Esausto, sono caduto addormentato e ho fatto il sogno di cui vi ho detto. Ora so
che il dào supremo non può essere realizzato attraverso le emozioni. Ora che lo
conosco! Ora che l’ho realizzato! Tuttavia non mi è possibile descrivervi a parole lo
stato in cui mi trovo”.
179
Le montagne di Gū姑射 sono situate in un arcipelago posto tra il Fiume Giallo e il
mare. Su quei monti vive un Uomo Divino che inala il vento e beve la rugiada, e che
non mangia i cinque tipi di cereali. Il suo cuore è come una profondissima sorgente, il
suo aspetto come quello di una vergine. Non stringe legami di intimità o d’affetto.
180
Dopo tre anni che avevo servito il Maestro Shāng e avevo stretto amicizia con
Bógāozi 伯高子, la mia mente non osava più pensare a ciò che è giusto e a cche è
sbagliato, la mia bocca non osava più parlare di profitto e di perdita. Solo a quel punto
ottenni che il maestro mi rivolgesse uno sguardo. Dopo cinque anni la mia mente tornò
a pensare a c che è giusto e a c che è sbagliato, la mia bocca tornò a parlare di
profitto e di perdita. Solo a quel punto il volto del maestro si lasciò andare per la prima
volta a un sorriso. Dopo sette anni lasciavo entrare nella mia mente qualunque pensiero
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
179
Liezi, op. cit., 2008, p. 35-37.
180
Ibid., p. 39.
122!
!
senza pensare a ciò che era giusto o a cche era sbagliato, lasciavo che la mia bocca
dicesse qualunque cosa senza preoccuparmi del profitto o della perdita che potevano
derivarne. Solo a quel punto il maestro mi condusse per la prima volta a sedere sulla
stuoia acanto a lui. Dopo nove anni lasciavo scorrere liberamente tutto ciò che mi
veniva alla mente e tutto ciò che mi usciva dalla bocca, senza più sapere se la
distinzione tra giusto sbagliato, tra profitto e perdita riguardava me stesso o un altro, e
addirittura senza più sapere se il maestro era il mio maestro e l’amico il mio amico.
Avevo realizzato la piena comprensione di ciò che mi era interno e di ciò che mi era
esterno, e a quel punto i miei occhi erano come la bocca. Nulla restava di non unificato.
La mente si coagulò, la forma si sciolse, le ossa e la carne si fusero completamente. Non
percepivo più la consistenza di ciò a cui la mia forma si appoggiava, non percepivo più
il suolo sul quale i miei piedi cavalcavano. Fluttuavo con il vento in tutte le direzioni,
come una foglia secca o una pagliuzza. Alla fine non sapevo se era il vento che
cavalcava me o se ero io che cavalcavo il vento.
181
Lièzi 列子 chiese a Guānyǐn 关尹: L’Uomo Superiore cammina sott’acqua e non
annega, avanza nel fuoco e non si brucia, si alza al di sopra delle Diecimila Cose e non
vacilla. Posso chiedervi come riesce ad arrivare a tanto?”
Guānyǐn 关尹 rispose: “Ci arriva mantenendo unificato il proprio Soffio originario e
questo non ha nulla a che fare con conoscenze di dettaglio o abili esercizi di
coraggio.”
182
Per quanto riguarda poi gli esseri divini e i saggi che vivevano nella più remota
antichità, essi conoscevano le abitudini dei Diecimila Esseri e sapevano interpretare i
suoni emessi da specie diverse di animali; erano capaci di chiamarli a raccolta e di farsi
ubbidire proprio come se fossero uomini.
183
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
181
Liezi, op. cit., 2008, p. 41-43.
182
Ibid., p. 43.
183
Ibid., p. 81.
123!
!
Dal capitolo tre, Il Re Mù
di Zhōu
.
Yǐn Wén 尹文 si inchinò e lo fece entrare in casa. Dopo aver fatto uscire tutti i servitori,
gli fece il seguente discorso.
“Una volta, mentre era in procinto di allontanarsi verso le regioni occidentali, Lǎozi
si voltò indietro e mi disse: Il soffio di ciò che ha vita, l’aspetto di c che ha
forma, altro non sono che illusioni. A ciò che è originato dal Produttore della
manifestazione si il nome di vita, a ciò che è trasformato dall’azione dello Yīn e
dello Yáng si il nome di morte. Quando invece, attraverso la conoscenza della
scienza dei numeri e delle trasformazioni, si agisce sulle cose già manifestate
causandone mutamenti nella forma, si parla di illusione e di magia. L’abilità del
Produttore della manifestazione è qualcosa di sottile e profondo, assolutamente al di
fuori di ogni comprensione. L’abilità di colui che manipola la forma è qualcosa di
superficiale e precario ed è per questo che apparizioni e sparizioni si susseguono
rapidamente. Quando comprenderai che le trasformazioni magiche non sono qualcosa di
speciale rispetto al vivere e al morire, allora potremo studiare insieme l’arte
dell’illusione. In effetti, sia io che te non siamo che illusioni. Che bisogno c’è di
studiarle?”
Lǎochěngzi 老成子 tornò a casa sua e per tre mesi meditò profondamente sul discorso
di Yǐn Wén 尹文. Dopo di che fu in grado di apparire e sparire a piacimento, di
modificare il corso delle stagioni, di provocare tuoni in inverno e gelo in estate, di far
camminare ciò che vola e far volare ciò che cammina.
184
Dal capitolo quattro, Confucio.
“Si tratta di Gāngcāngzi 亢倉子, un discepolo di Lǎozi 老子. Ha realizzato il o di
Lǎozi 老子 ed è capace di vedere con le orecchie e di ascoltare con gli occhi”. Il
marchese di Lu rimase stupefatto e mandò una persona d’alto rango a omaggiarlo e a
invitarlo. Gāngcāngzi 亢倉子 accettò l’invito. Quando arrivò, il marchese usò le frasi
più umili per chiedergli di esporre il suo insegnamento. Gāngcāngzi 亢倉子 disse: “Ciò
che vi hanno riferito è falso. Sono capace di vedere e udire senza usare né gli occhi né le
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
184
Liezi, op. cit., 2008, p. 93-95.
124!
!
orecchie, non è che riesco a scambiare le funzioni di occhi e orecchie”. Il marchese
esclamò: “Ma questo è ancor più straordinario! Che genere di Dào è questo? Attendo
con ansia che me ne parliate”. Gāngcāngzi 亢倉子 disse: “Il mio corpo è tutt’uno con la
mia mente, la mia mente è tutt’uno con il mio Soffio, il mio Soffio è tutt’uno con il mio
Spirito, il mio Spirito è tutt’uno con il Non-Essere. Di quanto mi raggiunge, non c’è
nulla che non riesca a percepire: la più piccola cosa e il più flebile suono, siano essi
lontani come gli otto confini del mondo o vicini come lo spazio che separa il ciglio dal
sopracciglio. Tuttavia non so se li percepisco con le sette aperture del capo o con le
quattro membra, non so se li conosco con la mente o con le viscere o con gli organi
interni. E’ una consapevolezza che ha il proprio principio in se stessa e in null’altro.”
185
Lóng Shù 龙叔 disse al medico Wén Zhì : “La tua arte è sottile. Io ho una
malattia, saresti capace do curarla?”
Wén Zhì 文挚 rispose: “Eccomi ai vostri ordini!”
Wén Zhì 文挚 disse a Lóng Shù 龙叔 di mettersi in piedi con le spalle rivolte verso la
luce, mentre lui stesso arretrava e lo osservava controluce. Poi disse: “Ecco, vedo il
vostro cuore! Lo spazio di un pollice quadrato è perfettamente vuoto: siete quasi un
saggio.”
186
Dal capitolo cinque, Le domande di Tāng
.
Nelle secche del fiume Yángzǐ 扬子 vivono dei minuscoli insetti chiamati jiāomíng
!
, Volano in sciami e si raggruppano sui peli delle ciglia di una zanzara senza urtarsi
l’uno con l’altro, tanto che la zanzara non si accorge della loro presenza e del loro
continuo andirivieni. In pieno giorno, Lí Zhū 离朱 e Zìyǔ 子羽 cercarono di vederli,
strofinandosi gli angoli degli occhi e inarcando le sopracciglia, ma non riuscirono a
individuarne la forma. Durante la notte, Zhìyú e il maestro di musica Gòng
aguzzarono le orecchie e abbassarono le teste per ascoltare, il più vicino possibile, il
suono emesso da questi insetti, ma non riuscirono a udire alcunché. Solo l’Imperatore
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
185
Ibid., p. 117-119.
186
Liezi, op. cit., 2008, p. 127-129.
125!
!
Giallo e Róngchéngzi 容成子 riuscirono nell’impresa durante il loro soggiorno sul
monte Kōngdòng 空峒. Dopo un digiuno di tre mesi che rese la loro mente come morta
e il corpo inerte, furono capaci di vedere quegli insetti con l’occhio dello spirito: i loro
corpi apparvero massicci come le catene del monte Sōng . Con l’ascolto per mezzo
del Soffio furono capaci di udire facilmente il suono che emettevano: era un suono
assordante come quello del tuono.
187
Hēi Luǎn aveva un temperamento fuori dell’ordinario , una forza pari a quella di cento
uomini. In lui muscoli e ossa, pelle e carne, non avevano nulla di umano. Porgeva il
collo alle lame delle spade e si denudava il petto per ricevere le frecce. Quando veniva
colpito, le lame si piegavano e le punte delle frecce si spezzavano senza lasciare sul suo
corpo la minima scalfitura.
188
6. Spiegazione dell’Iscrizione sul pendente di giada sulla conduzione del
.
Il pendente di giada su cui si trova l’iscrizione Condurre il
è un reperto
archeologico risalente agli inizi dell’epoca degli Stati Combattenti
189
su cui sono incisi
pochi caratteri che descrivono in modo conciso ed estremamente chiaro l’intero
processo di allenamento e conduzione del
. Questo dimostra che all’epoca il
livello di sviluppo raggiunto dal Qìgōng
气功
era già paragonabile a quello attuale,
come possiamo vedere dalla spiegazione del testo riportato di seguito.
Testo dell’iscrizione:
行气.深则蓄.蓄则伸.伸则下.下则定.定则固.固则萌.萌则长.长则
退.退则天.天几舂在上.地几舂在下.顺则生.逆则死.
Far circolare l’energia vitale:
Respira profondamente e si raccoglierà.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
187
Ibid., p.151-153.
188
Liezi, op. cit., 2008, p. 185.
189
Intorno al 470 a.e.v.
126!
!
Raccoltasi, si espande.
Quando si espande, discende.
Una volta discesa, diviene stabile.
Stabilizzandosi, si regolarizza.
Divenuta regolare allora può germogliare.
Quando germoglia, cresce.
Una volta cresciuta, arretra.
Arretrando arriva al cielo .
Il movimento del cielo è ascendente.
Quello della terra è discendente.
Seguirli significa vivere, opporvisi morire
190
.
Spiegazione:
Praticare il Qìgōng
气功
significa migliorare, aumentare e rafforzare il flusso del
all’interno del corpo, con il risultato di evitare l’insorgere delle malattie e allungare la
durata della vita (qualsiasi capacità particolare si può sviluppare solo partendo da queste
basi e attraverso un processo di allenamento). I metodi per cominciare a praticare il
Qìgōng
气功
sono numerosi, uno de più sicuri è cominciare dal Palazzo Centrale
191
. Il
metodo riportato nell’Iscrizione sul pendente di giada inizia con la concentrazione
dell’intenzione nella zona Riscaldatore Centrale.
192
Questa parte del corpo è il luogo in
cui nascono e da cui si distribuiscono il
e il sangue: una respirazione sottile e
profonda stimola le funzioni del Riscaldatore centrale rendendo la circolazione di
sangue e
più forte e abbondante. Questo origine a un senso di calore, che
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
190
Traduzione italiana dell’autrice, con riferimento alla versione inglese di H. Roth, op. cit., 1999, p.162-
163.
191
Zona all’interno del corpo appena sopra il Dāntián
丹田
inferiore, che ha varie collocazioni nel basso
addome a seconda delle tradizioni. Nel Zhìnéng Qìgōng
智能气功
è collocato a metà tra ombelico e
lombari, nel centro dell’addome (cfr. Zhìnéng Qìgōng Kèxué Míngcí Shìyì
智能气功科学名词释义
Glossario della Scienza del Zhìnéng Qìgōng, p. 283)
192
Zhōng jiāo
中焦
, nella parte superiore dell’addome. Il Triplice Riscaldatore, formato da Riscaldatore
Superiore, Centrale e Inferiore, è un sistema energetico che, secondo la Medicina Tradizionale Cinese,
controlla il metabolismo dei liquidi. Il Riscaldatore Centrale comprende le funzioni di Milza- Pancreas e
Stomaco, cfr. Kaptchuk, op. cit., 2002, p. 76-78.
127!
!
costituisce la base per la pratica del Qìgōng
气功
. In seguito, la respirazione si
approfondisce ulteriormente e il senso di calore discende fino al Riscaldatore Inferiore.
Qui ha origine il
vero
193
, e oltre a generare il
vero ne regola il flusso e lo
sviluppo. A questo punto, l’intenzione si concentra nel Dāntián
丹田
, nella zona detta
Qìhǎi
气海
(mare del
), definita dal Nánjīng
难经
194
come la radice dei cinque
organi e dei sei visceri, la matrice dei dodici canali, la porta del respiro. Se lo Shén
195
è saldo in questa zona, il Jīng
196
non vacilla: se il Jīng
è stabile può
trasformarsi in
vero, che si accumula. Di conseguenza la sensazione di calore
nella parte bassa dell’addome dunque si accresce, una volta accumulatosi nella giusta
quantità il
naturalmente scende lungo il Rènmài
任脉
(Vaso
concezione),
197
attraversa il perineo e prosegue all’indietro nel Dūmài
(Vaso
governo),
198
risalendo apre i tre passi (lombare, dorsale e cervicale) e arriva fino al
cervello. In questo modo il Jīng
si trasforma in
, il
in Shén
, che si
colloca nel cervello e dirige tutte le attività vitali. Le sostanze nutritive che l’essere
umano assorbe dall’ambiente esterno costituiscono il Jīng
, che accumulandosi nel
Riscaldatore Inferiore diviene la radice della vita. Seguendo questa regola si può
prolungare la durata della vita, avversandola la morte sopraggiunge prima.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
193
Zhēn qì
真气
, indica lo stato del
corporeo prima della differenziazione in forme specifiche o
della sua associazione con funzioni specifiche, cfr. Kaptchuk, op. cit., 2002, p. 49.
194
Huángdì Bāshíyī Nánjīng
黃帝八十一难经
(Il Canone delle ottantuno difficoltà dell’Imperatore
Giallo). Testo di medicina risalente all’epoca degli Stati Combattenti e attribuito a Biǎn Què 扁鹊 (407-
310 a.e.v.) .
195
La vitalità sottostante a Jīng
e Qì
nel corpo umano, la coscienza umana corrisponde alla
presenza di Shén
, cfr. Kaptchuk, op. cit., 2002, p. 57.
196
La Sostanza che sottostà a tutta la vita organica, cfr. Kaptchuk, op. cit., 2002, p.55.
197
Lungo l’asse centrale anteriore del corpo, per il percorso preciso cfr. Kaptchuk, op. cit., 2002, p.106.
198
Lungo l’asse centrale posteriore del corpo, per il percorso preciso cfr. Kaptchuk, op. cit., 2002, p.106.
128!
!
Capitolo 4
Conclusioni e ulteriori prospettive di ricerca.
Quali sono state le tracce delle discipline psicofisiche cinesi in Occidente, e quanto è
conosciuta attualmente la disciplina fuori dalla Cina? Partiamo innanzitutto dalle fonti
storiche che testimoniano i primi contatti dell’occidente cristiano con una mentalità e
una visione del mondo per molti aspetti a essa diametralmente opposta, come quella
cinese.
Nei Commentari del missionario gesuita Matteo Ricci (1552-1610) troviamo
testimonianza della grande diffusione delle pratiche di alchimia sia esterna che interna
ai tempi del soggiorno del religioso in Cina. Questa la descrizione data dallo stesso
Ricci,
Tutte queste miserie voglio chiudere con due pazzie assai fantastiche e comuni in
tutte le sedici provincie con molti che in queste si impiegano. L’una è il pretendere
con argento vivo ed altri materiali fare il vero argento. L’altra con varie medicine
et esercitij procurare di viver per sempre senza di poter morire…
Ambedue regole tengono che furono lasciate per antica tradizione da alcuni tra loro
tenuti per santi, con le quali dicono aver fatto molte buone opere, e di poi essersene
volati al cielo in anima e corpo.
199
Segue poche pagine dopo una descrizione piuttosto sintetica della concezione daoista e
buddhista dell’essere umano e dell’universo, prontamente confutata,
Ma l’oppinione che adesso è più seguita…è che tutto questo mondo sta composto
di una sola sustantia, e che il creatore di esso con il cielo e la terra, gli huomini e
gli animali, alberi et herbe con i quattro elementi tutti formano un corpo continuo,
e tutti sono membri di questo corpo, e da questa unità di sustantia cavano la carità
che habbiano d’aver gli uni con gli altri, con il che tutti gli huomini posso venire a
esser simili a Dio per esser della stessa sustantia con esso lui. Il che noi procuriamo
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
199
M. Ricci, Commentaij sulla Cina, in Tacchi Venturi, P., Opere storiche del Padre Matteo Ricci, edite
a cura del Comitato per le onoranze nazionali con prolegomeni note e tavole di P. Pietro Tacchi Venturi,
Macerata, 1910, vol.1, p. 82-83.
129!
!
di confutare non solo con ragioni, ma anco con l’autorità de’ loro antichi, che assai
chiaramente insegnano assai differente dottrina.
200
E infine ancora qualche commento poco lusinghiero sulle pratiche alchemiche,
Acciocsi vegge chiaro esser il padre della bugia autore di tutte queste, il quale
non ha anco lasciato la superba pretensione di voler essere simile al suo creatore.
Perciocchè questi promettono far ire al paradiso in anima et in corpo, e ne’ suoi
tempij tengono le figure di alcuni che finsero esser di questa guisa volati su nel
cielo. A questo fine insegnano varij esercizij, sedendo in varie foggie, dicendo
certe orazioni e bevendo anco medicine con le quali e con l’agiuto de’ loro santi
possono conseguire il vivere eternamente nel cielo, o almeno molti anni in questo
mondo. Con essere di queste cose facili a vedere la vanità e bugia, è tanta
l’ingordaggine che hanno i Cinesi di viver lungo tempo nelle delitie di questo
mondo, che molti sono quei che si lasciano persuadere esser cosa possibile, e
vivono sino alla morte in questo inganno, facendo tanti fantastichi esercitij, che con
essi, molti anco accelerano la morte.
201
Circa centocinquanta anni dopo un altro gesuita, questa volta francese, torna
sull’argomento in maniera molto più approfondita e dettagliata. Si tratta di Joseph
Amiot (1718-1793), che nel suo moires concernant l’histoire, les sciences, les arts,
les mœurs et les usages des Chinois (par les missionnaires de Pékin) inserisce un intero
capitolo dedicato alle discipline psicofisiche e mediche di cui è stato testimone nel suo
lungo soggiorno a Pechino (dal 1751 al 1793, anno della morte). Nel capitolo Notice du
Cong-fou des Bonzes Tao-Sée
202
, il religioso cristiano non manca di esprimere opinioni
denigratorie del pensiero cinese tradizionale, ma riconosce tuttavia un’utilità medica a
tali pratiche. Come si legge nelle prime pagine della Notice,
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
200
Ricci, M., op. cit., 1910, p. 89.
201
!Ricci, M., op. cit., 1910, p. 97
202
Secondo il College Francais d’Acupuncture et MTC il testo sarebbe stato erroneamente attribuito ad
Amiot a causa di una lettera riguardo ai Daoisti scritta dallo stesso nel 1791. L’autore del testo sarebbe
invece un altro gesuita francese, Pierre- Martial Cibot (1727-1780).
Cfr http://www.gera.fr/modules.php?name=Downloads&d_op=viewdownload&cid=4934 .
130!
!
Comme le Cong-fou a ellement opéré des guérisons et foulage bien des
infirmités, les Lettrés qui ne sont point crédules ont souff sur le clinquant du
jargon figuré des Bonzes, et ont fait voir que leur charlatanerie ne faisait que
couvrir du ridicule de leurs superstitions, une ancienne pratique de Médecine
fondée en principes, et fort indépendante de la doctrine absurde des Tao-tsée, fur
laquelle on l’a encrée. Elle en est aussi indépendante, disent-ils, que la vertu des
remèdes qu’il leur a plu d’adopter et de faire valoir.
203
Conscio del valore delle pratiche individuate, l’autore le descrive minuziosamente nei
requisiti posturali e respiratori, fino a indicare le ore del giorno più adatte per eseguire
ciascun esercizio. La speranza del religioso è di far conoscere agli europei delle
tecniche che possano rivelarsi utili e stimolare ulteriori studi,
Si le Cong-fou mérite quelque attention, les Médecins d’Europe n’ont pas besoin
de ceux de Chine pour en tirer parti et le perfectionner. D’ailleurs, pour finir par où
nous avons commencé, le but de cette notice n’est pas d’enseigner le Cong-fou,
mais de proposer aux Physiciens le système sur lequel il porte fut il faux, il peut
leur en faire trouver un plus vrai. Quand il n’en résulterait que quelque vues pour le
soulagement de l’humanité, nous nous trairons bien récompenses du courage que
nous avons eu de risquer cette notice.
204
E così è stato: le tracce degli esercizi medici cinesi si ritrovano in occidente, insieme al
più approfondito studio dell’intero sistema medico e filosofico a essi sotteso, dai tempi
dei gesuiti fino ai nostri giorni. Citerò solo alcuni esempi poiché l’ambito esula dalla
presente ricerca, anche se meriterebbe a sua volta uno studio approfondito.
Prima di tutti lo svedese Pehr Henrik Ling (1776-1839), pioniere della ginnastica
medica europea, che fonti ancora da verificare ipotizzano essere stato ispirato da
pratiche psicofisiche e massaggi di origine cinese.
Successivamente, in Italia, incontriamo l’interessante e cospicuo lavoro del medico
Giuseppe Franchi di Mantova, che pubblicò diversi testi sulla ginnastica negli anni
immediatamente successivi all’Unità d’Italia (il primo, La ginnastica ne’suoi rapporti
colla fisiologia e coll’igiene, è del 1867). Egli a sua volta cita, tra gli altri, P. H. Ling e
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
203
Amiot, J. M., Mémoires concernant l’histoire, les sciences, les arts, les mœurs et les usages des
Chinois (par les missionnaires de Pékin), 15 vol., Paris, 1776-1789, p. 442.
204
Amiot, J. M., Ibid., 1776-1789, p. 451.
131!
!
propone un approccio alla salute incentrato sulla consapevolezza delle potenzialità del
corpo e sulla necessità di mobilitarlo per prevenire o contribuire a guarire la maggior
parte delle malattie.
Le tracce dell’integrazione orientale tra mente e corpo e le sue applicazioni terapeutiche
e preventive si ritrovano, in epoca più recente, nel preziosissimo lavoro di Alexander
Lowen (1910-2008), creatore della bioenergetica. In Bioenergetica, del 1975, l’allievo
di W. Reich (1897-1957) fa riferimento alle discipline orientali (in questo caso al
Tàijíquán
太极拳
),
La via del tao è quella dell’armonia sia all’interno di sé che con l’ambiente e
l’universo. Anzi, l’armonia esterna dipende dall’armonia interna che può essere
raggiunta attraverso la combinazione di movimento corporeo e tecnica della
respirazione. La bioenergetica mira al raggiungimento della stessa armonia con gli
stessi mezzi, Molti nostri pazienti hanno usato, in concomitanza con la
bioenergetica, vari esercizi di t’ai chi.
205
L’illustre biochimico e orientalista britannico Joseph Needham (1900-1995), con la sua
monumentale Science and Civilisation in China,
206
ha dato un impareggiabile contributo
agli studi scientifici di numerosi aspetti della civiltà cinese, tra cui la medicina (a cui è
dedicata la sesta parte del sesto volume) e l’alchimia interna ed esterna (volume cinque
parti due, tre, quattro e cinque).
Tra i contributi fondamentali per la diffusione di queste tematiche in ambito accademico
è doveroso ricordare Livia Kohn con la Three Pines Press, che si occupa di raccogliere
studi scientifici, articoli accademici e notizie sulle pratiche daoiste nel mondo
contemporaneo, e Fabrizio Pregadio con la Golden Elixir Press, dedito in particolare
agli studi sull’alchimia.
207
Dal punto di vista della ricerca medica negli ultimi anni il Qìgōng
气功
è stato sempre
più oggetto di indagine, come dimostra per esempio la grande quantità di pubblicazioni
scientifiche consultabili tramite il sito internet della Biblioteca Nazionale di Medicina
dell’Istituto Nazionale della Sanità degli Stati Uniti d’America
208
.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
205
Lowen, A., Bioenergetica, Feltrinelli, Milano, 1983, p.62.
206
Needham., J., Science and Civilization in China, Cambridge University Press, Cambridge 1954-2008.
207
Paolillo, M., Il Daoismo. Storia, dottrina, pratiche, Carocci, Roma, 2014, p. 94.
208
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=qigong
132!
!
Per quanto riguarda la diffusione del Qìgōng
气功
in Occidente, è sufficiente inserire la
parola “qi gong” su un qualsiasi motore di ricerca per trovarsi davanti pagine e pagine
di nomi, indirizzi, correnti, scuole, luoghi in cui praticare e libri da leggere. Al pari di
altre discipline olistiche di origine orientale come lo yoga, le arti marziali (almeno
alcune) e le medicine cosiddette “alternative”, il Qìgōng
气功
è oggetto quanto meno di
curiosità da parte di un numero sempre crescente di persone in Occidente e lo stesso si
può affermare per l’Italia. La serietà degli studi non sempre è garantita a causa della
scarsità di materiale didattico di rigorosa impostazione scientifica.
Per quanto riguarda la diffusione del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
in Italia, la disciplina è
stata introdotta dalla fine degli anni ’90 per diventare gradualmente più conosciuta nel
corso degli ultimi anni. Particolarmente attivi nell’insegnamento e nella formazione
l’Associazione Qi di Palermo, il Dott. Ramon Testa di Como
209
e l’autrice del presente
lavoro, Dott. Amanda Carloni, a Roma.
210
Una disciplina così completa ed efficace merita, a mio parere, di essere studiata in
maniera approfondita e diffusa creando prima di tutto un lessico di riferimento in
italiano. A questo scopo è necessario proseguire il lavoro di traduzione iniziato dalla
sottoscritta e dal Dott. Ramon Testa, con il quale è stato avviato un progetto di
collaborazione per la traduzione dei testi originali del Dott. Páng Míng 庞明. Una
maggiore comprensione dei principi teorici del sistema del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
renderà la pratica più accessibile e fruibile per una parte sempre maggiore della
popolazione, con l’auspicabile inserimento della stessa nelle strutture ospedaliere e
formative (dalla scuola dell’obbligo all’università) in modo che il valore del lavoro su
se stessi armonizzando mente, corpo e respiro tramite esercizi semplici e di dimostrata
efficacia, nell’ottica del miglioramento dell’ intera società, non vada perduto.
Chiudo con l’illuminante dialogo tra il duca Huán di Qí e il carraio nel
Zhuāngzi 庄子, emblema del lavoro secondo me ancora da fare:
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
209
http://www.zhinengqigong.it/
210
http://dalvuotocentrale.blogspot.it/
133!
!
Un giorno, il duca Huan [di Qi] leggeva nella sala, in alto, mentre sotto la sala, in
basso, il carraio Bian stava costruendo una ruota. Il carraio posò martello e
scalpello e chiese al duca:
“Che cosa state leggendo?”
“Le parole dei Santi” rispose il duca.
“I santi esistono ancora?” chiese Bian.
“Sono morti” disse il duca.
“Allora, quel che leggete non è altro che la feccia degli Antichi”.
Il duca riprese:
“Io leggo, e non ho bisogno di chiedere il parere di un carraio. Tuttavia ti permetto
di spiegarti. Se non ti riesce, sarai messo a morte”.
“Ecco quello che il mestiere del vostro servitore gli ha permesso di osservare.
Quando faccio una ruota, se vado adagio, il lavoro è adagio ma non solido. Se vado
veloce, il lavoro è penoso e trasandato. Non devo procedere lento veloce, devo
trovare un’andatura giusta, che convenga alla mano e corrisponda al cuore. C’è, in
questo, qualcosa che non si può esprimere con le parole. Non ho quindi potuto
farlo capire a mio figlio, che non ha potuto essere istruito da me. Per questo, a
settant’anni lavoro ancora a fabbricare le mie ruote. Quello che gli Antichi non
hanno potuto trasmettere è morto, e i libri che leggete non sono altro che la loro
feccia”.
211
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
211
Zhuangzi [Chuang-tzu], op.cit., 2008, p. 123.
134!
!
135!
!
Glossario
Chāocháng gōngnéng
超常功能
Capacità straordinarie
Dāntián
丹田
Campo del cinabro, centri di raccolta energetica presenti all’interno del
corpo. Questi centri sono tre, inferiore (nel basso addome) centrale (nel centro del
torace) e superiore (nel centro della testa).
Dǎoyǐn
导引
Tecnica psicofisica finalizzata alla coltivazione della salute, letteralmente
“guidare e tirare”.
Hùnyuán
混元
(verbo) Fondersi e trasformasi per diventare uno.
Jīngluò
经络
Canali di comunicazione e distribuzione energetica che attraversano il
corpo secondo al teoria della Medicina Tradizionale Cinese.
Jīng
Essenza dell’essere umano, fluidi vitali.
Nèijǐng
内景
Paesaggio interiore, ovvero l’interno del corpo che nel Daoismo è
raffigurato come un paesaggio naturale.
Nèishì
内视
Visione interiore, tecnica di visualizzazione Daoista in cui la mente si
rivolge verso l’interno del corpo.
Pěng qì guàn dǐng fǎ
捧气贯顶法
Raccogliere il qi e farlo penetrare dalla sommità
della testa, sequenza di primo livello del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
Energia o soffio vitale.
Giulia Boschi in Medicina cinese: la radice e i fiori, distingue tra
macrocosmico
e microcosmico,
In termini moderni, il Qi macrocosmico potrebbe essere descritto come una sorta di
campo unificato di materia-energia-spirito in uno stato dinamico di perpetua
136!
!
trasformazione, da cui tutto si crea per aggregazione (flusso centripeto) e a cui tutto
torna per dispersione (flusso centrifugo)
Il Qi microcosmico è la ‘sostanza-energia’ unitaria dell’organismo, che può essere
distinta tanto in base alla funzione quanto in base alla forma (ossia il peculiare
stato di aggregazione che il Qi ha in un determinato momento o in un determinato
luogo). Il Qi si identifica sia con l’attività fisiologica dei vari organi (si parla di Qi
del cuore, della milza ecc.) sia con i prodotti della loro attività.
212
Shén
Mente, spirito.
Tàijí
太极
Estremo ultimo, concetto filosofico che indica lo stato in cui dall’assenza di
polarità l’energia inizia a muoversi a dando origine alla distinzione primordiale tra Yīn
e Yáng .
Wújí
无极
Assenza di polarità, concetto filosofico che indica lo stato di vuoto
precedente alla distinzione tra Yīn e Yáng .
Wǔ xíng
五行
Cinque fasi, fasi dinamiche associate con elementi naturali (legno, fuoco,
terra, metallo, acqua) che si trasformano ciclicamente una nell’altra secondo i cicli di
generazione e distruzione.
Wǔ yuán zhuāng
五元庄
Sequenza per l’unificazione delle cinque fasi, pratica di terzo
livello del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
Xíng shén zhuāng
性神庄
Sequenza di corpo e mente, appartenente al secondo livello
del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
Xún jīng dǎo yǐn
循经导引
Esercizi di circolazione dei canali energetici, appartenenti
al secondo livello del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
212
Boschi G., Medicina cinese: la radice e i fiori, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2003, p. 181-182.
137!
!
Yǎngshēng
养生
Nutrire la vita, termine utilizzato per indicare le discipline che hanno
come obiettivo la coltivazione del corpo e della mente umani in armonia con l’universo.
Yīnyáng
阴阳
Principi opposti e complementari che compongono il Tàijí 太极 e
alternandosi ritmicamente danno origine e vita a tutto ciò che esiste.
Yìshí
意识
Termine scelto da Páng Míng 庞明 per indicare la coscienza.
Yìyuántǐ
意元体
Termine coniato da Páng Míng 庞明 per indicare la sorgente della
coscienza.
Zàng zhēn guī yuán
脏真归元
Metodo per l’unificazione del qi vero degli organi,
pratica di terzo livello del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
.
Zhèngcháng gōngnéng
正常功能
Capacità ordinarie.
Zhèngcháng rén
正常人
Essere umano ordinario, termine riferito alle persone che non
si dedicano alla pratica del Qìgōng 气功 o discipline simili.
Zhēn rén
真人
Essere umano autentico, termine riferito ai praticanti di Qìgōng 气功 o
discipline simili.
138!
!
139!
!
Cronologia
213
Dinastie preimperiali
Xià
Shāng
Zhōu
Circa XXI-XVII sec. a.e.v.
Circa XVII sec.-1045 a.e.v.
Zhōu Occidentali 1045-771 a.e.v.
Zhōu Orientali 770-256 a.e.v.
Primavere e Autunni 770-454 a.e.v.
Regni Combattenti 453-221 a.e.v.
Impero
Qín
Hàn
Tre Regni
Jìn
Dinastie del Sud e del Nord
Suí
Táng
221-206 a.e.v.
Hàn Occidentali o Anteriori 206 a.e.v.-9 e.v.
Interregno (dinastia Xīn ) 9-23
Hàn Orientali o Posteriori 23-220
Wèi 220-263
Shǔ Hàn 蜀汉 220-265
220-280
Jìn Occidentali 265-317
Jìn Orientali 317-420
Dinastie del Sud 420-581
Dinastie del Nord 317-589
589-618
618-907
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
213
Da Paolillo, M., op. cit, 2014, p. 10. Per la datazione relativa al Zhìnéng Qìgōng
智能气功
cfr Pang,
M. , The Methods of Zhineng Qigong Science trad. di Wei, Q.F. e Fraser, P. 2013, p. 6-7.
140!
!
Cinque Dinastie
Sòng
Liáo
Jīn
Yuán
Míng
Qīng
907-960
Sòng Settentrionali 960-1127
Sòng Meridionali 1127-1279
916-1125
1115-1234
1271-1368
1368-1644
1644-1911
Repubblica
Repubblica di Cina
Repubblica Popolare Cinese
1912-1949
1949-
Date significative nella storia del Zhìnéng
Qìgōng
智能气功
Nascita di Páng Míng 庞明
Nascita del Zhìnéng Qìgōng
智能气功
Fondazione del primo centro di cura
attraverso la pratica, Shíjiāzhuāng Zhìnéng
Qìgōng Zhōngxīn 石家庄智能气功中心
Primo biennio di formazione istruttori
Riconoscimento governativo come stile di
Qìgōng
气功
più efficace
Ultimo biennio di formazione istruttori
1940
1980
1988
1992-1994
1998
1999-2001
141!
!
142!
!
Bibliografia
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